Ercoli Giuseppe: differenze tra le versioni
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Nell'estate del [[1933]] acquistò per £.30.000, interamente versate da lui, il promettente centrocampista [[Battioni Giovanni|Battioni Giovanni]]. |
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Figlio di Bartolomeo e Antonelli Angela, all'epoca della chiamata al servizio di leva esercitava la professione di scalpellino. |
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Espletò nel 1913 il servizio militare nel 29° regggimento fanteria "Brigata Pisa" nel deposito di Piacenza. Richiamato alle armi per mobilitazione il 29 maggio 1915 fu assegnato all' 8° battaglione dell'82° reggimento "Brigata Torino". |
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Fratello maggiore di [[Ercoli Andrea|Andrea]], fu lui a portarlo a frequentare l'ambiente biancazzurro che conosceva benissimo. Amico di [[Parboni Augusto|Augusto Parboni]], diviene prima socio vitalizio, poi dirigente del sodalizio. E' lui, nel [[1924]], a portare, a sue spese, l'allenatore Ungherese [[Koszegi Desiderio|Desiderio Koszegi]] sulle rive del Tevere. Il suo entusiasmo contagiava gli altri dirigenti. Se la squadra non andava, organizzava cene per ridare morale ai ragazzi. Nell'estate del [[1933]] acquistò per £ 30.000, interamente versate da lui, il promettente centrocampista [[Battioni Giovanni|Giovanni Battioni]]. Purtroppo dopo pochi giorni si ammalò gravemente e dopo due mesi si spense alla giovane età di 42 anni, lasciando un grande rimpianto fra dirigenti, giocatori e sportivi biancocelesti. |
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Versione attuale delle 10:12, 26 mar 2015


Dirigente biancazzurro, nato in una frazione di San Ginesio (Macerata) il 31 maggio 1891 e morto a Roma il 10 ottobre 1933. Figlio di Bartolomeo e Antonelli Angela, all'epoca della chiamata al servizio di leva esercitava la professione di scalpellino. Espletò nel 1913 il servizio militare nel 29° regggimento fanteria "Brigata Pisa" nel deposito di Piacenza. Richiamato alle armi per mobilitazione il 29 maggio 1915 fu assegnato all' 8° battaglione dell'82° reggimento "Brigata Torino".
Fratello maggiore di Andrea, fu lui a portarlo a frequentare l'ambiente biancazzurro che conosceva benissimo. Amico di Augusto Parboni, diviene prima socio vitalizio, poi dirigente del sodalizio. E' lui, nel 1924, a portare, a sue spese, l'allenatore Ungherese Desiderio Koszegi sulle rive del Tevere. Il suo entusiasmo contagiava gli altri dirigenti. Se la squadra non andava, organizzava cene per ridare morale ai ragazzi. Nell'estate del 1933 acquistò per £ 30.000, interamente versate da lui, il promettente centrocampista Giovanni Battioni. Purtroppo dopo pochi giorni si ammalò gravemente e dopo due mesi si spense alla giovane età di 42 anni, lasciando un grande rimpianto fra dirigenti, giocatori e sportivi biancocelesti.