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Versione delle 18:08, 24 mar 2010


Difensore, nato a Roma il 25 febbraio 1921. Cresciuto nella società. E' uno dei "pulcini" che incantarono il pubblico europeo nella partita contro il fortissimo Wacker di Vienna nel 1933. Scattante, tecnico, implacabile marcatore, durissimo, esordì nella Lazio nel derby del 15 gennaio 1939 che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta Testaccio (Roma-Lazio 0-2). Nella settimana precedente la partita il ragazzo, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per assistere alla gara e, timoroso, il sabato, si era recato in sede per chiederli direttamente al burbero presidente Remo Zenobi. Quest'ultimo, alla richiesta del ragazzo, rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto il giorno dopo sarebbe sceso in campo. A fine partita Bernardini, capitano della Roma ed ex Laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario forse riconoscendo in lui il suo degno successore. E' stato uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Estroverso, simpaticissimo, gioviale e autore di scherzi memorabili nei confronti dei compagni di squadra, era benvoluto da tutti. Nel 1948/49, per divergenze economiche, si trasferì alla Roma per due stagioni, in cambio di 8 milioni di lire, per poi passare alla Reggina. Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste.
Con la Lazio colleziona 110 presenze e 1 rete in Campionato.