Simoni Luigi: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 13: | Riga 13: | ||
Nel [[1990/91]] è alla guida della Carrarese in serie C1. Viene confermato nonostante la retrocessione in C2. La sua carriera sembra ormai giunta al tramonto. |
Nel [[1990/91]] è alla guida della Carrarese in serie C1. Viene confermato nonostante la retrocessione in C2. La sua carriera sembra ormai giunta al tramonto. |
||
Ma la chiamata della Cremonese nei cadetti e la relativa promozione in [[Serie A]] (premio Guerin d'Oro per la stagione 1992/93) lo riporta in auge. Allena i grigiorossi tre anni nella massima serie, poi la chiamata del [[Napoli]], con il quale sfiora la [[Coppa Italia]] persa in finale contro il [[Vicenza]]. |
Ma la chiamata della Cremonese nei cadetti e la relativa promozione in [[Serie A]] (premio ''Guerin d'Oro'' per la stagione 1992/93) lo riporta in auge. Allena i grigiorossi tre anni nella massima serie, poi la chiamata del [[Napoli]], con il quale sfiora la [[Coppa Italia]] persa in finale contro il [[Vicenza]]. |
||
Arriva poi l'occasione più importante della sua carriera: l'[[Internazionale FC|Inter]]. |
Arriva poi l'occasione più importante della sua carriera: l'[[Internazionale FC|Inter]]. |
||
Versione delle 01:28, 11 ago 2011


Allenatore. Nato a Crevalcore (BO) il 22 gennaio 1939.
Dopo un'ottima carriera da calciatore con Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa, inizia la carriera da allenatore, proprio con i grifoni nel 1974/75.
La stagione successiva centra la promozione in Serie A e viene confermato per le due stagioni succesive nella massima serie. Dopo un biennio alla guida del Brescia, torna al Genoa in Serie B (stagione 1980/81) dove conquista subito la promozione a spese proprio della Lazio. Rimane altre tre stagioni sotto la Lanterna, ma l'ultima stagione retrocede in Serie B a causa della differenza reti peggiore rispetto alla Lazio.
Nel 1984/85 è alla guida del Pisa, la stagione successiva il Presidente Chinaglia decide di affidargli la squadra, appena retrocessa, per risalire in Serie A. Il campionato però si rivela più difficile del previsto e la squadra non va oltre il centro classifica. Torna quindi a Genova per una stagione, poi allena Empoli e Cosenza sempre in Serie B.
Nel 1990/91 è alla guida della Carrarese in serie C1. Viene confermato nonostante la retrocessione in C2. La sua carriera sembra ormai giunta al tramonto. Ma la chiamata della Cremonese nei cadetti e la relativa promozione in Serie A (premio Guerin d'Oro per la stagione 1992/93) lo riporta in auge. Allena i grigiorossi tre anni nella massima serie, poi la chiamata del Napoli, con il quale sfiora la Coppa Italia persa in finale contro il Vicenza.
Arriva poi l'occasione più importante della sua carriera: l'Inter. Con i nerazzurri vince la Coppa UEFA in finale a Parigi contro la Lazio ed arriva secondo in campionato. Un secondo posto ricco di polemiche a causa della partita contro la Juventus in cui perde le staffe prendendosela con l'arbitro che non aveva concesso un rigore ai milanesi.
L'anno successivo viene confermato ma durante il campionato viene esonerato. Ricomincia prima con il Piacenza e poi con il Torino. Tenta poi l'avventura nel 2001/02 con il CSKA Sofia, poi torna in Italia con l'Ancona. Viene successivamente richiamato dal Napoli in Serie B per tentare la promozione (2003/04) e l'anno successivo allena il Siena in Serie A. Nel febbraio del 2009 diventa direttore tecnico del Gubbio.
Ha al suo attivo 8 promozioni: dalla B alla A con Genoa (1975-76 e 1980-81), Brescia 1979-80, Pisa (1984-85 e 1986-87), Cremonese 1992-93, Ancona 2002-03; e dalla C2 alla C1 con la Carrarese 1991-92.
Rassegna stampa:
-
Lazialità di dicembre 1994
-
Lazialità di dicembre 1994