Fiorini Giuliano: differenze tra le versioni
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La carriera di Fiorini decolla nel [[Bologna]], con il quale esordisce a diciassette anni in [[Serie A]]. Tra il 1974 e il 1980 Giuliano viene ceduto in prestito nelle serie minori prima al [[Rimini Calcio|Rimini]] e al [[Brescia]] poi, dopo una nuova breve parentesi con i rossoblu, si trasferisce in comproprietà al [[Foggia]] e al [[Piacenza]] in [[Serie C|serie C1]]. Con gli emiliani Fiorini vince la classifica cannonieri [[1979/80]] segnando 21 reti in 34 partite. A seguito di quella grande stagione il Bologna lo riscatta, tenendolo con sè in Serie A. L'esperienza di Fiorini con i felsinei si conclude nel [[1982]] con una amara retrocessione in Serie B. L'attaccante |
La carriera di Fiorini decolla nel [[Bologna]], con il quale esordisce a diciassette anni in [[Serie A]]. Tra il 1974 e il 1980 Giuliano viene ceduto in prestito nelle serie minori prima al [[Rimini Calcio|Rimini]] e al [[Brescia]] poi, dopo una nuova breve parentesi con i rossoblu, si trasferisce in comproprietà al [[Foggia]] e al [[Piacenza]] in [[Serie C|serie C1]]. Con gli emiliani Fiorini vince la classifica cannonieri [[1979/80]] segnando 21 reti in 34 partite. A seguito di quella grande stagione il Bologna lo riscatta, tenendolo con sè in Serie A. L'esperienza di Fiorini con i felsinei si conclude nel [[1982]] con una amara retrocessione in Serie B. L'attaccante resta nel massimo campionato passando al [[Genoa]], con cui è sotto contratto per tre anni, intervallati da un campionato con la [[Sambenedettese]] nel torneo cadetto. La Lazio lo acquista nel [[1985]] dai liguri. Fiorini disputa due stagioni in Serie B con i biancoceleste: 48 presenze e 10 reti in [[Campionato]]. Nel [[1987]] - all'epilogo della drammatica stagione dei "-9",[[Domenica 21 giugno 1987 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-L.R.Vicenza 1-0|nella partita terminata 1-0]] contro il [[Vicenza|L.R. Vicenza]] - Giuliano segna sotto la Curva Nord il gol che permette alla Lazio di accedere agli spareggi di Napoli e continuare a sperare nella salvezza, poi ottenuta grazie a una vittoria contro il Campobasso. Ceduto al termine della stagione, il centravanti modenese passa al [[Venezia]] e quindi al [[Siena]]. Chiude la carriera agonistica nel [[1990]] con la [[Ternana]]. Dopo una breve, e fallimentare, esperienza in panchina con L'Aquila poche settimane dopo il ritiro, negli anni successivi Giuliano intraprende la carriera dirigenziale. E' stato direttore sportivo fra le altre di Massese, Spezia e Reggiana oltre che direttore generale della Pro Vasto. Molto amato da tutti i tifosi delle squadre in cui ha militato per il suo carattere dentro come fuori dal campo - sarà per sempre giocatore iconico di Lazio e Bologna - gravemente malato ai polmoni Fiorini muore prematuramente a soli 47 anni. |
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Centravanti generoso romantico e imprevedibile, in parte genio e in parte sregolatezza - fumava molto anche negli anni della sua attività agonistica - pur essendo rimasto solo due stagioni a Roma, Fiorini è assurto a simbolo del carattere indomito di quella Lazio che si salvò dal baratro della Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione inflitti da una discussa decisione della giustizia sportiva. Il pianto a dirotto di Giuliano e la corsa verso i tifosi dopo il gol al [[Vicenza]] sono parte dell'immaginario collettivo di generazioni e generazioni di appassionati biancocelesti. In occasione della Festa del Centenario biancoceleste, il [[9 gennaio]] [[2000]], l'effige di Giuliano campeggiava su uno dei teloni preparati dai tifosi e raffiguranti il volto dei personaggi più importanti della storia laziale. |
Centravanti generoso romantico e imprevedibile, in parte genio e in parte sregolatezza - fumava molto anche negli anni della sua attività agonistica - pur essendo rimasto solo due stagioni a Roma, Fiorini è assurto a simbolo del carattere indomito di quella Lazio che si salvò dal baratro della Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione inflitti da una discussa decisione della giustizia sportiva. Il pianto a dirotto di Giuliano e la corsa verso i tifosi dopo il gol al [[Vicenza]] sono parte dell'immaginario collettivo di generazioni e generazioni di appassionati biancocelesti. In occasione della Festa del Centenario biancoceleste, il [[9 gennaio]] [[2000]], l'effige di Giuliano campeggiava su uno dei teloni preparati dai tifosi e raffiguranti il volto dei personaggi più importanti della storia laziale. |
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Versione delle 12:31, 4 ago 2023

Attaccante, nato a Modena il 21 gennaio 1958 e deceduto a Bologna il 5 agosto 2005.
La carriera di Fiorini decolla nel Bologna, con il quale esordisce a diciassette anni in Serie A. Tra il 1974 e il 1980 Giuliano viene ceduto in prestito nelle serie minori prima al Rimini e al Brescia poi, dopo una nuova breve parentesi con i rossoblu, si trasferisce in comproprietà al Foggia e al Piacenza in serie C1. Con gli emiliani Fiorini vince la classifica cannonieri 1979/80 segnando 21 reti in 34 partite. A seguito di quella grande stagione il Bologna lo riscatta, tenendolo con sè in Serie A. L'esperienza di Fiorini con i felsinei si conclude nel 1982 con una amara retrocessione in Serie B. L'attaccante resta nel massimo campionato passando al Genoa, con cui è sotto contratto per tre anni, intervallati da un campionato con la Sambenedettese nel torneo cadetto. La Lazio lo acquista nel 1985 dai liguri. Fiorini disputa due stagioni in Serie B con i biancoceleste: 48 presenze e 10 reti in Campionato. Nel 1987 - all'epilogo della drammatica stagione dei "-9",nella partita terminata 1-0 contro il L.R. Vicenza - Giuliano segna sotto la Curva Nord il gol che permette alla Lazio di accedere agli spareggi di Napoli e continuare a sperare nella salvezza, poi ottenuta grazie a una vittoria contro il Campobasso. Ceduto al termine della stagione, il centravanti modenese passa al Venezia SSC e quindi al Siena. Chiude la carriera agonistica nel 1990 con la Ternana. Dopo una breve, e fallimentare, esperienza in panchina con L'Aquila poche settimane dopo il ritiro, negli anni successivi Giuliano intraprende la carriera dirigenziale. E' stato direttore sportivo fra le altre di Massese, Spezia e Reggiana oltre che direttore generale della Pro Vasto. Molto amato da tutti i tifosi delle squadre in cui ha militato per il suo carattere dentro come fuori dal campo - sarà per sempre giocatore iconico di Lazio e Bologna - gravemente malato ai polmoni Fiorini muore prematuramente a soli 47 anni.
Centravanti generoso romantico e imprevedibile, in parte genio e in parte sregolatezza - fumava molto anche negli anni della sua attività agonistica - pur essendo rimasto solo due stagioni a Roma, Fiorini è assurto a simbolo del carattere indomito di quella Lazio che si salvò dal baratro della Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione inflitti da una discussa decisione della giustizia sportiva. Il pianto a dirotto di Giuliano e la corsa verso i tifosi dopo il gol al Vicenza sono parte dell'immaginario collettivo di generazioni e generazioni di appassionati biancocelesti. In occasione della Festa del Centenario biancoceleste, il 9 gennaio 2000, l'effige di Giuliano campeggiava su uno dei teloni preparati dai tifosi e raffiguranti il volto dei personaggi più importanti della storia laziale.

Fonte ssl1900.com
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