Varini Alessandro: differenze tra le versioni

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Attaccante. Nato a Roma il [[24 giugno]] [[1900]].
Attaccante. Nato a Roma il [[24 giugno]] [[1900]].
Deceduto a Roma il [[24 novembre]] [[1944]] per una grave emorragia interna. Giocò nella Lazio come attaccante per dieci anni, dal [[1915]] al [[1925]], e fu compagno di stanza di [[Bernardini Fulvio|Bernardini]] con il quale costituì una temibile coppia d'attacco. E' stato una punta veloce, tecnica e con uno spiccato senso del goal anche se si dedicava più all'impostazione dell'azione offensiva che alla finalizzazione. Le presenze ufficiali sono state 47, le reti 10. Ha lasciato il calcio quando si è sposato in quanto, allora, giocare a pallone non comportava nessun introito economico. A tal proposito Alessandro ricordava che l'unico premio che si riceveva dalla società era l'offerta del pranzo. Ebbe due figli, Luigi e Raffaella. Ha lavorato per molti anni nella falegnameria del padre in Via Vittoria a Roma, ma purtroppo fallì. Trovò quindi lavoro presso una falegnameria che lo portò in Albania con il figlio, poi quando tornò a Roma lavorò presso un’impresa di costruzione sull'erigendo ponte di Corso Francia. Qui ebbe un incidente, scivolò riportando gravi ferite sotto il mento. Venne soccorso e medicato, ma non ci si accorse che aveva delle lesioni interne allo stomaco che lo portarono prematuramente alla morte. Era il 24 novembre 1944.
Deceduto a Roma il [[24 novembre]] [[1944]] per una grave emorragia interna. Giocò nella Lazio come attaccante per dieci anni, dal [[1915]] al [[1925]], e fu compagno di stanza di [[Bernardini Fulvio|Bernardini]] con il quale costituì una temibile coppia d'attacco. E' stato una punta veloce, tecnica e con uno spiccato senso del goal anche se si dedicava più all'impostazione dell'azione offensiva che alla finalizzazione. Le presenze ufficiali sono state 47, le reti 10. Ha lasciato il calcio quando si è sposato in quanto, allora, giocare a pallone non comportava nessun introito economico. A tal proposito Alessandro ricordava che l'unico premio che si riceveva dalla società era l'offerta del pranzo. Ebbe due figli, Luigi e Raffaella. Ha lavorato per molti anni nella falegnameria del padre in Via Vittoria a Roma, ma purtroppo fallì. Trovò quindi lavoro presso una falegnameria che lo portò in Albania con il figlio, poi quando tornò a Roma lavorò presso un’impresa di costruzione sull'erigendo ponte di Corso Francia. Qui ebbe un incidente, scivolò riportando gravi ferite sotto il mento. Venne soccorso e medicato, ma non ci si accorse che aveva delle lesioni interne allo stomaco che lo portarono prematuramente alla morte. Era il 24 novembre 1944.

Versione delle 14:30, 30 apr 2015

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Pioniere

Alessandro Varini
Alessandro Varini

Attaccante. Nato a Roma il 24 giugno 1900. Deceduto a Roma il 24 novembre 1944 per una grave emorragia interna. Giocò nella Lazio come attaccante per dieci anni, dal 1915 al 1925, e fu compagno di stanza di Bernardini con il quale costituì una temibile coppia d'attacco. E' stato una punta veloce, tecnica e con uno spiccato senso del goal anche se si dedicava più all'impostazione dell'azione offensiva che alla finalizzazione. Le presenze ufficiali sono state 47, le reti 10. Ha lasciato il calcio quando si è sposato in quanto, allora, giocare a pallone non comportava nessun introito economico. A tal proposito Alessandro ricordava che l'unico premio che si riceveva dalla società era l'offerta del pranzo. Ebbe due figli, Luigi e Raffaella. Ha lavorato per molti anni nella falegnameria del padre in Via Vittoria a Roma, ma purtroppo fallì. Trovò quindi lavoro presso una falegnameria che lo portò in Albania con il figlio, poi quando tornò a Roma lavorò presso un’impresa di costruzione sull'erigendo ponte di Corso Francia. Qui ebbe un incidente, scivolò riportando gravi ferite sotto il mento. Venne soccorso e medicato, ma non ci si accorse che aveva delle lesioni interne allo stomaco che lo portarono prematuramente alla morte. Era il 24 novembre 1944.

N.B. Alcune notizie strettamente personali su Alessandro Varini ci sono state fornite dalla figlia e dalla nipote del calciatore che ringraziamo sentitamente.