Storia del Campionato di Serie A 1951/52: differenze tra le versioni
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Alla fine del girone d'andata la Lazio era quarta. Infatti dopo 10 partite consecutive di imbattibilità, in cui si registrò [[Domenica 17 febbraio 1952 - Roma, stadio Torino - Lazio-Juventus 2-0|la splendida vittoria]], 2-0, sulla [[Juventus]] in casa, i romani incapparono in una sconfitta [[Domenica 16 marzo 1952 - Lucca, stadio di Porta Elisa - Lucchese-Lazio 4-0|solo a metà marzo a Lucca]]. Tale débâcle fu seguita dall'[[Domenica 23 marzo 1952 - Roma, stadio Torino - Lazio-Como 1-2|inopinata sconfitta interna]] con il debole [[Como]]. Nella fase finale della stagione la Lazio riprese una buona marcia, intramezzata da impreviste sconfitte, come a Roma con l'[[Atalanta]] e [[Domenica 8 giugno 1952 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 4-0|a Ferrara]] con la [[Spal|SPAL]], ma anche con prestigiose vittorie come [[Domenica 25 maggio 1952 - Bologna, stadio Comunale - Bologna-Lazio 2-4|a Bologna per 2-4]], e a Roma con la [[Triestina]] [[Domenica 22 giugno 1952 - Roma, stadio Torino - Lazio-Triestina 4-1|per 4-1]], all'ultima giornata. I giocatori più presenti nella stagione furono [[Sentimenti (IV) Lucidio|Sentimenti (IV)]] con 38 partite, [[Alzani Romolo|Alzani]] con 37 e [[Fuin Luigi|Fuin]] con 35. Il goleador più prolifico fu l'ottimo [[Sukrü Gulesin Mustafa|Sukru]] con 16 reti. Seguirono [[Puccinelli Aldo|Puccinelli]] con 9 marcature e gli scandinavi [[Larsen Ragnar Nikolai|Larsen]] e [[Lofgren Sigvard|Lofgren]] con 7 ciascuno. |
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Storia della stagione 1950/51 - Storia del Campionato di serie A 1952/53
Il Campionato 1951/52 fu vinto dalla Juventus che, con 60 punti, ebbe la meglio sul Milan AC, con 53, sull'Internazionale con 49 e su Lazio e Fiorentina che finirono quarte in classifica a pari merito con 43 punti. In questa stagione la Lazio, allenata da Giuseppe Bigogno, non disputò i derby, stante la permanenza della Roma AS in serie B. La Lazio riportò 15 vittorie, 13 pareggi e 10 sconfitte. Segnò 60 reti e ne subì 49. L'inizio, come da tradizione, non fu dei migliori, anche perché la squadra risentì delle movimentate vicende societarie che riguardarono la leadership nella sezione calcio. Perse, infatti, a Genova, con la Sampdoria per 4-0 e dopo la vittoria interna con l'Udinese, crollò a Torino con la Juventus che rifilò 5 reti, contro 3, nella porta biancoceleste. La domenica successiva fu superata a Roma dall'Internazionale, ma poi, progressivamente, si susseguirono risultati più incoraggianti che portarono la squadra a risalire molte posizioni.
Alla fine del girone d'andata la Lazio era quarta. Infatti dopo 10 partite consecutive di imbattibilità, in cui si registrò la splendida vittoria, 2-0, sulla Juventus in casa, i romani incapparono in una sconfitta solo a metà marzo a Lucca. Tale débâcle fu seguita dall'inopinata sconfitta interna con il debole Como. Nella fase finale della stagione la Lazio riprese una buona marcia, intramezzata da impreviste sconfitte, come a Roma con l'Atalanta e a Ferrara con la SPAL, ma anche con prestigiose vittorie come a Bologna per 2-4, e a Roma con la Triestina per 4-1, all'ultima giornata. I giocatori più presenti nella stagione furono Sentimenti (IV) con 38 partite, Alzani con 37 e Fuin con 35. Il goleador più prolifico fu l'ottimo Sukru con 16 reti. Seguirono Puccinelli con 9 marcature e gli scandinavi Larsen e Lofgren con 7 ciascuno.
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