Lenzini Aldo: differenze tra le versioni

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Nato a Walsemburg (Colorado - U.S.A.), il 26 dicembre 1916. Costruttore, diventa consigliere il 18 dicembre 1972.

Presidente dal 10 settembre 1980, quando prende il posto del dimissionario fratello Umberto travolto, inconsapevolmente, dallo scandalo delle scommesse che aveva visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in serie B per responsabilità oggettiva.

Loreto Rutolo è il vice e l'altro fratello Angelo è tra i consiglieri. In quel campionato la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella serie cadetta. Il 1981 è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che, per la prima volta, fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del 23 luglio 1981 che elegge Gian Chiarion Casoni come presidente.

Il 9 ottobre dello stesso anno i fratelli Aldo e Angelo Lenzini cedono il pacchetto azionario in loro possesso (53%) ad una finanziaria composta prevalentemente dallo stesso Gian Casoni, Filippo Galli e Mario Apuzzo. Da quel momento può dirsi conclusa la vicenda che aveva legato la famiglia Lenzini alla Lazio.

Aldo Lenzini è scomparso il 12 gennaio 2004 ed è sepolto nella cappella di famiglia insieme ad Umberto al Cimitero del Verano di Roma, riquadro 16 bis, in alto alle scale.

Galleria di immagini di Aldo Lenzini
Aldo Lenzini
La tomba di Aldo Lenzini al cimitero del Verano (Foto LazioWiki)
La tomba di Aldo Lenzini al cimitero del Verano (Foto LazioWiki)

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+[[File:LenziniAldo2.jpg|thumb|left|200px|Aldo Lenzini]]
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+Nato a Walsemburg (Colorado - U.S.A.), il [[26 dicembre]] [[1916]]. Costruttore, diventa consigliere il [[18 dicembre]] [[1972]].
+Presidente dal [[10 settembre]] [[1980]], quando prende il posto del dimissionario fratello [[Lenzini Umberto|Umberto]] travolto, inconsapevolmente, dallo [[Calcioscommesse 1980|scandalo delle scommesse]] che aveva visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in [[serie B]] per responsabilità oggettiva.
+[[Rutolo Loreto|Loreto Rutolo]] è il vice e l'altro fratello [[Lenzini Angelo|Angelo]] è tra i consiglieri. In quel [[campionato]] la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella [[Serie B|serie cadetta]]. Il [[1981]] è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che, per la prima volta, fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del [[23 luglio]] [[1981]] che elegge [[Casoni Gian Chiarion|Gian Chiarion Casoni]] come presidente.
+Il [[9 ottobre]] dello stesso anno i fratelli Aldo e [[Lenzini Angelo|Angelo Lenzini]] cedono il pacchetto azionario in loro possesso (53%) ad una finanziaria composta prevalentemente dallo stesso [[Casoni Gian Chiarion|Gian Casoni]], [[Galli Filippo|Filippo Galli]] e [[Apuzzo Mario|Mario Apuzzo]]. Da quel momento può dirsi conclusa la vicenda che aveva legato la famiglia Lenzini alla Lazio.
+Aldo Lenzini è scomparso il [[12 gennaio]] [[2004]] ed è sepolto nella cappella di famiglia insieme ad Umberto al Cimitero del Verano di Roma, riquadro 16 bis, in alto alle scale.
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+[[Categoria:Biografie|Lenzini, Aldo]]
+[[Categoria:Presidenti Sezione Calcio]]