Rosati Spartaco: differenze tra le versioni
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[[File:SpartacoRosati 1944.PNG|thumb|right|200px|Lo sprint vincente nella Coppa Rossetti del 1944]] |
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[[File:rospar.jpg|thumb|left|200px|Spartaco Rosati premiato come vincitore del Campionato sociale categoria Dilettanti. E' l'8 novembre 1942. ''Courtesy Stefano Rosati'']] |
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[[File:sparrosati.jpg|right|200px|La vittoria della Coppa Parisi]] |
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[[File:spartaco42.jpg|left|200px|thumb|Spartaco Rosati]] |
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Ciclista, nato a Roma il [[9 agosto]] [[1923]] e ivi deceduto il [[22 luglio]] [[2013]]. Detto "er Cecione". |
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| ⚫ | Allievo di Romolo Lazzaretti debutta nel [[1939]] con i giovani della A.S. Roma. Nel [[1942]] è alla S.S. Lazio nella sua prima stagione da dilettante. Milita in maglia biancoceleste sino al [[1944]] tornando l'anno seguente alla società giallorossa. Si aggiudica diverse corse come la coppa Parisi nel [[1942]], il Gran Premio Lazio e la coppa Rossetti nel [[1944]]. Corridore di grande temperamento, di ottima resistenza fisica, implacabile sprinter, è nel primo dopoguerra il miglior dilettante del ciclismo romano. Al termine della sua carriera il suo palmarès si attesta intorno alle cento vittorie, comprese le campestri da lui assai amate. Il suo successo più importante rimane la vittoria al Gran Premio Liberazione del [[1947]]. Oltre alle grandi qualità di atleta, viene ricordato per il carattere gioviale, ma anche per la sua eterogenea vena artistica mostrata sin da giovane come pianista, cantante, stornellatore, disegnatore e caricaturista. |
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[[Categoria:Biografie|Rosati Spartaco]] |
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Versione attuale delle 18:43, 6 nov 2021




Ciclista, nato a Roma il 9 agosto 1923 e ivi deceduto il 22 luglio 2013. Detto "er Cecione".
Allievo di Romolo Lazzaretti debutta nel 1939 con i giovani della A.S. Roma. Nel 1942 è alla S.S. Lazio nella sua prima stagione da dilettante. Milita in maglia biancoceleste sino al 1944 tornando l'anno seguente alla società giallorossa. Si aggiudica diverse corse come la coppa Parisi nel 1942, il Gran Premio Lazio e la coppa Rossetti nel 1944. Corridore di grande temperamento, di ottima resistenza fisica, implacabile sprinter, è nel primo dopoguerra il miglior dilettante del ciclismo romano. Al termine della sua carriera il suo palmarès si attesta intorno alle cento vittorie, comprese le campestri da lui assai amate. Il suo successo più importante rimane la vittoria al Gran Premio Liberazione del 1947. Oltre alle grandi qualità di atleta, viene ricordato per il carattere gioviale, ma anche per la sua eterogenea vena artistica mostrata sin da giovane come pianista, cantante, stornellatore, disegnatore e caricaturista.