Di Napoli (I) Vincenzo: differenze tra le versioni

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'''Pioniere'''
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Vincenzo e Leonardo Di Napoli sono due fratelli, di antica origine foggiana ma romani d'adozione, che entrano in formazione insieme nel [[1910]] prima come rincalzi e poi come titolari. Inizialmente giocano da terzini poi Vincenzo, chiamato Di Napoli (I), alternerà il suo ruolo con quello di mediano mentre Leonardo, [[Di Napoli (II) Leonardo|Di Napoli (II)]] pian piano è relegato nel ruolo di rincalzo. I due fratelli brillano per prestanza fisica e potenza atletica. A queste doti, soprattutto Vincenzo unisce un tiro potente e buona velocità che gli consente di restare titolare fino all'inizio della guerra quando deve partire per il fronte. Anche Leonardo, nato a Messina, dove il padre momentaneamente lavorava, il [[28 gennaio]] [[1894]] , sottotenente di Artiglieria, è spedito in prima linea dove viene gravemente ferito. Nel frattempo è promosso capitano nel 26° reggimento di artiglieria di campagna. Un lungo ricovero all'ospedale militare del Celio gli consentirà di guarire ma non di riprendere l'attività sportiva. Gli verrà concessa la Medaglia d'Argento al V.M. nel [[1918]]. Dopo la guerra si laurea in Ingegneria civile e svolgerà sempre questa attività professionale. Leonardo scompare a Roma il [[14 marzo]] [[1956]]. Ambedue i giocatori hanno partecipato ai [[Campionato|campionati]] cittadini, regionali e poi interregionali.
Vincenzo e Leonardo Di Napoli sono due fratelli, di antica origine foggiana ma romani d'adozione, che entrano in formazione insieme nel [[1910]] prima come rincalzi e poi come titolari. Inizialmente giocano da terzini poi Vincenzo, chiamato Di Napoli (I), alternerà il suo ruolo con quello di mediano mentre Leonardo, [[Di Napoli (II) Leonardo|Di Napoli (II)]] pian piano è relegato nel ruolo di rincalzo. I due fratelli brillano per prestanza fisica e potenza atletica. A queste doti, soprattutto Vincenzo, nato nel [[1892]] (per altre fonti nel [[1893]]), alto m 1,74 per 80 kg, unisce un tiro potente con una buona velocità che gli consentono di restare titolare fino all'inizio della guerra quando deve partire per il fronte. Laziale per tutto il corso della sua vita, nel dicembre [[1939]] viene eletto consigliere della Società.

Anche Leonardo, nato a Messina, dove il padre momentaneamente lavorava, il [[28 gennaio]] [[1894]], sottotenente di Artiglieria, è spedito in prima linea dove viene gravemente ferito. Nel frattempo è promosso capitano nel 26° reggimento di artiglieria di campagna. Un lungo ricovero all'ospedale militare del Celio gli consentirà di guarire, ma non di riprendere l'attività sportiva. Gli verrà concessa la Medaglia d'Argento al V.M. nel [[1918]]. Dopo la guerra si laurea in Ingegneria civile e svolgerà sempre questa attività professionale. Leonardo scompare a Roma il [[14 marzo]] [[1956]]. Ambedue i giocatori hanno partecipato ai [[Campionato|campionati]] cittadini, regionali e poi interregionali.


[[Categoria:Biografie|Di Napoli (I) Vincenzo]]
[[Categoria:Biografie|Di Napoli (I) Vincenzo]]

Versione attuale delle 20:17, 19 lug 2018

Vincenzo Di Napoli nel 1910
Vincenzo Di Napoli

Pioniere

Vincenzo e Leonardo Di Napoli sono due fratelli, di antica origine foggiana ma romani d'adozione, che entrano in formazione insieme nel 1910 prima come rincalzi e poi come titolari. Inizialmente giocano da terzini poi Vincenzo, chiamato Di Napoli (I), alternerà il suo ruolo con quello di mediano mentre Leonardo, Di Napoli (II) pian piano è relegato nel ruolo di rincalzo. I due fratelli brillano per prestanza fisica e potenza atletica. A queste doti, soprattutto Vincenzo, nato nel 1892 (per altre fonti nel 1893), alto m 1,74 per 80 kg, unisce un tiro potente con una buona velocità che gli consentono di restare titolare fino all'inizio della guerra quando deve partire per il fronte. Laziale per tutto il corso della sua vita, nel dicembre 1939 viene eletto consigliere della Società.

Anche Leonardo, nato a Messina, dove il padre momentaneamente lavorava, il 28 gennaio 1894, sottotenente di Artiglieria, è spedito in prima linea dove viene gravemente ferito. Nel frattempo è promosso capitano nel 26° reggimento di artiglieria di campagna. Un lungo ricovero all'ospedale militare del Celio gli consentirà di guarire, ma non di riprendere l'attività sportiva. Gli verrà concessa la Medaglia d'Argento al V.M. nel 1918. Dopo la guerra si laurea in Ingegneria civile e svolgerà sempre questa attività professionale. Leonardo scompare a Roma il 14 marzo 1956. Ambedue i giocatori hanno partecipato ai campionati cittadini, regionali e poi interregionali.