Casina di Via dell'Uccelliera: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
[[Immagine:casinauccelliera1.jpg|left|200px |
[[Immagine:casinauccelliera1.jpg|left|200px|thumb|Veduta della Casina(foto:F.Munno ©) |
||
]] [[Immagine:casinauccelliera2.jpg|right|200px|thumb|Un'altra veduta della Casina (foto:F.Munno ©)]] |
|||
Nel [[1906]] la Polisportiva Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelleria in piena Villa Borghese (allora Villa Umberto). La villa, sul cui campo al [[Parco dei Daini]] la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla Rondinella, era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. La Casina fu concessa alla società ma le sue condizioni erano in completo degrado: priva di servizi igienici, muri cadenti, priva dei vetri alle finestre, sporca e fatiscente, fece rimpiangere ai soci la pur umile sede di [[Via Valadier]]. Con molto lavoro e grazie agli ottimi rapporti esistenti tra il presidente [[Ballerini Fortunato|Ballerini]] e il ministro Boselli, la sede ben presto divenne confortevole e accogliente. La sede attiene al periodo pionieristico del calcio romano che vedeva l'assoluto predominio dei biancocelesti nei confronti di tutte le formazioni romane. Dalla sede partirono i giocatori biancocelesti che vinsero in un solo giorno le tre famose partite in Toscana. La Lazio rimase in questo luogo fino all'anno 1913, quando si trasferì in [[Via delle Coppelle]]. |
Nel [[1906]] la Polisportiva Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelleria in piena Villa Borghese (allora Villa Umberto). La villa, sul cui campo al [[Parco dei Daini]] la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla Rondinella, era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. La Casina fu concessa alla società ma le sue condizioni erano in completo degrado: priva di servizi igienici, muri cadenti, priva dei vetri alle finestre, sporca e fatiscente, fece rimpiangere ai soci la pur umile sede di [[Via Valadier]]. Con molto lavoro e grazie agli ottimi rapporti esistenti tra il presidente [[Ballerini Fortunato|Ballerini]] e il ministro Boselli, la sede ben presto divenne confortevole e accogliente. La sede attiene al periodo pionieristico del calcio romano che vedeva l'assoluto predominio dei biancocelesti nei confronti di tutte le formazioni romane. Dalla sede partirono i giocatori biancocelesti che vinsero in un solo giorno le tre famose partite in Toscana. La Lazio rimase in questo luogo fino all'anno 1913, quando si trasferì in [[Via delle Coppelle]]. |
||
Versione delle 22:34, 5 apr 2008


Nel 1906 la Polisportiva Lazio trovò una sede nella Casina dell'Uccelleria in piena Villa Borghese (allora Villa Umberto). La villa, sul cui campo al Parco dei Daini la Lazio giocherà per molti anni prima di stabilirsi alla Rondinella, era decorata da molte sculture di aquile che sembravano vegliare su chi aveva scelto loro per simbolo. La Casina fu concessa alla società ma le sue condizioni erano in completo degrado: priva di servizi igienici, muri cadenti, priva dei vetri alle finestre, sporca e fatiscente, fece rimpiangere ai soci la pur umile sede di Via Valadier. Con molto lavoro e grazie agli ottimi rapporti esistenti tra il presidente Ballerini e il ministro Boselli, la sede ben presto divenne confortevole e accogliente. La sede attiene al periodo pionieristico del calcio romano che vedeva l'assoluto predominio dei biancocelesti nei confronti di tutte le formazioni romane. Dalla sede partirono i giocatori biancocelesti che vinsero in un solo giorno le tre famose partite in Toscana. La Lazio rimase in questo luogo fino all'anno 1913, quando si trasferì in Via delle Coppelle, 16.