Pasqualucci Ennio: differenze tra le versioni

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Centravanti. Cresciuto nella Lazio, fece parte delle giovanili biancocelesti nelle stagioni [[1944/45]], [[1945/46]], [[1946/47]] e [[1947/48]] e, nella prima e nell'ultima, vinse il campionato Ragazzi. Nel [[1949/50]] gioca con il Colleferro, nel [[1950/51]] con il San Lorenzo. Molto dotato tecnicamente, quando venne alla Lazio era solo al mondo perché sua madre era appena morta e il padre Alfredo, calzolaio, era una delle vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine. Pressato da contingenze economiche, si sposò a 18 anni, andò in Spagna e si guadagnò da vivere suonando la fisarmonica, strumento nel quale eccelleva. Tornato a Roma ebbe un impiego all'ATAC.
Centravanti. Cresciuto nella Lazio, fece parte delle giovanili biancocelesti nelle stagioni [[1944/45]], [[1945/46]], [[1946/47]] e [[1947/48]] e, nella prima e nell'ultima, vinse il campionato Ragazzi. Nel [[1949/50]] gioca con il Colleferro, nel [[1950/51]] con il San Lorenzo, nel 1952/53 con l'Atac. Molto dotato tecnicamente, quando venne alla Lazio era solo al mondo perché sua madre era appena morta e il padre Alfredo, calzolaio, era una delle vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine. Pressato da contingenze economiche, si sposò a 18 anni, andò in Spagna e si guadagnò da vivere suonando la fisarmonica, strumento nel quale eccelleva. Tornato a Roma ebbe un impiego all'ATAC.


[[Categoria:Biografie|Pasqualucci, Ennio]]
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Versione delle 12:34, 23 ott 2022

Ennio Pasqualucci

Centravanti. Cresciuto nella Lazio, fece parte delle giovanili biancocelesti nelle stagioni 1944/45, 1945/46, 1946/47 e 1947/48 e, nella prima e nell'ultima, vinse il campionato Ragazzi. Nel 1949/50 gioca con il Colleferro, nel 1950/51 con il San Lorenzo, nel 1952/53 con l'Atac. Molto dotato tecnicamente, quando venne alla Lazio era solo al mondo perché sua madre era appena morta e il padre Alfredo, calzolaio, era una delle vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine. Pressato da contingenze economiche, si sposò a 18 anni, andò in Spagna e si guadagnò da vivere suonando la fisarmonica, strumento nel quale eccelleva. Tornato a Roma ebbe un impiego all'ATAC.