Zanazzo Luigi Antonio Gioacchino: differenze tra le versioni

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Zanazzo Luigi Antonio Gioacchino detto "Giggi"
 
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[[File:gzan1.jpg|thumb|left|200px| Giggi Zanazzo]]
Nato a Roma il [[31 gennaio]] [[1860]] ed ivi deceduto il [[13 dicembre]] [[1911]].


Poeta, commediografo, antropologo e bibliotecario.
Poeta, commediografo, antropologo e bibliotecario, nato a Roma il [[31 gennaio]] 1860 ed ivi deceduto il [[13 dicembre]] [[1911]].


Vide la luce in Via dei Delfini 5 nel Rione Campitelli da famiglia per parte paterna originaria del Veneto (il padre Carlo gestiva una osteria a Testaccio) e da parte materna romana. Studio' ragioneria presso il Collegio Poli e lavorò come bibliotecario presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Come folklorista ha contribuito alla conoscenza del popolo romano, registrando le tradizioni dalla viva bocca dello stesso, prima che le stesse andassero perdute dalla costante immigrazione, modernizzazione e trasformazione economico-sociale che la citta' subì a partire dall'annessione del [[1870]] per il suo nuovo ruolo di capitale d'Italia. Fondatore del periodico dialettale "Il Rugantino" nel [[1887]], pubblicò per primo le poesie di un giovane alquanto promettente il cui nome era Carlo Alberto Salustri in arte [[Trilussa]] . Sostenitore di Crispi, fu estromesso poco prima della morte dal suo impiego presso la Biblioteca del Ministero della Pubblica Istruzione a seguito della cosidetta " epurazione della Minerva". Tra le sue opere si ricordano numerose raccolte poetiche quali "Anticaje, pietrelle e bboccaje pe li lumi" ([[1881]]), saggi quali "Proverbi Romaneschi" ([[1886]]), "Novelle, Favole e Leggende Romanesche" ([[1907]]), "Usi, costumi e pregiudizi del popolo romano" ([[1908]]) e lavori teatrali tra cui ricordiamo per il successo "Li Maganzesi a Roma" ([[1882]]).
Vide la luce in Via dei Delfini 5 nel Rione Campitelli da famiglia per parte paterna originaria del Veneto (il padre Carlo gestiva una osteria a Testaccio) e da parte materna romana. Studiò ragioneria presso il Collegio Poli e lavorò come bibliotecario presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Come folklorista ha contribuito alla conoscenza del popolo romano, registrando le tradizioni dalla viva bocca dello stesso, prima che le stesse andassero perdute dalla costante immigrazione, modernizzazione e trasformazione economico-sociale che la città subì a partire dall'annessione del 1870 per il suo nuovo ruolo di capitale d'Italia. Fondatore del periodico dialettale "Il Rugantino" nel [[1887]], pubblicò per primo le poesie di un giovane alquanto promettente il cui nome era [[Trilussa|Carlo Alberto Salustri]] in arte [[Trilussa]]. Sostenitore di Crispi, fu estromesso poco prima della morte dal suo impiego presso la Biblioteca del Ministero della Pubblica Istruzione a seguito della cosidetta "epurazione della Minerva". Tra le sue opere si ricordano numerose raccolte poetiche quali "Anticaje, pietrelle e bboccaje pe li lumi" ([[1881]]), saggi quali "Proverbi Romaneschi" ([[1886]]), "Novelle, Favole e Leggende Romanesche" ([[1907]]), "Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma ([[1908]]) e lavori teatrali tra cui ricordiamo per il successo "Li Maganzesi a Roma" ([[1882]]).


Frequentatore delle gite archeopodistiche organizzate dalla SPL il [[14 aprile ]] e [[21 aprile]] ed il [[16 maggio]] e [[26 maggio]] [[1901]] , che videro la presenza di Francesco Sabatini e [[Ilari Nino|Nino Ilari]] , gli altri due padri della romanistica, e' immortalato nela prima foto scattata presso la Tomba di Cecilia Metella del [[16 maggio]] [[1901]] .
Frequentatore delle gite archeopodistiche organizzate dalla Società Podistica Lazio il 14 e [[21 aprile]] ed il 16 e [[26 maggio]] [[1901]] che videro la presenza di Francesco Sabatini e [[Ilari Nino|Nino Ilari]], gli altri due padri della romanistica, è immortalato nella prima foto scattata presso la Tomba di Cecilia Metella del [[16 maggio]] [[1901]] qui sotto riproposta.

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[[File:bigzanaz.jpg|thumb|center|700px|La prima foto conosciuta della Lazio. E' il 16 maggio 1901. LazioWiki ha individuato tra i partecipanti il
fondatore Luigi Bigiarelli, freccia azzurra, e il poeta Giggi Zanazzo, freccia rossa]]

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File:gzan2.jpg|Giggi Zanazzo a 23 anni
File:gzan3.jpg|Firma autografa di Giggi Zanazzo
File:gzan4.jpg|Li mejo fichi der Bigonzo
File:gzan5.jpg|Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma
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[[Categoria:Personaggi]]

Versione attuale delle 23:15, 11 dic 2025

Giggi Zanazzo

Poeta, commediografo, antropologo e bibliotecario, nato a Roma il 31 gennaio 1860 ed ivi deceduto il 13 dicembre 1911.

Vide la luce in Via dei Delfini 5 nel Rione Campitelli da famiglia per parte paterna originaria del Veneto (il padre Carlo gestiva una osteria a Testaccio) e da parte materna romana. Studiò ragioneria presso il Collegio Poli e lavorò come bibliotecario presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Come folklorista ha contribuito alla conoscenza del popolo romano, registrando le tradizioni dalla viva bocca dello stesso, prima che le stesse andassero perdute dalla costante immigrazione, modernizzazione e trasformazione economico-sociale che la città subì a partire dall'annessione del 1870 per il suo nuovo ruolo di capitale d'Italia. Fondatore del periodico dialettale "Il Rugantino" nel 1887, pubblicò per primo le poesie di un giovane alquanto promettente il cui nome era Carlo Alberto Salustri in arte Salustri Carlo Alberto (Trilussa). Sostenitore di Crispi, fu estromesso poco prima della morte dal suo impiego presso la Biblioteca del Ministero della Pubblica Istruzione a seguito della cosidetta "epurazione della Minerva". Tra le sue opere si ricordano numerose raccolte poetiche quali "Anticaje, pietrelle e bboccaje pe li lumi" (1881), saggi quali "Proverbi Romaneschi" (1886), "Novelle, Favole e Leggende Romanesche" (1907), "Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma (1908) e lavori teatrali tra cui ricordiamo per il successo "Li Maganzesi a Roma" (1882).

Frequentatore delle gite archeopodistiche organizzate dalla Società Podistica Lazio il 14 e 21 aprile ed il 16 e 26 maggio 1901 che videro la presenza di Francesco Sabatini e Nino Ilari, gli altri due padri della romanistica, è immortalato nella prima foto scattata presso la Tomba di Cecilia Metella del 16 maggio 1901 qui sotto riproposta.



La prima foto conosciuta della Lazio. E' il 16 maggio 1901. LazioWiki ha individuato tra i partecipanti il fondatore Luigi Bigiarelli, freccia azzurra, e il poeta Giggi Zanazzo, freccia rossa





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