Bottacini Renato: differenze tra le versioni
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Renato Bottacini |
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(Verona 1901 – Bologna 1979) |
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Renato Bottacini è così ricordato dal figlio Nando Maria che, nel mese di novembre 2010, ha fatto pervenire a Laziowiki, con estrema cortesia, queste note biografiche: |
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"Renato Bottacini nasce a Verona nel 1901 |
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Impara a giocare sulla piazza della basilica di San Zeno; i suoi maestri furono i soldati inglesi di stanza in città durante la prima guerra mondiale. |
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La sua prima squadra fu la Bentegodi, con la quale partecipo` ai campionati di Promozione Regionale. |
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Passo` l’anno dopo all’Hellas Verona, giocandovi fino al 1925. |
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Nel 1925 fu acquistato dal Bologna. |
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Il campionato 1926/27, lo giocò in prestito alla SPAL di Ferrara. |
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La Lazio lo acquista nel 1927 dal Bologna; nella capitale gioca fino al 1931. |
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Passa, come giocatore/allenatore, al Rovigo; dal 1937 al 1942 si applica alla funzione unica di allenatore. |
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Trasferitosi a Merano durante il secondo conflitto mondiale, allena la squadra locale fino al 1947. |
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Nel 1947 è a Bolzano |
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Nel 1950 è a Verona dove rimane fino al 1952 dirigendo il settore giovanile. |
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Torna ad allenare l’AC Bolzano fino al 1954. |
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Nel 1956 viene chiamato da Ceravolo ad allenare il Catanzaro in B. |
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Infine si ricordano saltuarie prestazioni con Virtus don Bosco di Bolzano, AC Merano, Lana e Val Passiria. |
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Curriculum: partite in A 352; in B; 34; in C: 204 |
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Nazionale: 1 a Roma il 6 aprile 1930, Italia-Ungheria 2-2. |
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Allievi di fama: Aldo Ballarin, Cervato Sergio, Omero Tognon, Penzo, Isaberti, Frascaroli, Dalla Torre, Begalli, Zara, Montanari, Volpi, Bosio, Caceffo, Bigagnoli, Pivatelli, Pozzan, Bazzoni. |
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Se Superga (1949)non gli avesse tolto Ballarin, la difesa della Nazionale sarebbe stata la sua: Ballarin, Tognon, Cervato. |
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Allenatore di prima categoria a Firenze: al primo corso nazionale indetto nel 1948 dalla Commissione Tecnica Federale Renato Bottacini risulto` 2° assoluto dietro all’amico Fulvio Bernardini. |
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Sergente di ferro, uomo per nulla disponibile a compromessi equivoci, leale e serio sul campo e fuori, Renato Bottacini ebbe con i suoi allievi un rapporto altamente professionale ed umano, rimanendo costante nella memoria dei suoi uomini per le sue qualità di maestro di calcio e di vita |
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Egli sapeva immediatamente riconoscere durante le “leve” estive le peculiarita` degli esaminandi. |
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Ballarin arrivo` alla prova mettendosi a fare la mezz’ala: dopo 10 minuti di prova lo chiamo` e gli chiese se nella sua squadra giocasse sempre in quella posizione:” Mi zogo li`; risposta di Bottacini:” Te si` un terzin: va’ la` drio !”: non si mosse piu`, raggiungendo la fama e la gloria; costanti le confessioni epistolari da parte di Aldo; in lacrime, lo riconobbe dalle gambe a Torino subito dopo Superga. |
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Tognon venne alla leva: era un “Dio”: lo mise subito in mezzo alla difesa; costo dell’operazione: il biglietto dell’autobus. |
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Cervato era un mastino: giocava modernamente scendendo rapidamente lungo la linea laterale sinistra: era privo di un dito: Bottacini lo mandò dal Bolzano alla Sampdoria, ma nonostante fosse gia` stato siglato il contratto, venne rifiutato dalla squadra genovese perche` “alla visita medica venne constatata una deficienza d’equilibrio nella corsa dovuta alla menomazione alla mano. In verita` Cervato non aveva giocato in modo brillante le prime partite amichevoli; venne pertanto venduto alla Fiorentina, conquistandosi una carriera eccellente; tre anni dopo Bottacini vendette Caceffo, giovane trequartista, sempre dal Bolzano alla Sampdoria: non ci furono problemi: il giocatore era “garantito”. |
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Bottacini tenne strette ed amichevoli relazioni con tutto il gotha del Calcio, dello Sport, della politica. Alcune personalita`: Arpinati, Vaccaro, Starace, Ridolfi, Baldo, Barassi, Pasquale, Pozzo, Felsner, Gianni, Meazza, Schiavio, Piola, Czeizler, Foni, Ferrari, Viani, Novo, Erbstein. In occasione della preparazione alle Olimpiadi del ’60 a Roma venne invitato da Giulio Onesti a visitare gl’impianti, tornando così nella capitale che l’aveva visto protagonista a cavallo degli anni Trenta. |
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Tenne per la F.I.G.C. numerosi corsi di formazione centrali e periferici alle nuove leve di allenatori. |
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Per il periodo a Rovigo: bibliografia: Casalicchio-Fontanelli 1893/2006 “Oltre un secolo di Calcio a Rovigo” – Geo Edizioni srl – via Ormicello 2 -50053 Empoli (FI)" |
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Versione delle 19:11, 8 nov 2010




Difensore, nato a Verona il 2 marzo 1901. Deceduto nel 1979 Viene acquistato nel 1927 dal Verona. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.
Con la Lazio colleziona 29 presenze in Campionato.
Dopo la fine della carriera agonistica diviene allenatore e guida il Rovigo (1935) di cui, inizialmente, è anche giocatore.
Nota
Spesso, erroneamente, viene riportato come Bottaccini.