Casina di Via dell'Uccelliera: differenze tra le versioni
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Nel gennaio [[1906]] la Podistica Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelliera in piena Villa Borghese, allora Villa Umberto. La villa, sul cui campo al [[Parco dei Daini]] la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla [[Stadio Rondinella - Roma|Rondinella]], era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. Il progetto si deve all'architetto barocco Girolamo Rainaldi e risale al 1617. |
Nel gennaio [[1906]] la Podistica Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelliera in piena Villa Borghese, allora Villa Umberto. La villa, sul cui campo al [[Parco dei Daini]] la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla [[Stadio Rondinella - Roma|Rondinella]], era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. Il progetto si deve all'architetto barocco Girolamo Rainaldi e risale al 1617. La Casina fu concessa alla Società ma le sue condizioni erano in completo degrado: priva di servizi igienici, muri cadenti, priva dei vetri alle finestre, sporca e fatiscente, fece rimpiangere ai soci la pur umile sede di [[Via Valadier 21]]. Con molto lavoro e grazie agli ottimi rapporti esistenti tra il presidente [[Ballerini Fortunato|Ballerini]] ed il ministro Boselli, la sede ben presto divenne confortevole e accogliente. La sede attiene al periodo pionieristico del calcio romano che vedeva l'assoluto predominio dei biancocelesti nei confronti di tutte le formazioni romane. Dalla sede partirono i giocatori biancocelesti [[Torneo Interregionale di Pisa|che vinsero in un solo giorno le tre famose partite in Toscana]]. La Lazio rimase in questo luogo fino al luglio del [[1913]], quando si trasferì in [[Via delle Coppelle]]. |
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Versione attuale delle 07:38, 18 gen 2020

Foto F.Munno ©
Nel gennaio 1906 la Podistica Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelliera in piena Villa Borghese, allora Villa Umberto. La villa, sul cui campo al Parco dei Daini la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla Rondinella, era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. Il progetto si deve all'architetto barocco Girolamo Rainaldi e risale al 1617. La Casina fu concessa alla Società ma le sue condizioni erano in completo degrado: priva di servizi igienici, muri cadenti, priva dei vetri alle finestre, sporca e fatiscente, fece rimpiangere ai soci la pur umile sede di Via Valadier 21. Con molto lavoro e grazie agli ottimi rapporti esistenti tra il presidente Ballerini ed il ministro Boselli, la sede ben presto divenne confortevole e accogliente. La sede attiene al periodo pionieristico del calcio romano che vedeva l'assoluto predominio dei biancocelesti nei confronti di tutte le formazioni romane. Dalla sede partirono i giocatori biancocelesti che vinsero in un solo giorno le tre famose partite in Toscana. La Lazio rimase in questo luogo fino al luglio del 1913, quando si trasferì in Via delle Coppelle, 16.
- Galleria di immagini
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Un'immagine satellitare del luogo
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Un'altra veduta della Casina
Foto F.Munno © -
Una mappa catastale del 1904. La freccia rossa indica la Casina dell'Uccelliera
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