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| ⚫ | Buon giocatore, nel [[1914]] gioca nella Nazionale ungherese. Nel [[1924/25]] lo troviamo in formazione nel Ferencvaros e l'anno seguente milita nello Spezia dove è allenatore-giocatore. L'ultima sua squadra è la Carrarese dove gioca nel [[1926]]. Come allenatore siede sulla panchina di numerose squadre: [[1927/28]] Carrarese, [[1928/29]] Viareggio, dal [[1929]] al [[1931]] è alla Salernitana, [[1931/32]] Catanzarese, [[1935/36]] Catania, dal [[1936]] al [[1938]] è al Taranto, [[1938/39]] all'Atalanta, dal [[1939]] al [[1941]] è alla Lazio, ingaggiato da [[Ercoli Andrea|Andrea Ercoli]] dove sostituisce [[Allemandi Luigi|Luigi Allemandi]] prima di essere a sua volta sostituito dal connazionale [[Molnar Ferenc|Ferenc Molnar]]. Nella Capitale siede in panchina per 39 volte, totalizzando 14 vittorie, 15 pareggi e 10 sconfitte. Nel [[1941/42]] è di nuovo a Salerno mentre nel [[1942/43]] allena la [[Roma AS|Roma]]. Allena poi il Littorio ma richiamato dall'esercito ungherese come riservista, torna in patria e guida l'Ujpest. |
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| ⚫ | Insieme all'ex compagno di squadra Toth costituisce poi un'organizzazione resistenziale e riesce a salvare più di cento tra ungheresi ed ebrei dai campi di sterminio tedeschi. Arrestato dai collaborazionisti ungheresi alleati dei nazisti per una soffiata di un delatore, dopo 14 mesi di pene e torture, viene fucilato all’alba del [[6 febbraio]] [[1945]]. Riposa nel Cimitero degli Eroi della capitale d'Ungheria |
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Versione attuale delle 23:16, 17 nov 2024

Nato a Budapest (Ungheria) il 18 novembre 1894. Morto a Budapest 6 febbraio 1945.
Buon giocatore, nel 1914 gioca nella Nazionale ungherese. Nel 1924/25 lo troviamo in formazione nel Ferencvaros e l'anno seguente milita nello Spezia dove è allenatore-giocatore. L'ultima sua squadra è la Carrarese dove gioca nel 1926. Come allenatore siede sulla panchina di numerose squadre: 1927/28 Carrarese, 1928/29 Viareggio, dal 1929 al 1931 è alla Salernitana, 1931/32 Catanzarese, 1935/36 Catania, dal 1936 al 1938 è al Taranto, 1938/39 all'Atalanta, dal 1939 al 1941 è alla Lazio, ingaggiato da Andrea Ercoli dove sostituisce Luigi Allemandi prima di essere a sua volta sostituito dal connazionale Ferenc Molnar. Nella Capitale siede in panchina per 39 volte, totalizzando 14 vittorie, 15 pareggi e 10 sconfitte. Nel 1941/42 è di nuovo a Salerno mentre nel 1942/43 allena la Roma. Allena poi il Littorio ma richiamato dall'esercito ungherese come riservista, torna in patria e guida l'Ujpest. Insieme all'ex compagno di squadra Toth costituisce poi un'organizzazione resistenziale e riesce a salvare più di cento tra ungheresi ed ebrei dai campi di sterminio tedeschi. Arrestato dai collaborazionisti ungheresi alleati dei nazisti per una soffiata di un delatore, dopo 14 mesi di pene e torture, viene fucilato all’alba del 6 febbraio 1945. Riposa nel Cimitero degli Eroi della capitale d'Ungheria
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Geza Kertesz
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Geza Kertesz
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Geza Kertesz
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Una caricatura di Kertesz
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Da "Il Popolo Romano" del 13 novembre 1940, Molnar subentra a Kertesz
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