Canalini Alberto: differenze tra le versioni
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'''Pioniere'''. Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel [[1888]] a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, società, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio |
'''Pioniere'''. Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel [[1888]] a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, società, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega, adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al [[2 Ottobre]] [[1905]] quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d'Armi. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, sappiamo che incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione di alcune partite del calcio pioneristico romano. Quando partì per la Prima Guerra Mondiale Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde in combattimento, come è ricordato sulla lapide a in memoria dei caduti dei quartieri Trionfale e Prati situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Il [[19 Ottobre]] [[1919]] la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti, Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso. |
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Versione delle 19:50, 22 set 2007
Pioniere. Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel 1888 a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, società, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega, adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al 2 Ottobre 1905 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d'Armi. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, sappiamo che incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione di alcune partite del calcio pioneristico romano. Quando partì per la Prima Guerra Mondiale Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde in combattimento, come è ricordato sulla lapide a in memoria dei caduti dei quartieri Trionfale e Prati situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Il 19 Ottobre 1919 la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti, Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso.
La lapide in via Andrea Doria che ricorda Alberto Canalini.

