Tognotti (II) Orlando Virgilio

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Orlando Tognotti

Difensore, nato a La Spezia il 24 gennaio 1904, deceduto a Roma il 7 marzo 1963. Noto anche come Tognotti II, per distinguerlo dal fratello Arrigo, anch'egli calciatore.

Inizia a giocare nell'Unione Veloce Juventus di La Spezia per poi passare allo Spezia con cui gioca per sei stagioni, dal 1921 al 1927. Nel 1927/28 passa al Genova da cui lo preleva la Lazio nell'estate 1929. Con la Lazio gioca stabilmente per due stagioni nel ruolo di terzino destro, poi nel 1931/32 nel ruolo gli viene preferito Mattei II e riesce a giocare solo alcune partite, venendo per lo più impiegato con la squadra Riserve, nel Campionato di 2^ Divisione. Al termine della stagione, dopo aver collezionato 65 presenze in serie A, con la maglia biancoceleste, viene ceduto alla Ternana. Con le "Fere" gioca per un solo anno, prima di passare all'Ascoli con cui chiude la carriera di calciatore nel 1935. Lo si ritrova con la maglia della Lazio il 3 ottobre 1935, quando, come ospite, prende parte alla partita di allenamento Lazio B-Lazio Allievi 2-0. A Terni, intanto, diviene proprietario di un noto bar cittadino.

Inizia quindi l'attività di allenatore, prima con le giovanili e poi con la prima squadra dell'Ascoli. Passa poi temporaneamente al Teramo, prima di tornare alla squadra marchigiana. Nel 1940/41 guida il Chieti, poi torna a Roma e siede sulla panchina di Alba, Alba Motor, Albatrastevere e Poligrafico. Nel febbraio 1948 viene chiamato dalla Lazio, per sostituire l'allenatore Cargnelli. L'esperienza è però di breve durata, dopo aver portato a termine la stagione e iniziato quella successiva, nel mese di novembre, viene a sua volta sostituito da Sperone. Allena in seguito il Catanzaro e nuovamente il Chieti. Si stabilisce poi a Roma, dove presta la sua opera come trainer federale nella Compagnia Atleti della Cecchignola. Muore, a soli 59 anni, all'Ospedale Sant'Eugenio, dove era ricoverato per un male incurabile.


Tognotti era soprannominato dai compagni di squadra "Maccarese", per la scelta di passare alla Magliana, le vacanze estive del 1930, così come riportato in quest'articolo del quotidiano romano "L'Impero": "Evidentemente Tognotti è un ragazzo che pensa al proprio avvenire. Bravo "Maccarese"! Cioè scusate, proprio non volevo dirlo che i suoi compagni di squadra lo chiamano così. Ma in fondo poi cosa c'è di male se non è "snob" come gli altri? Sì, perché è proprio per questo che lo chiamano "Maccarese". Gli hanno appioppato questo nomignolo da pochi mesi, anzi da questa estate, quando gli altri hanno goduto il non sempre meritato riposo chi a Viareggio chi a Castellammare e chi in altri luoghi più o meno dispendiosi. Invece il nostro piccolo-grande Tognotti ha passato le vacanze alla Magliana. Ha fatto bene, si è riposato ugualmente, anzi certamente più degli altri ed ha avuto inoltre il vantaggio di non spendere molto. Bravo "Maccarese"! E sapete cosa fece una sera quando i suoi compagni gli mostrarono a bella posta delle fotografie fatte al mare o al monte in compagnia di belle ed eleganti donnine? Scommetto cento contro uno che proprio non indovinerete mai (sfido io!..). Ammirò, discusse, si complimentò e poi, atteggiando la bocca ad un sorriso furbo e canzonatore mostrò a sua volta niente po' po' di meno che una sua foto fatta tra i... porci! Non dar retta Tognotti, continua a fare delle economie e pensa che le gambe son buone per il foot-ball si è no fino ai trent'anni."




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