Garlaschelli Renzo: differenze tra le versioni
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Ala. Nato a Vidigulfo (Pv) il [[29 Marzo]] [[1950]]. La sua carriera di calciatore inizia nel [[1968]] con la chiamata al [[Sant'Angelo Lodigiano]], in [[serie D]] ; l'anno successivo è al [[Como]] , militante in [[serie B]]. |
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La vera svolta arriva nell'estate del [[1972]] quando si trasferisce a Roma, sulla sponda biancoceleste, dove rimarrà per un decennio rivelandosi fin da subito un attaccante di grande costanza, facendo da spalla prima a [[Chinaglia Giorgio | Chinaglia]] e poi a [[Giordano Bruno | Giordano]]. |
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Nella gloriosa stagione [[1973/74]] realizza 10 reti, assist e il cross che provoca il rigore dello scudetto contro il [[Foggia]]. Proprio in quella partita, a 15 minuti dalla fine, subisce l'unica espulsione della sua carriera per un fallo di reazione; salterà, per la prima volta in quella stagione vissuta da protagonista, la passerella finale a [[Bologna]] con una Lazio già scudettata. |
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[[Categoria:Biografie|Garlaschelli, Renzo]] |
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Versione delle 21:35, 30 set 2007
Biografia
Dagli inizi al Como
Ala. Nato a Vidigulfo (Pv) il 29 Marzo 1950. La sua carriera di calciatore inizia nel 1968 con la chiamata al Sant'Angelo Lodigiano, in serie D ; l'anno successivo è al Como , militante in serie B.
L'arrivo a sorpresa alla Lazio
La vera svolta arriva nell'estate del 1972 quando si trasferisce a Roma, sulla sponda biancoceleste, dove rimarrà per un decennio rivelandosi fin da subito un attaccante di grande costanza, facendo da spalla prima a Chinaglia e poi a Giordano.
Un'ala perfetta
Uno scudetto da protagonista
Nella gloriosa stagione 1973/74 realizza 10 reti, assist e il cross che provoca il rigore dello scudetto contro il Foggia. Proprio in quella partita, a 15 minuti dalla fine, subisce l'unica espulsione della sua carriera per un fallo di reazione; salterà, per la prima volta in quella stagione vissuta da protagonista, la passerella finale a Bologna con una Lazio già scudettata.
Una Bandiera per i tifosi
Anni difficili
Nel 1980 con la vicenda calcioscommesse Garlaschelli, che insieme a D'Amico sarà l'unica bandiera a non rimanere coinvolta nello scandalo, pur ricevendo offerte e avendo la possibilità di restare in serie A, preferisce non abbandonare la Lazio retrocessa in serie cadetta.
L'Addio alla Lazio e gli ultimi anni da calciatori
Tuttavia nella stagione 1981/82 finisce fuori rosa e al minimo di stipendio; l'esclusione dalle scelte tecniche e una lunga sciatalgia segnano la fine della sua esperienza in biancoceleste. Nell'estate del 1982 torna verso i luoghi d'origine terminando la sua carriera al Pavia in C2. Renzo Garlaschelli ha vestito la maglia della Lazio per dieci anni, collezionando 276 presenze e realizzando 63 reti tra Campionato e Coppe.



