Penzo (I) Romano: differenze tra le versioni

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Attaccante, nato a Chioggia (Ve) l'[[8 aprile]] [[1920]]. Scomparso a Torino il [[22 giugno]] [[1991]].
Attaccante, nato a Chioggia (Ve) l'[[8 aprile]] [[1920]]. Scomparso a Torino il [[22 giugno]] [[1991]].


Inizia la carriera in C con il Rovigo mettendo a segno 3 reti in soli 10 incontri nel corso della stagione [[1938/39]]. L'anno seguente in serie A con la Fiorentina, dove resta fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Gioca poi il Campionato di guerra con il Milano e l'anno successivo passa all'Inter. Con i nerazzurri disputa la sua stagione più prolifica realizzando 18 reti, 5 delle quali contro il Genoa, exploit che gli permette di eguagliare il record di segnature in una sola partita appartenuto a Meazza e Gabetto. Sempre dimostrando ottime doti realizzative, passa al Brescia. Nel [[1947]] è acquistato dalla Lazio. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Torna poi alla Fiorentina per chiudere con poi il professionismo con Spezia e Siracusa. Conclude la carriera nel Clodia. E' stato un centravanti potente, pericoloso e acrobatico. Essenzialmente ambidestro, fu anche un buon colpitore di testa. Ritiratosi dal calcio e trasferitosi a Torino, sposa Maria Luisa Bellancino (già vedova Viberti), con la quale ha la figlia Marina. Diventa vice-Presidente della società costruttrice di veicoli industriali Viberti, e viene nominato Commendatore della Repubblica. Fa, inoltre, parte del consiglio di amministratore della società Officine Adige di Verona. Penzo si spegne all’ospedale Mauriziano a 71 anni. Con la Lazio colleziona 90 presenze e 34 reti in [[Campionato]].
Inizia la carriera in C con il Rovigo mettendo a segno 3 reti in soli 10 incontri nel corso della stagione [[1938/39]]. L'anno seguente in serie A con la [[Fiorentina]], dove resta fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Gioca poi il Campionato di guerra con il Milano e l'anno successivo passa all'[[Inter]]. Con i nerazzurri disputa la sua stagione più prolifica realizzando 18 reti, 5 delle quali contro il [[Genoa]], exploit che gli permette di eguagliare il record di segnature in una sola partita appartenuto a Meazza e Gabetto. Sempre dimostrando ottime doti realizzative, passa al [[Brescia]]. Nel [[1947]] è acquistato dalla Lazio. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste. Torna poi alla Fiorentina per chiudere con poi il professionismo con Spezia e Siracusa. Conclude la carriera nel Clodia. E' stato un centravanti potente, pericoloso e acrobatico. Essenzialmente ambidestro, fu anche un buon colpitore di testa. Ritiratosi dal calcio e trasferitosi a Torino, sposa Maria Luisa Bellancino (già vedova Viberti), con la quale ha la figlia Marina. Diventa vice-Presidente della società costruttrice di veicoli industriali Vibert e viene nominato Commendatore della Repubblica. Fa, inoltre, parte del consiglio di amministratore della società Officine Adige di Verona. Penzo si spegne all’ospedale Mauriziano a 71 anni. Con la Lazio colleziona 90 presenze e 34 reti in [[Campionato]].


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Versione attuale delle 23:34, 7 apr 2024

Romano Penzo

Attaccante, nato a Chioggia (Ve) l'8 aprile 1920. Scomparso a Torino il 22 giugno 1991.

Inizia la carriera in C con il Rovigo mettendo a segno 3 reti in soli 10 incontri nel corso della stagione 1938/39. L'anno seguente in serie A con la Fiorentina, dove resta fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Gioca poi il Campionato di guerra con il Milano e l'anno successivo passa all'Internazionale FC. Con i nerazzurri disputa la sua stagione più prolifica realizzando 18 reti, 5 delle quali contro il Genoa, exploit che gli permette di eguagliare il record di segnature in una sola partita appartenuto a Meazza e Gabetto. Sempre dimostrando ottime doti realizzative, passa al Brescia. Nel 1947 è acquistato dalla Lazio. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste. Torna poi alla Fiorentina per chiudere con poi il professionismo con Spezia e Siracusa. Conclude la carriera nel Clodia. E' stato un centravanti potente, pericoloso e acrobatico. Essenzialmente ambidestro, fu anche un buon colpitore di testa. Ritiratosi dal calcio e trasferitosi a Torino, sposa Maria Luisa Bellancino (già vedova Viberti), con la quale ha la figlia Marina. Diventa vice-Presidente della società costruttrice di veicoli industriali Vibert e viene nominato Commendatore della Repubblica. Fa, inoltre, parte del consiglio di amministratore della società Officine Adige di Verona. Penzo si spegne all’ospedale Mauriziano a 71 anni. Con la Lazio colleziona 90 presenze e 34 reti in Campionato.





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