Soldà Roberto: differenze tra le versioni

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Difensore, nato a Valdagno (VI) il [[28 maggio]] [[1959]].
Difensore, nato a Valdagno (VI) il [[28 maggio]] [[1959]].


Gioca con il Ravenna - la società in cui è cresciuto - Forlì, [[Como]], [[Atalanta]], [[Juventus]]. Con i bergamaschi, tra il [[1983]] e il [[1986]], Soldà disputa le sue stagioni migliori. Si guadagna così la chiamata dei Campioni d'Italia, che individuano in lui un possibile erede di Gaetano Scirea. Complice un'annata nel complesso deludente da parte di tutta la squadra, Roberto non rispetta le aspettative e viene ceduto all'[[Verona|Hellas Verona]] al termine del campionato. Acquistato dalla Lazio nel [[1989]], dopo qualche scetticismo iniziale Soldà s'impone nel ruolo di difensore centrale grazie soprattutto alla guida di [[Zoff Dino|Dino Zoff]], che lo reputa ideale per il proprio sistema di gioco. Disputa quattro stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 88 presenze in [[Campionato]]. Nel novembre del [[1992]] viene ceduto al [[Monza]], dove l'anno successivo chiude la carriera. Appesi gli scarpini al chiodo, per un breve periodo Soldà intraprende la carriera di allenatore (al Chiasso in Svizzera nel 1993, poi a Montichiari nel 1997). Successivamente ricopre incarichi dirigenziali presso alcune società minori del calcio dilettantistico lombardo.
Gioca con il Ravenna - la società in cui è cresciuto - Forlì, [[Como]], [[Atalanta]], [[Juventus]]. Con i bergamaschi, tra il [[1983]] e il [[1986]], Soldà disputa le sue stagioni migliori. Si guadagna così la chiamata dei Campioni d'Italia, che individuano in lui un possibile erede di Gaetano Scirea. Complice un'annata nel complesso deludente da parte di tutta la squadra, Roberto non rispetta le aspettative e viene ceduto all'[[Verona|Hellas Verona]] al termine del campionato. Acquistato dalla Lazio nel [[1989]], dopo qualche scetticismo iniziale Soldà s'impone nel ruolo di difensore centrale grazie soprattutto alla guida di [[Zoff Dino|Dino Zoff]], che lo reputa ideale per il proprio sistema di gioco. Disputa poco più di tre stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 88 presenze in [[Campionato]]. Nel novembre del [[1992]] viene ceduto al [[Monza]], dove l'anno successivo chiude la carriera. Appesi gli scarpini al chiodo, per un breve periodo Soldà intraprende la carriera di allenatore (al Chiasso in Svizzera nel 1993, poi a Montichiari nel 1997). Successivamente ricopre incarichi dirigenziali presso alcune società minori del calcio dilettantistico lombardo.


Roberto Soldà ha giocato a lungo come libero. Dotato di grande senso della posizione e di un'ottima visione di gioco, l'ex difensore sapeva impostare l'azione con sapienza, alzandosi non di rado sulla linea dei centrocampisti per creare superiorità numerica.
Roberto Soldà ha giocato a lungo come libero. Dotato di grande senso della posizione e di un'ottima visione di gioco, l'ex difensore sapeva impostare l'azione con sapienza, alzandosi non di rado sulla linea dei centrocampisti per creare superiorità numerica.
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Immagine:Soldà card.jpg|Una card Campionissimi del [[1984/85]]
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Immagine:Soldà.jpg|Un primo piano
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Immagine:Roberto Soldà.jpg|In azione
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Immagine:Soldà Roberto.jpg|Durante una fase di gioco
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Versione attuale delle 15:14, 6 nov 2023

Roberto Soldà

Difensore, nato a Valdagno (VI) il 28 maggio 1959.

Gioca con il Ravenna - la società in cui è cresciuto - Forlì, Como, Atalanta, Juventus. Con i bergamaschi, tra il 1983 e il 1986, Soldà disputa le sue stagioni migliori. Si guadagna così la chiamata dei Campioni d'Italia, che individuano in lui un possibile erede di Gaetano Scirea. Complice un'annata nel complesso deludente da parte di tutta la squadra, Roberto non rispetta le aspettative e viene ceduto all'Hellas Verona al termine del campionato. Acquistato dalla Lazio nel 1989, dopo qualche scetticismo iniziale Soldà s'impone nel ruolo di difensore centrale grazie soprattutto alla guida di Dino Zoff, che lo reputa ideale per il proprio sistema di gioco. Disputa poco più di tre stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 88 presenze in Campionato. Nel novembre del 1992 viene ceduto al Monza, dove l'anno successivo chiude la carriera. Appesi gli scarpini al chiodo, per un breve periodo Soldà intraprende la carriera di allenatore (al Chiasso in Svizzera nel 1993, poi a Montichiari nel 1997). Successivamente ricopre incarichi dirigenziali presso alcune società minori del calcio dilettantistico lombardo.

Roberto Soldà ha giocato a lungo come libero. Dotato di grande senso della posizione e di un'ottima visione di gioco, l'ex difensore sapeva impostare l'azione con sapienza, alzandosi non di rado sulla linea dei centrocampisti per creare superiorità numerica.

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