Formello 18 Ottobre 2011

Da LazioWiki.

Il gol vittoria di Miroslav Klose nel derby
La festa dopo il fischio finale della gara
Miroslav Klose saluta i tifosi a Formello
Olimpia in campo
Ovazione per Edy Reja e lo staff
Tifosi in festa
Giocatori si allenano sorridendo
Il Mister Edoardo Reja parla con i tifosi
I giocatori salutano i tifosi presenti a Formello

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Dal Corriere dello Sport:

E' il Klose-day a Formello dopo che il giocatore tedesco ha realizzato la rete decisiva nel derby tra Lazio e Roma. "La Lazio è molto forte e può puntare al titolo, ma è meglio rimanere con i piedi per terra" - ha dichiarato Klose nella conferenza stampa post derby al Centro Sportivo di Formello. "Non so se è il gol più bello che ho fatto alla Lazio. Ma è uno dei più importanti e che molti ricorderanno. La maglia di Osvaldo? Non l'ho vista. Sfortunatamente non ho fatto in tempo a tirare su la mia". La rete che ha fatto impennare la sua popolarità tra i tifosi biancocelesti è arrivata allo scadere del derby. "La partita dura novanta minuti, fino a quel momento io che sono un attaccante non posso smettere di crederci. Anche questo è il bello del calcio". Una rete che cambia il rapporto con i tifosi? "Già prima mi fermavano in pizzeria. Dopo il derby non sono andato in città e ancora non so se è cambiato qualcosa con i tifosi". Una vittoria sulla Roma che va al di là di tanti discorsi superflui. "I miei compagni - prosegue Klose - sanno come lavoro e questo è importante. Non è importante parlare prima o dopo la partita. Noi l'abbiamo dimostrato sul campo. Parlano i fatti da soli". Su Reja che voleva mollare Klose la pensa così: "Non è importante la relazione diretta con l'allenatore, ma come la squadra lavora. Sono contento per come le cose sono andate". I favoriti per lo scudetto? "Sono quattro - conclude Klose - Milan, Napoli, Udinese, Inter".

"Il calcio non può essere mischiato con la politica. La politica deve rimanere fuori dallo stadio. Sono arrabbiato? Ho appena risposto prima". Miroslav Klose commenta così, prendendo le distanze, lo striscione degli ultrà laziali comparso domenica durante il derby con la scritta "Klose mit uns", che ricalcava il "Gott Mit Uns" usato anche dai nazisti.


Dal Messaggero:

Festa grande dei tifosi della Lazio a Formello per Miroslav Klose, il derbywinner di domenica, con baci e strette di mano.

"Il calcio non deve mischiarsi con la politica", ha detto Klose commentando lo striscione esposto in curva Nord con su scritto "Klose mit uns" (Klose è con noi), uno striscione che ha generato polemiche in Germania per il richiamo allo slogan nazista Gott Mit Uns, e per le due "s" scritte nel carattere delle SS. Der Spiegel aveva invitato l'attaccante tedesco a dissociarsi. "La politica deve rimanere fuori dallo stadio. Sono arrabbiato? Ho appena risposto prima", ha aggiunto l'attaccante. "Non ho visto la maglia mostrata da Osvaldo dopo il suo gol nel derby. Purtroppo non ho avuto nemmeno il tempo di mostrare la mia...". Con questa battuta Klose ha risposto a chi chiedeva un commento sulla maglia mostrata dall'attaccante della Roma ("Vi ho purgato anch'io") dopo il momentaneo vantaggio giallorosso. L'attaccante della Lazio ha segnato il gol-vittoria a 30" dalla fine della stracittadina.

"La Lazio è una squadra molto forte che può puntare al titolo, ma preferisco continuare a lavorare seriamente e stare con i piedi per terra. Questo vale per tutta la squadra - ha detto Klose - La rete nel derby? La partita dura novanta minuti, fino a quel momento io che sono un attaccante non posso smettere di crederci. Anche questo è il bello del calcio". Una rete che cambia il rapporto con i tifosi? "Già prima mi fermavano in pizzeria. Dopo il derby non sono andato in città e ancora non so se è cambiato qualcosa con i tifosi". Una vittoria sulla Roma che va al di là di tanti discorsi superflui. "I miei compagni - prosegue Klose - sanno come lavoro e questo è importante. Non è importante parlare prima o dopo la partita. Noi l'abbiamo dimostrato sul campo. Parlano i fatti da soli". Su Reja che voleva mollare Klose la pensa così: "Non è importante la relazione diretta con l'allenatore, ma come la squadra lavora. Sono contento per come le cose sono andate". I favoriti per lo scudetto? "Sono quattro: Milan, Napoli, Udinese, Inter". Ai quali, naturalmente, aggiunge la Lazio.

C'è entusiasmo a Formello dopo il derby vinto con la Roma. Circa duemila persone sono presenti nel centro sportivo della Lazio per seguire l'allenamento della squadra allenata da Edy Reja. Cori per tutti i giocatori in particolare per il bomber Miroslav Klose. Giro d'onore e tante foto anche per l'aquila Olimpia. Poi a un tratto i tifosi assiepati sulla tribuna hanno intonato il coro "Reja, Reja". Il tecnico goriziano, sorridente, ha smesso di guidare l'allenamento e si è fermato a parlottare con loro. La cura derby sembra aver rinsaldato i rapporti tra lui e la tifoseria.


Dalla Gazzetta dello Sport:

La Lazio ai suoi piedi lo era già. Ma dopo il gol all'ultimo respiro nel derby Miroslav Klose sta toccando con mano tutto l'affetto possibile che il tifo laziale medio, caldo ma non caldissimo, sa offrire. Così oggi all'arrivo a Formello l'attaccante tedesco ha trovato all'ingresso un drappello di appassionati biancocelesti che l'hanno braccato, chiedendo autografi, foto, strette di mano e anche qualche bacio. E lui? Non si è sottratto: ha capito di averla fatta davvero grossa.

Tanto bene si è calato nel personaggio laziale, che Klose ha subito mandato la sua frecciata a Osvaldo, che frettolosamente ha mostrato una maglietta con la scritta "Vi ho purgato anch'io" al momento del gol. Il messaggio di Klose al romanista: "Non ho visto il messaggio scritto sotto la maglia e mostrato da Osvaldo e sfortunatamente non ho avuto tempo di tirare su la mia!". Clima sereno, si scherza. Klose prova ad andare oltre il derby: "Anche prima di domenica sera la gente mi incontrava, magari al ristorante e mi riconosceva. Ieri, però, non sono stato in città e quindi credo che al momento nulla è cambiato. Vedremo la situazione con le prossime partite. Certo aver vinto il derby è importante e molti lo ricorderanno per molto tempo, ma vedremo come influirà sulle prossime partite. Perché adesso dobbiamo pensare al campionato. Chi sono le favorite per la lotta per lo scudetto? Noi possiamo stare lì a lottare, ma bisogna essere realisti. Una cosa alla volta. Le favorite per lo scudetto? Ce ne sono diverse: Udinese, Milan, Lazio, Inter e Napoli". Occhio all'ordine: parte dall'Udinese. E la Roma non c'è...

Un gol, quel gol alla Roma, ha tenuto banco: "La partita dura 90 minuti e fino al fischio dell'arbitro e quindi, fino a quel momento io che sono un attaccante non posso smettere di crederci. Non so se questo è stato il più bello di quelli che ho segnato, di certo è stato quello decisivo, che molti ricorderanno per molto tempo. Sicuramente è stato uno dei miei più importanti" ha detto il tedesco, che dimostra di essersi perfettamente calato nella parte del laziale da derby. "Ho scelto la Lazio dopo aver visto chi erano i giocatori e le loro qualità. L'ho scelta in estate, non a gennaio, quando non è vero che c'erano state altre offerte. Edy Reja? Non è importante il rapporto diretto con l'allenatore, ma come la squadra lavora, come la squadra si allena. Per fortuna le cose negli ultimi tempi si sono sistemate".

Il gol di Klose domenica è stato uno dei soli 14 messi a segno in dieci partite. Davvero pochini: "Conoscevo la situazione in Italia, sapevo che si segnano pochi gol - dice l'attaccante biancoceleste - ma non è un problema. Ne può bastare anche uno, vincendo 1-0 io sono soddisfatto. Cisse non segna? Non credo ci siano problemi: è un giocatore di enormi qualità e ci ha fatto vedere i suoi punti di forza. Purtroppo quando uno non fa gol si parla di crisi, ma io credo che non sia così. Io non ho un obiettivo chiaro. Di certo non sono arrivato credendo di vincere la Champions. Bisogna essere realisti, muoversi passo dopo passo e vedere i risultati a fine stagione. In Bundesliga il campionato è completamente diverso da quello italiano, in Italia ci sono molti bravi attaccanti, non so se riuscirò a vincere il titolo di capocannoniere, l'importante è che la squadra continui a lavorare bene, con costanza perché ci sono obiettivi da raggiungere. Io spero di continuare a giocare fino a che le gambe me lo permetteranno e quindi non so dire quando smetterò. Al momento ho tre anni di contratto con la Lazio e spero di continuare a giocare senza infortuni".

Infine la nota dolente del derby, quello striscione dedicato a lui comparso in curva Nord a caratteri inquietanti e dalla scritta "Klose mit uns", che ricordava uno slogan adottato dai nazisti. Fatto che ha scatenato polemiche in Germania: "Der Spiegel" aveva invitato l'attaccante a dissociarsi. E lui? Oggi ha sentenziato: "Il calcio non deve mischiarsi con la politica. Ribadisco: la politica deve rimanere fuori dallo stadio. Sono arrabbiato? Certo. Ho appena risposto".




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