Lucentini Arnaldo: differenze tra le versioni
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Viene acquistato dalla Lazio nel [[1956]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Viene poi ceduto al [[Catanzaro]] e vi rimane per due stagioni. Conclude la sua carriera nell'Arezzo nel [[1962]]. |
Viene acquistato dalla Lazio nel [[1956]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Viene poi ceduto al [[Catanzaro]] e vi rimane per due stagioni. Conclude la sua carriera nell'Arezzo nel [[1962]]. |
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Con la Lazio colleziona 14 presenze e 2 goal in [[Campionato]]. |
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In Nazionale vanta una presenza, il 25 novembre 1951, Svizzera-Italia 1-1. |
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Muore a soli 51 anni cadendo dalla scala mentre fa alcuni lavori domestici nella sua casa di Gela. Si era trasferito da 18 anni in Sicilia per allenare. Al momento della scomparsa |
Muore a soli 51 anni cadendo dalla scala mentre fa alcuni lavori domestici nella sua casa di Gela. Si era trasferito da 18 anni in Sicilia per allenare. Al momento della scomparsa guidava il Licata. |
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Centrocampista raffinato e molto duttile, sa prendere in campo la posizione più utile tatticamente e trova nel continuo movimento una risorsa indispensabile per il suo tipo di gioco. La sua prima società, il Tolentino, gli ha recentemente dedicato la scuola calcio, mentre la città gli ha intitolato una via. |
Centrocampista raffinato e molto duttile, sa prendere in campo la posizione più utile tatticamente e trova nel continuo movimento una risorsa indispensabile per il suo tipo di gioco. La sua prima società, il Tolentino, gli ha recentemente dedicato la scuola calcio, mentre la città gli ha intitolato una via. |
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Versione delle 13:40, 22 nov 2009


Centrocampista, nato a Tolentino (Mc) il 7 Luglio 1930, morto a Gela il 6 agosto 1981. Cresciuto nella società calcistica della sua città natale, nell'estate del 1948 si trasferisce alla Sampdoria dove rimane per tre stagioni. Trascorre poi un anno nella Fiorentina, prima di essere ceduto alla Triestina nell'estate 1953. Viene acquistato dalla Lazio nel 1956. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Viene poi ceduto al Catanzaro e vi rimane per due stagioni. Conclude la sua carriera nell'Arezzo nel 1962. Con la Lazio colleziona 14 presenze e 2 goal in Campionato. In Nazionale vanta una presenza, il 25 novembre 1951, Svizzera-Italia 1-1.
Muore a soli 51 anni cadendo dalla scala mentre fa alcuni lavori domestici nella sua casa di Gela. Si era trasferito da 18 anni in Sicilia per allenare. Al momento della scomparsa guidava il Licata.
Centrocampista raffinato e molto duttile, sa prendere in campo la posizione più utile tatticamente e trova nel continuo movimento una risorsa indispensabile per il suo tipo di gioco. La sua prima società, il Tolentino, gli ha recentemente dedicato la scuola calcio, mentre la città gli ha intitolato una via.