Torchio Alfredo: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{S}}

[[Immagine:Torchio.jpg|thumb|left|80px]]
[[Immagine:Torchio.jpg|thumb|left|80px]]


Nato a Roma il [[12 dicembre]] [[1887]], da Luigi e Augusta Rossetti. Cognato del fondatore [[Lefevre Giulio|Giulio Lefevre]]. Statura: m. 1,66; capelli castani lisci; occhi castani. Gioielliere.
Nuotatore e storico massaggiatore della Lazio degli anni 20 e per parte dei 30. Amico, confidente e massaggiatore di tutti i calciatori biancocelesti di quegli anni.
Storico massaggiatore della Lazio degli anni '20 e per parte dei '30. Amico, confidente e massaggiatore di tutti i calciatori biancocelesti di quegli anni. Calciatore della Lazio nel [[1905]].
Oltre che nuotatore di fondo, partecipò a numerosi Cimenti invernali sul Tevere, fu calciatore della Lazio nel [[1905]]. Poichè i biancocelesti non avevano avversari, considerato il rifiuto posto dalla [[Virtus]] ad incontrarli dopo la batosta subita nel [[Venerdi 15 Maggio 1904 - Roma, Campo "Piazza d'Armi" - Lazio-Virtus 3-0|1904]], si erano suddivisi in due formazioni, chiamate "partiti", contraddistinte dai colori bianco e celeste. Torchio faceva parte del partito celeste. Nel [[1914]] figurava anche nei quadri dirigenziali con il ruolo di segretario della sezione Nuoto.
Soldato volontario di 1^ cat. nel 23° Reggimento Cavalleggeri Umberto I nel [[1906]], matricola n. 37869. Congedato nel [[1909]]. Richiamato alle armi il [[22 aprile]] [[1915]] per mobilitazione nel 13° Reggimento artiglieria. Denunciato al Tribunale Militare di Roma per insubordinazione e messo nella prigione del Corpo. Condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione militare. Sospeso il procedimento penale fino al cessare dello stato di guerra. Dichiarata estinta l'azione penale per amnistia il [[2 settembre]] [[1919]]. Inviato in congedo assoluto il [[21 dicembre]] [[1926]]. Autorizzato a fregiarsi del distintivo della 18^ Divisione di fanteria in data [[18 agosto]] [[1916]].

Poichè i biancocelesti non avevano avversari, considerato il rifiuto posto dalla Virtus ad incontrarli dopo [[Venerdì 15 maggio 1904 - Roma, Piazza d'Armi - Lazio-Virtus 3-0|la batosta subita]] nel [[1904]], si erano suddivisi in due formazioni, chiamate "partiti", contraddistinte dai colori bianco e celeste. [[Torchio Alfredo|Torchio]] faceva parte del partito celeste. Nel [[1914]] figurava anche nei quadri dirigenziali con il ruolo di segretario della sezione Nuoto, dopo esserne stato anche uno dei migliori atleti nei primissimi anni del novecento.


[[Categoria:Biografie|Torchio Alfredo]]
[[Categoria:Biografie|Torchio Alfredo]]

Versione delle 00:32, 28 dic 2010

Nato a Roma il 12 dicembre 1887, da Luigi e Augusta Rossetti. Cognato del fondatore Giulio Lefevre. Statura: m. 1,66; capelli castani lisci; occhi castani. Gioielliere. Storico massaggiatore della Lazio degli anni '20 e per parte dei '30. Amico, confidente e massaggiatore di tutti i calciatori biancocelesti di quegli anni. Calciatore della Lazio nel 1905. Soldato volontario di 1^ cat. nel 23° Reggimento Cavalleggeri Umberto I nel 1906, matricola n. 37869. Congedato nel 1909. Richiamato alle armi il 22 aprile 1915 per mobilitazione nel 13° Reggimento artiglieria. Denunciato al Tribunale Militare di Roma per insubordinazione e messo nella prigione del Corpo. Condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione militare. Sospeso il procedimento penale fino al cessare dello stato di guerra. Dichiarata estinta l'azione penale per amnistia il 2 settembre 1919. Inviato in congedo assoluto il 21 dicembre 1926. Autorizzato a fregiarsi del distintivo della 18^ Divisione di fanteria in data 18 agosto 1916.

Poichè i biancocelesti non avevano avversari, considerato il rifiuto posto dalla Virtus ad incontrarli dopo la batosta subita nel 1904, si erano suddivisi in due formazioni, chiamate "partiti", contraddistinte dai colori bianco e celeste. Torchio faceva parte del partito celeste. Nel 1914 figurava anche nei quadri dirigenziali con il ruolo di segretario della sezione Nuoto, dopo esserne stato anche uno dei migliori atleti nei primissimi anni del novecento.