Malatesta Mario: differenze tra le versioni

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Centrocampista, nato a Roma il [[29 febbraio]] [[1908]] e ivi deceduto il [[19 novembre]] [[1970]]. Detto "l'Ammiraglio" per il suo forte carisma e il suo temperamento combattivo.
Centrocampista, nato il [[29 febbraio]] [[1908]] a Roma in via Celimontana 57, dalla relazione tra un uomo non coniugato e Amalia Malatesta. Deceduto a Roma il [[19 novembre]] [[1970]]. Detto "l'Ammiraglio" per il suo forte carisma e il suo temperamento combattivo.
Inizia a giocare con i ragazzi dell'[[Alba]] nel [[1922]], nel ruolo di centrattacco. Nel [[1924]] quando sta per essere promosso nella squadra riserve albina, si traferisce con la famiglia a Trieste dove viene tesserato dall'Edera. Gioca in prima squadra alternandosi nel ruolo di centrattacco e in quello di mezz'ala. Nel [[1928]] parte per il servizio militare nella Regia Marina con destinazione La Spezia. Ingaggiato dallo [[Spezia]] gioca e vince il campionato di Prima Divisione ed è promosso in [[serie B]]. Viene però trasferito, come militare, a Roma ed è acquistato dalla Lazio.
Inizia a giocare con i ragazzi dell'[[Alba]] nel [[1922]], nel ruolo di centrattacco. Nel [[1924]] quando sta per essere promosso nella squadra riserve albina, si traferisce con la famiglia a Trieste dove viene tesserato dall'Edera. Gioca in prima squadra alternandosi nel ruolo di centrattacco e in quello di mezz'ala. Nel [[1928]] parte per il servizio militare nella Regia Marina con destinazione La Spezia. Ingaggiato dallo [[Spezia]] gioca e vince il campionato di Prima Divisione ed è promosso in [[serie B]]. Viene però trasferito, come militare, a Roma ed è acquistato dalla Lazio.
Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 71 presenze e 16 goal in [[Campionato]]. Nell'estate [[1932]] viene ceduto in prestito al [[Milan]]. Dopo una stagione da riserva in maglia rossonera, si trasferisce a Genova per giocare con la [[Sampierdarenese]] prima e con il [[Liguria]] poi, per un totale di sette stagioni. Nell'ottobre del [[1938]] ha anche modo di collezionare una presenza con la Nazionale B. Prosegue quindi l'attività nelle serie minori indossando le maglie di [[Ascoli]] (con cui ricopre il doppio ruolo di allenatore-giocatore) e Aosta. Chiude la carriera nell'estate [[1943]]. Nel dopoguerra si cimenta nel ruolo di allenatore guidando in successione le prime squadre di [[Perugia]], Seregno ed Edera Trieste (un ritorno). Passa quindi per diversi anni alla guida tenica del settore giovanile del [[Milan]]. Tra i giocatori passati sotto la sua gestione da ricordare in particolare Danova, [[Ferrario Paolo|Ferrario]], Trapattoni, Pelagalli, [[Noletti Gilberto|Noletti]], Salvadore, Trebbi e il portiere Belli. Al suo attivo anche una esperienza sulla panchina dei greci dell'[[Olympiacos]]. Negli ultimi anni di vita torna al [[Milan]] nel ruolo di osservatore.
Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 71 presenze e 16 goal in [[Campionato]]. Nell'estate [[1932]] viene ceduto in prestito al [[Milan]]. Dopo una stagione da riserva in maglia rossonera, si trasferisce a Genova per giocare con la [[Sampierdarenese]] prima e con il [[Liguria]] poi, per un totale di sette stagioni. Nell'ottobre del [[1938]] ha anche modo di collezionare una presenza con la Nazionale B. Prosegue quindi l'attività nelle serie minori indossando le maglie di [[Ascoli]] (con cui ricopre il doppio ruolo di allenatore-giocatore) e Aosta. Chiude la carriera nell'estate [[1943]]. Nel dopoguerra si cimenta nel ruolo di allenatore guidando in successione le prime squadre di [[Perugia]], Seregno ed Edera Trieste (un ritorno). Passa quindi per diversi anni alla guida tenica del settore giovanile del [[Milan]]. Tra i giocatori passati sotto la sua gestione da ricordare in particolare Danova, [[Ferrario Paolo|Ferrario]], Trapattoni, Pelagalli, [[Noletti Gilberto|Noletti]], Salvadore, Trebbi e il portiere Belli. Al suo attivo anche una esperienza sulla panchina dei greci dell'[[Olympiacos]]. Negli ultimi anni di vita torna al [[Milan]] nel ruolo di osservatore.
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Versione delle 11:36, 13 gen 2017

Mario Malatesta

Centrocampista, nato il 29 febbraio 1908 a Roma in via Celimontana 57, dalla relazione tra un uomo non coniugato e Amalia Malatesta. Deceduto a Roma il 19 novembre 1970. Detto "l'Ammiraglio" per il suo forte carisma e il suo temperamento combattivo. Inizia a giocare con i ragazzi dell'Alba nel 1922, nel ruolo di centrattacco. Nel 1924 quando sta per essere promosso nella squadra riserve albina, si traferisce con la famiglia a Trieste dove viene tesserato dall'Edera. Gioca in prima squadra alternandosi nel ruolo di centrattacco e in quello di mezz'ala. Nel 1928 parte per il servizio militare nella Regia Marina con destinazione La Spezia. Ingaggiato dallo Spezia gioca e vince il campionato di Prima Divisione ed è promosso in serie B. Viene però trasferito, come militare, a Roma ed è acquistato dalla Lazio. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 71 presenze e 16 goal in Campionato. Nell'estate 1932 viene ceduto in prestito al Milan AC. Dopo una stagione da riserva in maglia rossonera, si trasferisce a Genova per giocare con la Sampierdarenese prima e con il Liguria poi, per un totale di sette stagioni. Nell'ottobre del 1938 ha anche modo di collezionare una presenza con la Nazionale B. Prosegue quindi l'attività nelle serie minori indossando le maglie di Ascoli Calcio (con cui ricopre il doppio ruolo di allenatore-giocatore) e Aosta. Chiude la carriera nell'estate 1943. Nel dopoguerra si cimenta nel ruolo di allenatore guidando in successione le prime squadre di Perugia, Seregno ed Edera Trieste (un ritorno). Passa quindi per diversi anni alla guida tenica del settore giovanile del Milan AC. Tra i giocatori passati sotto la sua gestione da ricordare in particolare Danova, Ferrario, Trapattoni, Pelagalli, Noletti, Salvadore, Trebbi e il portiere Belli. Al suo attivo anche una esperienza sulla panchina dei greci dell'Olympiacos. Negli ultimi anni di vita torna al Milan AC nel ruolo di osservatore.





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