Casoni Chiarion Gian


Presidente. Nato a Venezia l'11 settembre 1932. Scomparso a Roma il 30 gennaio 2007. Figlio del noto dirigente laziale Giorgio Chiaron Casoni e sempre vissuto a contatto della squadra, all'età di 33 anni fu nominato Commissario Straordinario e gestì con saggezza ed efficacia la ribellione dei giocatori del 1965, ideando una pratica, tuttora utilizzata, di dilazionamento dei contratti e degli stipendi. Fu lui che affidò la società a Umberto Lenzini, ponendo così fine ad una lunghissima crisi economica iniziata dopo la morte di Remo Zenobi nel 1953. Subito fu nominato presidente generale e per molti anni rimase in società sempre con prestigiosi incarichi dirigenziali. Abile amministratore, fu lui che nel 1969 firmò i contratti di acquisto di Chinaglia e Wilson, sottraendo questi due campioni alle mire di grandi e potenti squadre del nord. Divenne di nuovo presidente della sezione calcio nel 1981 quando, formando una finanziaria, prese la società dalle mani di Aldo Lenzini e riportò la squadra in serie A, dopo la retrocessione in serie B decisa dalla giustizia sportiva in seguito al calcio scommess del 1980. Nel 1983 ebbe il torto di credere alle possibilità economiche di Giorgio Chinaglia e, considerato anche l'entusiasmo che l'ex centravanti aveva destato presso la tifoseria, gli cedette la società. Rimase sempre nell'ambito societario e a disposizione della Lazio e nel 2004 creò il Lazionista, con lo scopo di trovare parte dei liquidi per poter iscrivere la società al campionato dopo il crac di Cragnotti. L'iniziativa portò 1 milione e mezzo di euro nelle casse sociali. La grande passione di Casoni per la Lazio è testimoniata anche dal fatto che nel 1951 fondò, insieme a Marsicola, la sezione Pallavolo di cui fu prima vicepresidente e poi presidente e nel 1992 la sezione Pallamano che sotto la sua presidenza sfiorò lo scudetto. Uomo di ampia cultura, era laureato in Economia e Commercio, appassionato di storia del medioevo, consigliere della Filarmonica romana, bibliofilo (nel 1994 aprì la libreria "All'Olimpico" nei pressi di Piazza Gentile da Fabriano, nel cuore quindi di un quartiere fortemente legato alla Lazio), esrcitava la professione in un prestigioso studio del quartiere Prati nei pressi del luogo dove la Lazio nacque nel 1900. Gian Casoni interpretò al meglio la figura del vero Laziale: leale, appassionato, elegante e con quel tanto di distacco verso gli aspetti più contingenti dell'esistenza.