Allemandi (I) Luigi: differenze tra le versioni

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Terzino, nato a San Damiano Macra (CN) l'[[8 novembre]] [[1903]], morto a Pietra Ligure (SV) il [[25 settembre]] [[1978]]. Comincia come titolare nel Legnano nel [[1924]]. Già Campione del Mondo nel [[1934]], gioca la sua ultima stagione, quella [[1938/39]], con la maglia della Lazio collezionando 2 sole presenze in [[Campionato]]. Nel [[1927]] viene coinvolto nel caso di corruzione riguardante il derby Torino-Juventus, che porterà alla revoca dello scudetto granata. Nonostante si proclami innocente, viene squalificato a vita. Un anno dopo viene amnistiato a seguito delle nozze di Umberto di Savoia. Passa all'[[Internazionale FC|Ambrosiana]], dove gioca per otto stagioni, quindi alla [[Roma AS|Roma]] nel [[1935/36]] per due stagioni. Nella stagione [[1937/38]] è tesserato per il Venezia.
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Terminata la carriera agonistica, dopo una breve parentesi da allenatore nella Lazio di [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]] nel [[1938/39]] con 12 partite di cui 2 vinte, 3 pareggiate e 7 perse, abbandonò il mondo del calcio totalmente. E' stato, in assoluto, uno dei più forti terzini italiani di tutti i tempi.
Terminata la carriera agonistica, dopo una breve parentesi da allenatore nella Lazio di [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]] nel [[1938/39]] con 12 partite di cui 2 vinte, 3 pareggiate e 7 perse, abbandonò il mondo del calcio totalmente. E' stato, in assoluto, uno dei più forti terzini italiani di tutti i tempi.


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Image:Allemandi3.jpg|Il [[18 agosto]] [[1937]] il Littoriale rivela che Allemandi potrebbe essersi accordato con la Lazio anzichè con la [[Roma AS|Roma]]
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Image:Allem38.jpg|Allemandi appena giunto alla Lazio nell'estate 1938
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Versione delle 07:17, 2 nov 2015

Luigi Allemandi

Terzino, nato a San Damiano Macra (CN) l'8 novembre 1903, morto a Pietra Ligure (SV) il 25 settembre 1978. Comincia come titolare nel Legnano nel 1924. Già Campione del Mondo nel 1934, gioca la sua ultima stagione, quella 1938/39, con la maglia della Lazio collezionando 2 sole presenze in Campionato. Nel 1927 viene coinvolto nel caso di corruzione riguardante il derby Torino-Juventus, che porterà alla revoca dello scudetto granata. Nonostante si proclami innocente, viene squalificato a vita. Un anno dopo viene amnistiato a seguito delle nozze di Umberto di Savoia. Passa all'Ambrosiana, dove gioca per otto stagioni, quindi alla Roma nel 1935/36 per due stagioni. Nella stagione 1937/38 è tesserato per il Venezia. Terminata la carriera agonistica, dopo una breve parentesi da allenatore nella Lazio di Remo Zenobi nel 1938/39 con 12 partite di cui 2 vinte, 3 pareggiate e 7 perse, abbandonò il mondo del calcio totalmente. E' stato, in assoluto, uno dei più forti terzini italiani di tutti i tempi.





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