Sezione femminile Lazio: differenze tra le versioni

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La sezione femminile della Lazio fu creata nel [[1914]]. In quel periodo la Lazio implementò fortemente alcune attività di carattere culturale e benefico. Durante il [[Prima Guerra Mondiale|1° conflitto mondiale]] fu questa sezione, che era in grado di schierare anche una squadra di calcio, a trasformare il campo della [[Stadio Rondinella - Roma|Rondinella]] in orto di guerra e questa iniziativa permise alla società di ottenere, nel [[1921]] con il R.D. n. 907, il titolo di Ente Morale. Proprio in quell'anno il presidente [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] creò la sezione escursionismo che vide come presidenti studiosi del calibro di Domenico Gnoli, Rodolfo Lanciani, Gustavo Giovannoni, Oreste Villa, ecc. Questa sezione vide l'iscrizione di numerose donne che si resero protagoniste di lunghe escursioni sportive e culturali. Le prime socie biancocelesti rispondevano ai nomi di: [[Parboni Adelaide|Adelaide Parboni]], Leona Capitani, Maria Duran, Matilde Cividali, [[Oddone Giulia|Giulia Oddone]], Bianca Corsi, [[Ballerini Elvira|Elvira Ballerini]] e molte altre signore. Tra le iscritte vi fu pure il premio Nobel per la letteratura del [[1926]], la nuorese [[Deledda Grazia|Grazia Deledda]]. Da ricordare, infine, che fu una donna, [[Tobia Anna|Anna Tobia]], moglie del socio fondatore [[Massa Galileo|Galileo Massa]], a confezionare e poi a donare la bandiera ufficiale della società al presidente Fortunato Ballerini nel corso di un banchetto alla [[Trattoria dell'Olmo|trattoria dell'Olmo]] di Via Angelica nel [[1904]].
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La sezione femminile della Lazio fu creata nel [[1914]]. In quel periodo la Lazio implementò fortemente alcune attività di carattere culturale e benefico. Durante il [[Prima Guerra Mondiale|1° conflitto mondiale]] fu questa sezione, che era in grado di schierare anche una squadra di calcio, a trasformare il campo della [[Stadio Rondinella - Roma|Rondinella]] in orto di guerra e questa iniziativa permise alla società di ottenere, nel [[1921]] con il R.D. n. 907, il titolo di Ente Morale. Proprio in quell'anno il presidente [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] creò la sezione escursionismo che vide come presidenti studiosi del calibro di Domenico Gnoli, Rodolfo Lanciani, Gustavo Giovannoni, Oreste Villa, ecc. Questa sezione vide l'iscrizione di numerose donne che si resero protagoniste di lunghe escursioni sportive e culturali. Le prime socie biancocelesti rispondevano ai nomi di: [[Parboni Adelaide|Adelaide Parboni]], [[Capitani Leona|Leona Capitani]], [[Duran Maria|Maria Duran]], [[Cividali Matilde|Matilde Cividali]], [[Oddone Giulia|Giulia Oddone]], [[Corsi Bianca|Bianca Corsi]], [[Ballerini Elvira|Elvira Ballerini]] e molte altre signore. Tra le iscritte vi fu pure il premio Nobel per la letteratura del [[1926]], la nuorese [[Deledda Grazia|Grazia Deledda]]. Da ricordare, infine, che fu una donna, [[Tobia Anna|Anna Tobia]], moglie del socio fondatore [[Massa Galileo|Galileo Massa]], a confezionare e poi a donare la bandiera ufficiale della società al presidente Fortunato Ballerini nel corso di un banchetto alla [[Trattoria dell'Olmo|trattoria dell'Olmo]] di Via Angelica nel [[1904]].

Versione attuale delle 18:04, 26 ott 2019

La sezione femminile della Lazio fu creata nel 1914. In quel periodo la Lazio implementò fortemente alcune attività di carattere culturale e benefico. Durante il 1° conflitto mondiale fu questa sezione, che era in grado di schierare anche una squadra di calcio, a trasformare il campo della Rondinella in orto di guerra e questa iniziativa permise alla società di ottenere, nel 1921 con il R.D. n. 907, il titolo di Ente Morale. Proprio in quell'anno il presidente Fortunato Ballerini creò la sezione escursionismo che vide come presidenti studiosi del calibro di Domenico Gnoli, Rodolfo Lanciani, Gustavo Giovannoni, Oreste Villa, ecc. Questa sezione vide l'iscrizione di numerose donne che si resero protagoniste di lunghe escursioni sportive e culturali. Le prime socie biancocelesti rispondevano ai nomi di: Adelaide Parboni, Leona Capitani, Maria Duran, Matilde Cividali, Giulia Oddone, Bianca Corsi, Elvira Ballerini e molte altre signore. Tra le iscritte vi fu pure il premio Nobel per la letteratura del 1926, la nuorese Grazia Deledda. Da ricordare, infine, che fu una donna, Anna Tobia, moglie del socio fondatore Galileo Massa, a confezionare e poi a donare la bandiera ufficiale della società al presidente Fortunato Ballerini nel corso di un banchetto alla trattoria dell'Olmo di Via Angelica nel 1904.