Gli incontri 1947/48

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Campionato Italiano Juniores 1947/48

dal CORRIERE DELLO SPORT QUOTIDIANO DEL MATTINO ROMA

QUALIFICAZIONI REGIONALI JUNIORES

LAZIO-ITALIA NOVA 2-1

Italia Nova: Garosi, Raffa, Coletta (Maricchi), Scaramastra, Maricchi, (Colasanti), Pontellini, Potimaro, Marra, Petrelli, Colasanti (Coletta), Di Carollo.

Lazio: Pagliara, Giombolini, Ciaralli, Malfetta, Rosi, Bertea, Betti, Rosati, Casellato, Lucchi, Barberis.

Marcatori: nel primo tempo al 32' Marra; nella ripresa al 16' Betti, al 27' Rosi.

Arbitro: sig. Dal Monte (Ancona).

La preoccupazione di vincere ha tolto alle due squadre quasi ogni ambizione di adornare il proprio gioco di pregevolezze stilistiche. L'Italia Nova, risultata alla fine più provata nelle energie di quanto lo fosse l'avversaria, si è vivacemente e fervorosamente applicata nel primo tempo a procurare grattacapi alla difesa biancoazzurra grazie, soprattutto, alla veloce intraprendenza del suo trio di punta, trio egregiamente sostenuto da Colasanti passato al 10' al centro della mediana, e dalle mezze ali Marra e Coletta. La discreta superiorità iniziale ha fruttato ai biancorossi il gol che Marra poteva realizzare al 32' con un tiro che il vento aiutava ad eludere l'intervento di Pagliara, ma quella superiorità costava evidentemente un eccessivo dispendio di risorse. Nella ripresa infatti la Lazio traeva vantaggio dalla maggiore riserva di fiato (oltre che del vento e del sole alle spalle) per serrare i bianco-rossi nella loro metà campo e mentre era Betti al 16' con un traversone carico di effetto ad ottenere il pareggio, al 27' era Rosi che con un tiro non meno carico di effetto e di fortuna, da circa 40 metri, mandava la palla a rimbalzare conro lo spigolo del palo alla sinistra di Garosi e quindi in rete. Le note di distinzione toccano a Garosi, a De Carolis, a Petrelli e a Marra fra i bianco-rossi e a Barberis, Ciaralli, Rosati e Rosi fra i bianco-celesti laziali. L'arbitro non è stato immune da pecche in alcune valutazioni durante una partita in cui i ventidue giovani non hanno esagerato nel mostrarsi corretti. S.E.

LEGA GIOVANILE

QUALIFICAZIONI NAZIONALI

LAZIO-ILVA BAGNOLI 3-1

Lazio: Ciampi, Giombolini, Ciaralli, Malfetta, Rosi, Spurio, Betti, Rosati, Benassi, Coletta, Giorgio Barberis.

Ilva Bagnoli: Esposito, Carrabba, Jacuaniello, Grasso, Pastorelli, Giuliani, Cipollaro, Minieri, Pastorelli II, Fumo, Accetta.

Marcatori: primo tempo al 31' Fumo, al 33' Betti; ripresa al 1' Benassi, al 31' Benassi.

Arbitro: sig. Massai (Pisa).

La Lazio pur giocando al di sotto delle sue possibilità, si è imposta nettamente in virtù della maggiore preparazione dei suoi componenti. Successo che avrebbe potuto anche essere più vistoso se gli attaccanti azzurri non avessero nella ripresa cercato lo sfondamento individuale anziché manovrare con passaggi rapidi e precisi. Individualmente, solite citazioni per l'abile e scattante Ciampi, per Rosi imbattibile sui palloni alti, per Coletta, per l'intraprendente e pericoloso Betti. Nell'Ilva Bagnoli, che va pienamente lodata per l'impegno e l'ardore profusi nella gara, ottimi Esposito e Fumo. L'arbitraggio ha lasciato piuttosto a desiderare.


LAZIO-BARI 4-2 (Dopo i t.s.)

Lazio: Ciampi, Mazzarella, Ciaralli, Spurio, Rosi, Malfetta, Brunori, Rosati, Benassi, Coletta, Giorgio Barberis.

Bari: Jusco, Trevigne, Lomentari, Morcavallo, Cassano, Aloisi, De Michele, Santamato, Piemontesi Mongelli, Cosmano.

Marcatori: Al 4' De Michele, al 15' Rosi, al 23' Brunori, al 30 Santamato (rig); nel primo tempo supplementare: al 2' Rosi; nel secondo tempo supplementare al 7' Rosati.

Arbitro: sig. Bianchi (Firenze).

Note: al 10' del secondo tempo supplementare è stato espulso Morcavallo.

Partita accanitissima e risultato in favore degli azzurri della Lazio soltanto nei tempi supplementari. Merito precipuo di Rosi che spostatosi in avanti (mezzo destro) ha conferito all'attacco laziale quella pericolosità e soprattutto quel peso necessario al raggiungimento della vittoria. Accanto a Rosi hanno ottimamente figurato l'agile Ciampi, autore di alcuni provvidenziali interventi, Ciaralli, Spurio e Coletta. Arbitraggio non del tutto soddisfacente.


FINALISSIMA

LAZIO-TRIESTINA 2-1

Lazio: Pagliara, Mazzarella, Ciaralli, Malfetta, Rosi, Spurio, Betti, Rosati, Casellato, Coletta, Brunori.

Triestina: Viti, Redolfi, Trogu, Pieri, Claut, Bizza, Montiglia, Posa, Luzza, Strorenic, Vecchietti.

Marcatori: al 18' Luzza, al 42' Rosi, al 43' Spurio.

Note: al 20' del s.t. Vecchietti colpiva un palo; al 32' con un tiro da 25 metri anche Rosati colpiva un palo.

La Lazio secondo le previsioni della vigilia si è imposta alla Triestina ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per arrivare alla vittoria. Comunque i bianco-azzurri si sono battuti bene con slancio e intraprendenza e ad essi molto ha giovato la presenza di Rosi elemento già collaudato in incontri della massima divisione. Accanto all'atletico mediocentro vanno accumunati nell'elogio tutti gli altri giocatori, un cenno particolare però va fatto per Betti, Rosati e Spurio. Tutti insomma hanno dato il meglio che era nelle loro possibilità. Quindi un successo faticato quello della Lazio su una Triestina suppergiù sullo stesso piano e forse individualmente superiore. Comunque il successo c'è tutto ed è indiscutibile sotto tutti i punti di vista. La Lazio ha lasciato una ottima impressione per la solidità dell'insieme, per la velocità del suo gioco d'attacco, per lo spirito combattivo dei suoi componenti. Come già detto Rosi, come si prevedeva, ne è stato la colonna con i suoi preziosi interventi di testa, con la potenza dei suoi allunghi, con la semplicità del suo gioco. Accanto alla giovane speranza azzurra, Spurio, Ciaralli, Rosati, Coletta, e il piccolo irriducibile Betti si sono inseriti nella stretta rosa delle promesse emerse da questa festa romana della Lega Giovanile. La Lazio ci ha detto che il calcio romano potrà avere ancora i suoi campioni. Potrà ridarci i Ferraris, i Bernardini, gli Amadei. La Lazio ci ha detto che il suo avvenire sarà sempre più roseo, perché il suo lavoro è cominciato e bene, dalle fondamenta, perché sulla scia di altre squadre (per esempio il Torino) sta comprendendo che valgono più cinquanta giovani che i milioni di.... Masseroni. Il Torino è una meta. La Lazio vi si sta dirigendo con baldanza e umiltà.