Lenzini Aldo: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
{{S}} |
{{S}} |
||
Costruttore, diventa consigliere il [[18 dicembre]] [[1972]]. |
|||
[[Immagine:aldolenzini1.jpg|thumb|left|200px|Aldo Lenzini]] |
|||
Presidente dal [[10 settembre]] [[1980]], quando prende il posto del dimissionario fratello [[Lenzini Umberto|Umberto]] travolto, inconsapevolmente, dallo scandalo delle scommesse che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in [[serie B]] per responsabilità oggettiva. [[Rutolo Loreto|Rutolo]] è il vice e l'altro fratello [[Lenzini Angelo|Angelo]] è tra i consiglieri. In campionato la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella serie cadetta. Il [[1981]] è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del [[23 luglio]] [[1981]] che elegge [[Casoni Gian Chiarion|Gian Casoni]] come presidente. Il [[9 ottobre]] dello stesso anno i fratelli Aldo e Angelo Lenzini cedono il pacchetto azionario in loro possesso (53%) ad una finanziaria conposta prevalentemente dallo stesso Gian Casoni, [[Galli Filippo|Filippo Galli]] e [[Apuzzo Mario|Apuzzo]]. Da quel momento può dirsi conclusa la vicenda che aveva legato la famiglia Lenzini e la Lazio. Aldo Lenzini è scomparso il [[15 gennaio]] [[2004]]. |
Presidente dal [[10 settembre]] [[1980]], quando prende il posto del dimissionario fratello [[Lenzini Umberto|Umberto]] travolto, inconsapevolmente, dallo scandalo delle scommesse che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in [[serie B]] per responsabilità oggettiva. [[Rutolo Loreto|Rutolo]] è il vice e l'altro fratello [[Lenzini Angelo|Angelo]] è tra i consiglieri. In campionato la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella serie cadetta. Il [[1981]] è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del [[23 luglio]] [[1981]] che elegge [[Casoni Gian Chiarion|Gian Casoni]] come presidente. Il [[9 ottobre]] dello stesso anno i fratelli Aldo e Angelo Lenzini cedono il pacchetto azionario in loro possesso (53%) ad una finanziaria conposta prevalentemente dallo stesso Gian Casoni, [[Galli Filippo|Filippo Galli]] e [[Apuzzo Mario|Apuzzo]]. Da quel momento può dirsi conclusa la vicenda che aveva legato la famiglia Lenzini e la Lazio. Aldo Lenzini è scomparso il [[15 gennaio]] [[2004]]. |
||
Versione delle 21:58, 21 ott 2011
Costruttore, diventa consigliere il 18 dicembre 1972. Presidente dal 10 settembre 1980, quando prende il posto del dimissionario fratello Umberto travolto, inconsapevolmente, dallo scandalo delle scommesse che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in serie B per responsabilità oggettiva. Rutolo è il vice e l'altro fratello Angelo è tra i consiglieri. In campionato la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella serie cadetta. Il 1981 è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del 23 luglio 1981 che elegge Gian Casoni come presidente. Il 9 ottobre dello stesso anno i fratelli Aldo e Angelo Lenzini cedono il pacchetto azionario in loro possesso (53%) ad una finanziaria conposta prevalentemente dallo stesso Gian Casoni, Filippo Galli e Apuzzo. Da quel momento può dirsi conclusa la vicenda che aveva legato la famiglia Lenzini e la Lazio. Aldo Lenzini è scomparso il 15 gennaio 2004.