Storia del Campionato di Serie A 1966/67: differenze tra le versioni
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La Lazio fece 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte e fu preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto. |
La Lazio fece 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte e fu preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto. |
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Il percorso dei biancocelesti del tecnico [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e del presidente [[Lenzini Umberto|Lenzini]] fu deludente sin dall'inizio. Persero |
Il percorso dei biancocelesti del tecnico [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e del presidente [[Lenzini Umberto|Lenzini]] fu deludente sin dall'inizio. Persero infatti a Firenze per 5-1 e pareggiarono con il Torino in casa. Illusoria fu la vittoria in trasferta a Lecco, perchè già la domenica successiva l'Atalanta inflisse una dura lezione ai capitolini, 1-3. Rientra nelle curiosità il pareggio conquistato a San Siro con il Milan: l'arbitro Angonese fischiò erroneamente il termine della partita con tre minuti di anticipo, con il Milan in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori erano negli spogliatoi, le proteste di [[Mannocci Umberto|Mannocci]] convinsero il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco [[Carosi Paolo|Carosi]], con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passò il pallone a [[Bagatti Romano|Bagatti]] che segnò il goal del pareggio. Nel turno successivo la Roma vinse il derby per 0-1 e la seguente sconfitta a Napoli con un goal di Altafini determinò l'esonero di [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e l'ingaggio del tecnico [[Neri Maino|Neri]]. Dopo alcuni pareggi , ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio conseguì il più bel successo della stagione battendo l'Inter per 1-0. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizzò 4 punti, uno dei quali a Roma con la Juventus che si sentì giustamente defraudata, in quanto un goal segnato dal centravanti De Paoli fu annullato dall'arbitro che vide la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. |
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L'inizio del girone di ritorno fu abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma fu ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrarono tre buoni pareggi con Milan, Roma e Napoli. La |
L'inizio del girone di ritorno fu abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma fu ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrarono tre buoni pareggi con Milan, Roma e Napoli. La S.P.A.L. battè nettamente la Lazio, 4-1, e la domenica dopo i biancocelesti non riuscirono a battere il modesto Venezia, 1-1. A Milano contro l'Inter la Lazio conquistò un bel pareggio e vinse poi con il Mantova per 1-0. La sconfitta interna con il Brescia, 0-2, fu decisiva in quanto le "rondinelle" si salvarono con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo un'altra sconfitta a Bologna, alla penultima giornata la Lazio ebbe la meglio sul Foggia. Si giunse così all'ultima giornata con la S.P.A.L. , il L.R. Vicenza e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'Inter è virtualmente campione d'Italia e la S.P.A.L. è in B. Al termine del secondo tempo, con la Lazio che cedette, 2-1, alla scatenata Juventus che vinse così lo scudetto grazie anche alla sconfitta dell'Inter a Mantova e per la vittoria della S.P.A.L. con il Venezia, 3-2 ed il fin troppo tranquillo e chiaccherato pareggio, 0-0, tra Lanerossi e Bologna, furono proprio i biancocelesti a retrocedere in serie B. |
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La Lazio deluse profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risultò il reparto avanzato meno prolifico della serie A. I goal subiti furono 35. |
La Lazio deluse profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risultò il reparto avanzato meno prolifico della serie A. I goal subiti furono 35. |
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Versione delle 20:36, 6 set 2011



Nella stagione 1966/67 le retrocessioni furono quattro perchè la Lega volle ridurre a sedici squadre il campionato 1968/69. Ciò fu fatale alla Lazio che, giungendo quart'ultima, precipitò in serie B per la seconda volta nella sua storia. Il campionato fu vinto dalla Juventus che, battendo proprio i biancocelesti nell'ultima giornata, concluse a 49 punti relegando l'Inter al secondo posto con 48 punti. Il terzo posto fu appannaggio del Bologna che totalizzò 45 punti. A fare compagnia alla Lazio furono il Foggia, il Venezia ed il Lecco. La Lazio fece 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte e fu preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto.
Il percorso dei biancocelesti del tecnico Mannocci e del presidente Lenzini fu deludente sin dall'inizio. Persero infatti a Firenze per 5-1 e pareggiarono con il Torino in casa. Illusoria fu la vittoria in trasferta a Lecco, perchè già la domenica successiva l'Atalanta inflisse una dura lezione ai capitolini, 1-3. Rientra nelle curiosità il pareggio conquistato a San Siro con il Milan: l'arbitro Angonese fischiò erroneamente il termine della partita con tre minuti di anticipo, con il Milan in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori erano negli spogliatoi, le proteste di Mannocci convinsero il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco Carosi, con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passò il pallone a Bagatti che segnò il goal del pareggio. Nel turno successivo la Roma vinse il derby per 0-1 e la seguente sconfitta a Napoli con un goal di Altafini determinò l'esonero di Mannocci e l'ingaggio del tecnico Neri. Dopo alcuni pareggi , ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio conseguì il più bel successo della stagione battendo l'Inter per 1-0. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizzò 4 punti, uno dei quali a Roma con la Juventus che si sentì giustamente defraudata, in quanto un goal segnato dal centravanti De Paoli fu annullato dall'arbitro che vide la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete.
L'inizio del girone di ritorno fu abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma fu ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrarono tre buoni pareggi con Milan, Roma e Napoli. La S.P.A.L. battè nettamente la Lazio, 4-1, e la domenica dopo i biancocelesti non riuscirono a battere il modesto Venezia, 1-1. A Milano contro l'Inter la Lazio conquistò un bel pareggio e vinse poi con il Mantova per 1-0. La sconfitta interna con il Brescia, 0-2, fu decisiva in quanto le "rondinelle" si salvarono con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo un'altra sconfitta a Bologna, alla penultima giornata la Lazio ebbe la meglio sul Foggia. Si giunse così all'ultima giornata con la S.P.A.L. , il L.R. Vicenza e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'Inter è virtualmente campione d'Italia e la S.P.A.L. è in B. Al termine del secondo tempo, con la Lazio che cedette, 2-1, alla scatenata Juventus che vinse così lo scudetto grazie anche alla sconfitta dell'Inter a Mantova e per la vittoria della S.P.A.L. con il Venezia, 3-2 ed il fin troppo tranquillo e chiaccherato pareggio, 0-0, tra Lanerossi e Bologna, furono proprio i biancocelesti a retrocedere in serie B.
La Lazio deluse profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risultò il reparto avanzato meno prolifico della serie A. I goal subiti furono 35. I migliori realizzatori furono Bagatti e Morrone con sole 4 reti e D'Amato con 3. I giocatori con più presenze furono Carosi e Morrone con 33 gare, D'Amato con 32 e Cei con 31.