Selezione di opere di Ezio Sclavi: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 147: | Riga 147: | ||
| align=center | [[Immagine:Ezio Sclavi - Senza titolo.jpg|center|380px|border]] {{-}} <b> Senza titolo – s.d. </b> |
| align=center | [[Immagine:Ezio Sclavi - Senza titolo.jpg|center|380px|border]] {{-}} <b> Senza titolo – s.d. </b> |
||
| Sindone disfatta piange i propri occhi di lago. Tragica acherotipa come di rughe dolorose coperte da velo di antiche speranze mai divenute |
| Sindone disfatta piange i propri occhi di lago. Tragica acherotipa come di rughe dolorose coperte da velo di antiche speranze mai divenute |
||
concrete. <br> <br> Sindone pietosa che nel suo orrore non spaventa ma consola per quieta morte attesa da sempre. {{-}} {{-}} {{-}} [[Immagine:Ezio Sclavi - G. Sanmartino - Cristo velato.jpg|250px|center|border]] {{-}} <p style="text-align:center; font-weight:bold;"> G. Sanmartino – Cristo velato: 1753 </p> |
concrete. <br> <br> Sindone pietosa che nel suo orrore non spaventa ma consola per quieta morte attesa da sempre. {{-}} {{-}} {{-}} [[Immagine:Ezio Sclavi - G. Sanmartino - Cristo velato.jpg|250px|center|border]] {{-}} <p style="text-align:center; font-weight:bold;"> G. Sanmartino – Cristo velato: 1753 </p> |
||
|- valign=middle |
|||
| align=center | [[Immagine:Ezio Sclavi - Il dono.jpg|center|380px|border]] {{-}} <b> Il dono (Personaggi) - [[1963]] </b> |
|||
| Negazione della forma che diviene, però, sempre più ingombrante. Sagome che si fondono e si compenetrano in suggestiva contiguità. <br> Solidarietà tra personaggi primitivi (o troppo evoluti?) che si scambiano residuo ossigeno in un'atmosfera malata. |
|||
|- valign=middle |
|||
| align=center | [[Immagine:Ezio Sclavi - Groviglio-Corteccia.jpg|center|400px|border]] {{-}} <b> Groviglio-Corteccia - [[1960]] </b> |
|||
| Scaglie materiche di lame taglienti, cellule ampliate da prodigiosa lente che scruta strutture misteriose che hanno trovato equilibrio e compattezza salvifici sull'orlo del baratro della dissoluzione. |
|||
|- valign=middle |
|||
| align=center | [[Immagine:Ezio Sclavi - Figure rosse.jpg|center|400px|border]] {{-}} <b> Figure rosse – s.d. </b> |
|||
| Lava di sangue vivo che scivola sulla scabra pietra di un sepolcro. <br> <br> Piccole figure senza resurrezione che annegano in screziato carminio. <br> <br> Occhi fissi sul dolore di un'umanità scossa da un caldo tepore rappreso sull'anima del mondo. |
|||
|} |
|} |
||
Versione delle 20:45, 11 set 2012
► Parte prima - Le vicende sportive di Ezio Sclavi ► Parte seconda - L'artista Ezio Sclavi
Selezione di opere di Ezio Sclavi
Giocatore - 1951 Il ricordo di anni lontani...di fango e di dura terra spaccata dal sole..una sfera di cuoio arpionata tra traiettorie
Giovane africano – Tra il 1942 ed il 1945 L'Africa e la sua gente. Sguardo fiero di aquila mai vinta. Bellezza regale su pelle d'oro. Spalle inclinate su schiena mai curva.
Il porto di Oneglia - 1950 Un cielo troppo piano per essere reale. Un'idea di cielo custodita nella memoria.
Porta San Martino – 1932 Scorcio aberrato di caseggiato dai tanti occhi chiusi sulla vita.
La tenda - 1932 Dimore degli uomini ancorate su un cielo capovolto. Lievi, trasparenti, diafane.
...Continua...
► Parte prima - Le vicende sportive di Ezio Sclavi |






























