Barberis Giorgio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:BarberisG.jpg|thumb|right|150px|Giorgio Barberis con la maglia biancoceleste decorata dello scudetto tricolore del Campionato Italiano Juniores 1947/48]]
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Ala ambidestra, nato a Roma il [[22 ottobre]] [[1929]] in Via della Frezza.
Ala ambidestra. Nato a Roma il [[22 ottobre]] [[1929]] in Via della Frezza. All'età di 10 anni, mentre giocava a pallone con alcuni amici a Villa Borghese, fu avvicinato da alcune persone che gli predissero che avrebbe fatto carriera nel calcio. Erano i calciatori del Bologna che avrebbero dovuto giocare la domenica contro la Roma e che stavano passeggiando nel parco. Soprattutto uno di loro, Corsi, mediano della Nazionale e Campione d'Italia, insistette perchè Giorgio continuasse a giocare. Lo invitò anche ad andare a trovare la squadra all'Hotel di Russia, dove gli furono presentati i due Campioni del Mondo Andreolo e Biavati. Il ragazzo diede loro ascolto e si recò ad una leva giovanile bandita dalla Lazio nel [[1944]] e fu scelto. Tra il [[1945]] e il [[1949]], nella Lazio allenata da [[Picchio Aurelio|Aurelio Picchio]] vinse due Campionati Juniores e due Campionati Ragazzi e arrivò 2° al Torneo giovanile di Ginevra, in cui la Lazio fu battuta in finale dal Torino, con un goal segnato all'ultimo minuto su una punizione molto dubbia. Poichè Giorgio studiava al Liceo Classico Visconti e doveva sostenere l'esame di maturità, non sempre poteva coniugare il calcio e l'impegno scolastico. Andò poi in prestito all'Italcalcio e in seguito alla Terzana. La Lazio gli diede la lista gratuita ma il ragazzo, che nel frattempo si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, decise di abbandonare l'attività di calciatore. Conseguita la Laurea intraprese la carriera di avvocato. Oggi, ottantenne ed energico, ancora svolge la professione e possiede un avviato studio legale in Prati. Segue la Lazio in televisione e ne è affezionato sostenitore. Afferma con decisione di dover molto alla Lazio di allora e di aver imparato correttezza, lealtà e rispetto umano, oltre che il saper vincere senza arroganza e il saper accettare la sconfitta.


All'età di 10 anni, mentre giocava a pallone con alcuni amici a Villa Borghese, fu avvicinato da alcune persone che gli predissero che avrebbe fatto carriera nel calcio. Erano i calciatori del [[Bologna]] che avrebbero dovuto giocare la domenica contro la [[Roma]] e che stavano passeggiando nel parco. Soprattutto uno di loro, Corsi, mediano della Nazionale e [[Campione d'Italia]], insistette perché Giorgio continuasse a giocare. Lo invitò anche ad andare a trovare la squadra all'Hotel di Russia, dove gli furono presentati i due Campioni del Mondo Andreolo e Biavati. Il ragazzo diede loro ascolto e si recò ad una leva giovanile bandita dalla Lazio nel [[1944]] e fu scelto. Tra il [[1945]] e il [[1949]], nella Lazio allenata da [[Picchio Aurelio|Aurelio Picchio]] vinse due [[Campionato|Campionati]] Juniores e due [[Campionato|Campionati]] Ragazzi e arrivò 2° al Torneo giovanile di Ginevra, in cui la Lazio fu battuta in finale dal [[Torino]], con un goal segnato all'ultimo minuto su una punizione molto dubbia. Poiché Giorgio studiava al Liceo Classico Visconti e doveva sostenere l'esame di maturità, non sempre poteva coniugare il calcio e l'impegno scolastico. Andò poi in prestito al Fondi ([[1949/50]]), all'Italcalcio ([[1950/51]]) e in seguito alla Terzana. La Lazio gli diede la lista gratuita ma il ragazzo, che nel frattempo si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, decise di abbandonare l'attività di calciatore.
Giorgio Barberis ebbe due fratelli Alberto e Luciano. Il primo, del [[1920]], fu un ottimo musicista diplomato in pianoforte e organo al Conservatorio e autore di famose musiche per Riviste di primaria importanza di Macario Wanda Osiris, Totò, Anna Magnani, Olga Villi, Marisa Merlini, Alberto Sordi ecc. A 24 anni compose la celeberrima "Munasterio 'e Santa Chiara" cantata da Vittorio De Sica e in seguito musicò i film "Mamma mia che impressione" con Alberto Sordi e "Otello" di Orson Welles. Fu scelto dal famoso attore Tyrone Power come organista al suo matrimonio con Linda Christian nella chiesa di Santa Francesca Romana. Morì tragicamente in Messico, dove si era trasdferito per lavoro, nel [[1956]] a causa di un terremoto. Il secondo, del [[1923]], fu impiegato statale, ma molto giovane fu tesserato come ragazzo dalla Lazio. Poichè però era acceso tifoso romanista, firmò anche per la Roma e per questo fu squalificato per un anno. Dopo la squalifica riprese con l'Alba, ma presto lasciò il calcio.


Conseguita la Laurea intraprese la carriera di avvocato. Oggi, ottantenne ed energico, ancora svolge la professione e possiede un avviato studio legale in Prati. Segue la Lazio in televisione e ne è affezionato sostenitore. Afferma con decisione di dover molto alla Lazio di allora e di aver imparato correttezza, lealtà e rispetto umano, oltre che il saper vincere senza arroganza e il saper accettare la sconfitta. Giorgio Barberis ebbe due fratelli Alberto e Luciano. Il primo, del [[1920]], fu un ottimo musicista diplomato in pianoforte e organo al Conservatorio e autore di famose musiche per Riviste di primaria importanza di Macario, Wanda Osiris, Totò, Anna Magnani, Olga Villi, Marisa Merlini, Alberto Sordi ecc. A 24 anni compose la celeberrima "Munasterio 'e Santa Chiara" cantata da Vittorio De Sica e in seguito musicò i film "Mamma mia che impressione" con Alberto Sordi e "Otello" di Orson Welles. Fu scelto dal famoso attore Tyrone Power come organista al suo matrimonio con Linda Christian nella chiesa di Santa Francesca Romana. Morì tragicamente in Messico, dove si era trasferito per lavoro, nel [[1956]] a causa di un terremoto. Il secondo, del [[1923]], fu impiegato statale, ma molto giovane fu tesserato come ragazzo dalla Lazio. Poiché però era acceso tifoso romanista, firmò anche per la [[Roma]] e per questo fu squalificato per un anno. Dopo la squalifica riprese con l'[[Alba]], ma presto lasciò il calcio.
N.B. Le preziose notizie biografiche riportate sono state fornite direttamente da Giorgio Barberis, che sentitamente Laziowiki ringrazia.


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Immagine:BarberisG.jpg|Giorgio Barberis con la maglia biancoceleste decorata dello scudetto tricolore del Campionato Italiano Juniores 1947/48
Immagine:Barberis_a.jpg|L'avv. Giorgio Barberis oggi
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Versione attuale delle 19:38, 18 nov 2022

Giorgio Barberis

Ala ambidestra, nato a Roma il 22 ottobre 1929 in Via della Frezza.

All'età di 10 anni, mentre giocava a pallone con alcuni amici a Villa Borghese, fu avvicinato da alcune persone che gli predissero che avrebbe fatto carriera nel calcio. Erano i calciatori del Bologna che avrebbero dovuto giocare la domenica contro la Roma AS e che stavano passeggiando nel parco. Soprattutto uno di loro, Corsi, mediano della Nazionale e Campione d'Italia, insistette perché Giorgio continuasse a giocare. Lo invitò anche ad andare a trovare la squadra all'Hotel di Russia, dove gli furono presentati i due Campioni del Mondo Andreolo e Biavati. Il ragazzo diede loro ascolto e si recò ad una leva giovanile bandita dalla Lazio nel 1944 e fu scelto. Tra il 1945 e il 1949, nella Lazio allenata da Aurelio Picchio vinse due Campionati Juniores e due Campionati Ragazzi e arrivò 2° al Torneo giovanile di Ginevra, in cui la Lazio fu battuta in finale dal Torino AC, con un goal segnato all'ultimo minuto su una punizione molto dubbia. Poiché Giorgio studiava al Liceo Classico Visconti e doveva sostenere l'esame di maturità, non sempre poteva coniugare il calcio e l'impegno scolastico. Andò poi in prestito al Fondi (1949/50), all'Italcalcio (1950/51) e in seguito alla Terzana. La Lazio gli diede la lista gratuita ma il ragazzo, che nel frattempo si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, decise di abbandonare l'attività di calciatore.

Conseguita la Laurea intraprese la carriera di avvocato. Oggi, ottantenne ed energico, ancora svolge la professione e possiede un avviato studio legale in Prati. Segue la Lazio in televisione e ne è affezionato sostenitore. Afferma con decisione di dover molto alla Lazio di allora e di aver imparato correttezza, lealtà e rispetto umano, oltre che il saper vincere senza arroganza e il saper accettare la sconfitta. Giorgio Barberis ebbe due fratelli Alberto e Luciano. Il primo, del 1920, fu un ottimo musicista diplomato in pianoforte e organo al Conservatorio e autore di famose musiche per Riviste di primaria importanza di Macario, Wanda Osiris, Totò, Anna Magnani, Olga Villi, Marisa Merlini, Alberto Sordi ecc. A 24 anni compose la celeberrima "Munasterio 'e Santa Chiara" cantata da Vittorio De Sica e in seguito musicò i film "Mamma mia che impressione" con Alberto Sordi e "Otello" di Orson Welles. Fu scelto dal famoso attore Tyrone Power come organista al suo matrimonio con Linda Christian nella chiesa di Santa Francesca Romana. Morì tragicamente in Messico, dove si era trasferito per lavoro, nel 1956 a causa di un terremoto. Il secondo, del 1923, fu impiegato statale, ma molto giovane fu tesserato come ragazzo dalla Lazio. Poiché però era acceso tifoso romanista, firmò anche per la Roma AS e per questo fu squalificato per un anno. Dopo la squalifica riprese con l'Alba, ma presto lasciò il calcio.

N.B. Le preziose notizie biografiche riportate sono state fornite direttamente da Giorgio Barberis, che sentitamente LazioWiki ringrazia.



Palmares





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