Storia della società 1973/74

Dopo la delusione del campionato perso all'ultima giornata, la Lazio riparte per una nuova avventura.
L'estate era passata con la querelle della cordata capitanata dal consigliere Riccardo Riva, e caldeggiata da Sbardella, che voleva acquistare la maggioranza della società. Alcuni giornali scrissero che se l'acquisto fosse andato in porto, Riva avrebbe portato in panchina lo svedese Nils Liedholm. Ma il presidente Lenzini rifiutò la proposta e mandò tutto a monte. Questo provocò le dimissioni di Sbardella già da tempo in contrastro con la presidenza. In Italia, intanto era scoppiato il caso di un epidemia da colera a Napoli e Bari, che aveva provocato, alcuni morti. Si dovette ricorrere alla vaccinazione di massa. In Cile un colpo di stato rovescia il governo Allende e porta al potere Pinochet. Malgrado un campionato da vertice, iniziato il giorno dopo lo scoppio della guerra del Kippur per la società biancazzurra non mancano i problemi. Il primo avviene a Sion, quando dopo la sconfitta in Coppa UEFA che non pregiudica il passaggio del turno, i giocatori biancazzurri se le danno di santa ragione nei spogliatoi. A novembre, invece, scoppia il caos nella gara contro l' Ipswich, che porta alla squalifica per 3 anni da ogni competizione europea. E' un duro colpo per la società che vede sfumare lauti incassi per la stagione ventura. Intanto scoppia la crisi petrolifera, e si ricorre all'austerity. Tutti i veicoli devono fermarsi la Domenica o girare a targhe alterne, con ripercussioni anche sui tifosi che devono raggiungere lo stadio a piedi o con i bus stracarichi.