Jaggi Luc (Jean Lucien): differenze tra le versioni
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Portiere. Nato a Ginevra (Svizzera) il [[28 ottobre]] [[1887]] e deceduto a Meyrin il [[27 maggio]] [[1976]]. |
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Portiere. Nato in Svizzera e di nazionalità elvetica. Si alterna con [[Serventi Clemente|Serventi]] nel [[1910]]. Nell'anno precedente era il portiere della formazione Allievi. Nel [[1911]] fece ritorno in patria e divenne portiere titolare del Génève F.C. Il nome esatto del giocatore è Jaggi ma viene riportato dei quotidiani dell'epoca in varie forme: Jazzi, Jaggi, Iagghi, Iaggi, Faggi. |
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Originario dell'Oberland bernese da parte di padre e dell'Haute-Marianne francese da parte di madre. Consegue il diploma ginnasiale alla Scuola evangelica di Schiers, dove conosce Alberto Giacometti, poi artista svizzero di fama. Studente di architettura presso la scuola delle arti e mestieri di Ginevra, tra la fine del [[1909]] e la prima metà del [[1910]] Luc si trova temporaneamente a Roma per motivi di studio e gioca come portiere nella Lazio. Prende parte alle prime amichevoli stagionali, alle due gare del Torneo Pro Francia e alle prime tre partite del Campionato Romano di 3^ categoria, poi probabilmente lascia la Capitale, venendo sostituito nel ruolo da [[Kremos Alessandro|Kremos]]. Nel [[1911]], dopo una parentesi a Parigi, Luc fa ritorno in patria. Diventa in seguito un affermato scultore, dilettandosi anche nella pittura. Tra il [[1920]] e il [[1926]] Jaggi espone alla Biennale di Venezia. Le sue creazioni artistiche, soprattutto scultoree, sono diffuse tra gli spazi pubblici di Ginevra. È celebre, in particolare, l'allegoria della Pace e della Giustizia (1925-1926) che decora l'ingresso dell'attuale Organizzazione mondiale del lavoro. Opere di Jaggi sono anche le fontane nelle piazze ginevrine di Madeleine (1925) e Cornavin (1935), così come il Toro in granito (1947) posto poi davanti al vecchio mattatoio della città e oggi conservato presso il locale Museo di storia naturale. Di Jaggi è il busto di Henry Dunant presso piazza Neuve, fuso ed eretto dopo la morte dell'autore. Luc ha esposto le sue creazioni anche presso i musei e le gallerie d'arte di Zurigo, Lucerna e Berna. |
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Nei quotidiani dell'epoca, il suo nome viene spesso riportato erroneamenete: Jazzi, Iagghi, Iaggi, Faggi. |
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File:Marzo1910b.jpg|La formazione di Lazio-Roman 2-0 del 20 febbraio 1910 |
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File:Jaggi.jpg|Dall'immagine precedente, il primo piano di Luc Jaggi |
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File:LucJaggi.jpg|Luc Jaggi ritratto accanto ad alcune delle sue opere |
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File:LucJaggiAutoritratto.jpg|Un autoritratto a matita di Luc Jaggi |
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File:LucJaggiSpilla.jpg|La spilla creata da Jaggi per la Giornata Nazionale Svizzera del 1934 |
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File:LucJaggiToro.jpg|Una scultura di Jaggi raffigurante un toro |
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File:LucJaggiGarzon.jpg|Un ragazzo |
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File:LucJaggiRagazzoPuledro.jpg|Un ragazzo con un puledro |
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File:LucJaggiIntervista.jpg|Intervista in francese dove Jaggi parla delle sue esperienze artistiche |
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Versione attuale delle 16:50, 17 set 2025

Pioniere
Portiere. Nato a Ginevra (Svizzera) il 28 ottobre 1887 e deceduto a Meyrin il 27 maggio 1976.
Originario dell'Oberland bernese da parte di padre e dell'Haute-Marianne francese da parte di madre. Consegue il diploma ginnasiale alla Scuola evangelica di Schiers, dove conosce Alberto Giacometti, poi artista svizzero di fama. Studente di architettura presso la scuola delle arti e mestieri di Ginevra, tra la fine del 1909 e la prima metà del 1910 Luc si trova temporaneamente a Roma per motivi di studio e gioca come portiere nella Lazio. Prende parte alle prime amichevoli stagionali, alle due gare del Torneo Pro Francia e alle prime tre partite del Campionato Romano di 3^ categoria, poi probabilmente lascia la Capitale, venendo sostituito nel ruolo da Kremos. Nel 1911, dopo una parentesi a Parigi, Luc fa ritorno in patria. Diventa in seguito un affermato scultore, dilettandosi anche nella pittura. Tra il 1920 e il 1926 Jaggi espone alla Biennale di Venezia. Le sue creazioni artistiche, soprattutto scultoree, sono diffuse tra gli spazi pubblici di Ginevra. È celebre, in particolare, l'allegoria della Pace e della Giustizia (1925-1926) che decora l'ingresso dell'attuale Organizzazione mondiale del lavoro. Opere di Jaggi sono anche le fontane nelle piazze ginevrine di Madeleine (1925) e Cornavin (1935), così come il Toro in granito (1947) posto poi davanti al vecchio mattatoio della città e oggi conservato presso il locale Museo di storia naturale. Di Jaggi è il busto di Henry Dunant presso piazza Neuve, fuso ed eretto dopo la morte dell'autore. Luc ha esposto le sue creazioni anche presso i musei e le gallerie d'arte di Zurigo, Lucerna e Berna.
Nei quotidiani dell'epoca, il suo nome viene spesso riportato erroneamenete: Jazzi, Iagghi, Iaggi, Faggi.
- Galleria di immagini
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La formazione di Lazio-Roman 2-0 del 20 febbraio 1910
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Dall'immagine precedente, il primo piano di Luc Jaggi
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Luc Jaggi ritratto accanto ad alcune delle sue opere
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Un autoritratto a matita di Luc Jaggi
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La spilla creata da Jaggi per la Giornata Nazionale Svizzera del 1934
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Una scultura di Jaggi raffigurante un toro
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Un ragazzo
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Un ragazzo con un puledro
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Un dipinto di Jaggi
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Intervista in francese dove Jaggi parla delle sue esperienze artistiche
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