Storia del Campionato di Serie A 1988/89: differenze tra le versioni

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L'estate [[1988]], in cui la Lazio si prepara per disputare al meglio il campionato di serie A, dopo tre anni di cadetteria, è movimentata dalle feroci polemiche che determinano il licenziamento dell'artefice della promozione, l'allenatore [[Fascetti Eugenio|Eugenio Fascetti]]. Il tecnico viareggino non aveva gradito alcune interferenze dei dirigenti su questioni interne alla squadra sin dal campionato appena trascorso, ma l'episodio determinante scaturisce dalla decisione, presa dalla presidenza, di cedere il centravanti [[Monelli Paolo|Paolo Monelli]]. Dopo un durissimo scambio di opinioni con il presidente [[Calleri Gian Marco|Calleri]], [[Fascetti Eugenio|Fascetti]] il rapporto viene troncato. E' il [[13 luglio]] [[1988]]. Viene chiamato a dirigere la squadra il tecnico [[Materazzi Giuseppe|Giuseppe Materazzi]], mentre i tifosi prendono le parti dell'allenatore uscente. La campagna acquisti-cessioni è molto intensa. In entrata vi sono [[Gutierrez Nelson Daniel|Gutierrez]], [[Sosa (Ruben Sosa Ardaiz)|Sosa]], [[Dezotti Gustavo Abel|Dezotti]], [[Monti Marco Angelo|Monti]], [[Sclosa Claudio|Sclosa]], [[Icardi Andrea|Icardi]]. Le uscite sono molto dolorose perchè vengono ceduti molti protagonisti della risalita in serie A come [[Poli Fabio|Poli]], [[Monelli Paolo|Monelli]], [[Savino Gabriele|Savino]] a ottobre, [[Esposito Vincenzo|Esposito]] e i giovani [[Fonte Francesco|Fonte]] e [[Biagioni Oberdan|Biagioni]]. In compenso vengono aggregati in prima squadra alcuni prodotti del vivaio come [[Rizzolo Antonio|Rizzolo]], [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], [[Di Canio Paolo|Di Canio]], [[Greco Alfonso|Greco]], [[Fiori Stefano|Fiori]].
L'estate [[1988]], in cui la Lazio si prepara per disputare al meglio il campionato di serie A, dopo tre anni di cadetteria, è movimentata dalle feroci polemiche che determinano il licenziamento dell'artefice della promozione, l'allenatore [[Fascetti Eugenio|Eugenio Fascetti]]. Il tecnico viareggino non aveva gradito alcune interferenze dei dirigenti su questioni interne alla squadra sin dal campionato appena trascorso, ma l'episodio determinante scaturisce dalla decisione, presa dalla presidenza, di cedere il centravanti [[Monelli Paolo|Paolo Monelli]]. Dopo un durissimo scambio di opinioni con il presidente [[Calleri Gian Marco|Calleri]], [[Fascetti Eugenio|Fascetti]] il rapporto viene troncato. E' il [[13 luglio]] [[1988]]. Viene chiamato a dirigere la squadra il tecnico [[Materazzi Giuseppe|Giuseppe Materazzi]], mentre i tifosi prendono le parti dell'allenatore uscente. La campagna acquisti-cessioni è molto intensa. In entrata vi sono [[Gutierrez Nelson Daniel|Gutierrez]], [[Sosa (Ruben Sosa Ardaiz)|Sosa]], [[Dezotti Gustavo Abel|Dezotti]], [[Monti Marco Angelo|Monti]], [[Sclosa Claudio|Sclosa]], [[Icardi Andrea|Icardi]]. Le uscite sono molto dolorose perchè vengono ceduti molti protagonisti della risalita in serie A come [[Poli Fabio|Poli]], [[Monelli Paolo|Monelli]], [[Savino Gabriele|Savino]] a ottobre, [[Esposito Vincenzo|Esposito]] e i giovani [[Fonte Francesco|Fonte]] e [[Biagioni Oberdan|Biagioni]]. In compenso vengono aggregati in prima squadra alcuni prodotti del vivaio come [[Rizzolo Antonio|Rizzolo]], [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], [[Di Canio Paolo|Di Canio]], [[Greco Alfonso|Greco]], [[Fiori Valerio|Fiori]].


Il ritiro a [[Serramazzoni|Serramazzoni]] fu utile per amalgamare la squadra e dare indicazioni di carattere tattico.
Il ritiro a [[Serramazzoni|Serramazzoni]] fu utile per amalgamare la squadra e dare indicazioni di carattere tattico.

La Coppa Italia
La Coppa Italia vede in campo una buona Lazio: nella prima fase i biancocelesti perdono con il Pescara e il Milan ma superano il Licata, il Campobasso e il Messina, accedendo, con Milan e Pescara, nella seconda fase i biancocelesti vincono con la Fiorentina, pareggiano con l'Inter e battono in trasferta l'Udinese. Nei quarti di finale vige l'eliminazione diretta e alla Lazio capita l'Atalanta. Dopo aver perso a Bergamo per 2-0, la Lazio vince a Roma per 3-2 ma viene eliminata per via dei gol incassati in casa.

Il campionato di serie A comincia il [[9 ottobre]] [[1988]]. La Lazio pareggia a Cesena e questo è il primo di cinque risultati di parità. Segono infatti i nulla di fatto con Torino, Milan a San Siro, Como e Napoli a Fuorigrotta. Il 20 novembre i romani vincono con il Verona in casa la settimana seguente pareggiano a Bologna. La prima sconfitta si registra a Roma con l'Atalanta il 3 dicembre ed è replicata a Lecce la domenica dopo. Sono i primi segnali di una crisi che accompagnerà la squadra fino al termine del girone d'andata. Lazio-Pescara 2-2, Pisa-Lazio 1-1, Fiorentina-Lazio 3-0, Inter-Lazio 1-0, Lazio-Juventus 0-0, Sampdoria-Lazio 1-0 e Lazio-Ascoli 0-0. Questi mediocri risultati sono, però, intervallati dal risultato più atteso dai sostenitori biancocelesti: il 15 gennaio, nel derby casalingo, una rete del giovane [[Di Canio Paolo|Di Canio]] regala la vittoria alla Lazio. Questo successo rimarrà nella memoria collettiva per il gesto beffardo e icastico che il marcatore della rete riserverà ai tifosi giallorossi sotto la loro curva.

Versione delle 10:27, 9 lug 2013

L'estate 1988, in cui la Lazio si prepara per disputare al meglio il campionato di serie A, dopo tre anni di cadetteria, è movimentata dalle feroci polemiche che determinano il licenziamento dell'artefice della promozione, l'allenatore Eugenio Fascetti. Il tecnico viareggino non aveva gradito alcune interferenze dei dirigenti su questioni interne alla squadra sin dal campionato appena trascorso, ma l'episodio determinante scaturisce dalla decisione, presa dalla presidenza, di cedere il centravanti Paolo Monelli. Dopo un durissimo scambio di opinioni con il presidente Calleri, Fascetti il rapporto viene troncato. E' il 13 luglio 1988. Viene chiamato a dirigere la squadra il tecnico Giuseppe Materazzi, mentre i tifosi prendono le parti dell'allenatore uscente. La campagna acquisti-cessioni è molto intensa. In entrata vi sono Gutierrez, Sosa, Dezotti, Monti, Sclosa, Icardi. Le uscite sono molto dolorose perchè vengono ceduti molti protagonisti della risalita in serie A come Poli, Monelli, Savino a ottobre, Esposito e i giovani Fonte e Biagioni. In compenso vengono aggregati in prima squadra alcuni prodotti del vivaio come Rizzolo, Di Biagio, Di Canio, Greco, Fiori.

Il ritiro a Serramazzoni fu utile per amalgamare la squadra e dare indicazioni di carattere tattico.

La Coppa Italia vede in campo una buona Lazio: nella prima fase i biancocelesti perdono con il Pescara e il Milan ma superano il Licata, il Campobasso e il Messina, accedendo, con Milan e Pescara, nella seconda fase i biancocelesti vincono con la Fiorentina, pareggiano con l'Inter e battono in trasferta l'Udinese. Nei quarti di finale vige l'eliminazione diretta e alla Lazio capita l'Atalanta. Dopo aver perso a Bergamo per 2-0, la Lazio vince a Roma per 3-2 ma viene eliminata per via dei gol incassati in casa.

Il campionato di serie A comincia il 9 ottobre 1988. La Lazio pareggia a Cesena e questo è il primo di cinque risultati di parità. Segono infatti i nulla di fatto con Torino, Milan a San Siro, Como e Napoli a Fuorigrotta. Il 20 novembre i romani vincono con il Verona in casa la settimana seguente pareggiano a Bologna. La prima sconfitta si registra a Roma con l'Atalanta il 3 dicembre ed è replicata a Lecce la domenica dopo. Sono i primi segnali di una crisi che accompagnerà la squadra fino al termine del girone d'andata. Lazio-Pescara 2-2, Pisa-Lazio 1-1, Fiorentina-Lazio 3-0, Inter-Lazio 1-0, Lazio-Juventus 0-0, Sampdoria-Lazio 1-0 e Lazio-Ascoli 0-0. Questi mediocri risultati sono, però, intervallati dal risultato più atteso dai sostenitori biancocelesti: il 15 gennaio, nel derby casalingo, una rete del giovane Di Canio regala la vittoria alla Lazio. Questo successo rimarrà nella memoria collettiva per il gesto beffardo e icastico che il marcatore della rete riserverà ai tifosi giallorossi sotto la loro curva.