Remondini Leandro: differenze tra le versioni
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Difensore, nato a Verona il [[17 novembre]] [[1917]], morto nel [[1979]]. |
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Acquistato dal Modena nel mercato autunnale del [[1947]], disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Il [[19 ottobre]] dello stesso anno, nell'incontro [[19 ottobre 1947 - Roma, - Lazio-Inter 1-0|Lazio-Inter 1-0]], Remondini si incaricò di battere una punizione dal limite dell'area. Il tiro fu di una violenza terrificante e dopo aver piegato dolorosamente le mani al portiere interista Franzosi, bucò la rete finendo tra gli spettatori. |
Acquistato dal Modena nel mercato autunnale del [[1947]], disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Il [[19 ottobre]] dello stesso anno, nell'incontro [[19 ottobre 1947 - Roma, - Lazio-Inter 1-0|Lazio-Inter 1-0]], Remondini si incaricò di battere una punizione dal limite dell'area. Il tiro fu di una violenza terrificante e dopo aver piegato dolorosamente le mani al portiere interista Franzosi, bucò la rete finendo tra gli spettatori. |
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Dopo quella rete Remondini seguitò a segnarne altre su punizione, divenendo uno specialista. |
Dopo quella rete Remondini seguitò a segnarne altre su punizione, divenendo uno specialista. |
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Insieme ai suoi compagni di squadra [[Sentimenti (IV) Lucidio|Sentimenti (IV)]] e [[Furiassi Zeffiro|Furiassi]], venne chiamato dal commissario tecnico Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile giocando una partita contro il Paraguay. |
Disputò tre partite (con una rete) con la Nazionale B. Insieme ai suoi compagni di squadra [[Sentimenti (IV) Lucidio|Sentimenti (IV)]] e [[Furiassi Zeffiro|Furiassi]], venne chiamato dal commissario tecnico Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile giocando una partita contro il Paraguay. |
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| ⚫ | E' stato un giocatore di grandi qualità. Poteva essere impiegato in tutti i ruoli difensivi e persino all'attacco. Prestante fisicamente, duro, veloce e dotato di un calcio potentissimo, generosissimo, è stato uno dei giocatori più amati di tutti i tempi dai tifosi laziali. Quando arrivò a Roma stentò ad ambientarsi e non si riusciva a comprenderne confidenze. Si capì in seguito che pativa fortemente la mancanza della sua famiglia che, per questo motivo, fu fatta trasferire immediatamente a Roma per ricongiungersi con Leandro e fu anche trovato un accogliente appartamento a Monteverde Vecchio, dove la famiglia Remondini stette benissimo. |
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Da allenatore guida Besiktas (Turchia), la nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina. |
Da allenatore guida Besiktas (Turchia), la nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina. |
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Versione delle 09:22, 23 set 2011

Difensore, nato a Verona il 17 novembre 1917, morto nel 1979.
Acquistato dal Modena nel mercato autunnale del 1947, disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Il 19 ottobre dello stesso anno, nell'incontro Lazio-Inter 1-0, Remondini si incaricò di battere una punizione dal limite dell'area. Il tiro fu di una violenza terrificante e dopo aver piegato dolorosamente le mani al portiere interista Franzosi, bucò la rete finendo tra gli spettatori. Dopo quella rete Remondini seguitò a segnarne altre su punizione, divenendo uno specialista. Disputò tre partite (con una rete) con la Nazionale B. Insieme ai suoi compagni di squadra Sentimenti (IV) e Furiassi, venne chiamato dal commissario tecnico Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile giocando una partita contro il Paraguay. Nell'estate 1950 venne ceduto al Napoli.
Con la Lazio colleziona 95 presenze e 19 reti in Campionato.
E' stato un giocatore di grandi qualità. Poteva essere impiegato in tutti i ruoli difensivi e persino all'attacco. Prestante fisicamente, duro, veloce e dotato di un calcio potentissimo, generosissimo, è stato uno dei giocatori più amati di tutti i tempi dai tifosi laziali. Quando arrivò a Roma stentò ad ambientarsi e non si riusciva a comprenderne confidenze. Si capì in seguito che pativa fortemente la mancanza della sua famiglia che, per questo motivo, fu fatta trasferire immediatamente a Roma per ricongiungersi con Leandro e fu anche trovato un accogliente appartamento a Monteverde Vecchio, dove la famiglia Remondini stette benissimo. Da allenatore guida Besiktas (Turchia), la nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina.
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Leandro Remondini nel Modena
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Il Littoriale del 1939 annuncia la notizia delle nozze di Remondini