Storia del Campionato di Serie B 1982/83: differenze tra le versioni
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La vittoria dell'Italia ai campionati del mondo di Spagna consente alla Federazione di amnistiare quei giocatori che a causa del cosiddetto "calcio scommesse" erano stati duramente puniti dalla giustizia sportiva. La Lazio ne beneficia con il reintegro di [[Giordano Bruno|Bruno Giordano]], [[Manfredonia Lionello|Lionello Manfredonia]] e [[Cacciatori Massimo|Massimo Cacciatori]]. Inoltre il Presidente [[Casoni Chiarion Gian|Gian Chiarion Casoni]] e il D.S. [[Sbardella Antonio|Antonio Sbardella]], dopo aver confermato l'allenatore [[Clagluna Roberto|Clagluna]] alla guida della squadra, mettono in atto un'autentica rivoluzione nell'ambito della campagna acquisti e cessioni. Vengono acquistati: [[Miele Renato|Miele]], [[Orsi Fernando|Orsi]], [[Saltarelli Marco|Saltarelli]], [[Ambu Claudio|Ambu]], [[Podavini Gabriele|Podavini]], [[Tavola Roberto|Tavola]], [[Perrone Carlo|Perrone]], [[Vella Enrico|Vella]]. Inoltre [[Montesi Maurizio|Montesi]] può tornare in organico dopo essersi ristabilito da un gravissimo incidente. I giocatori ceduti sono: il vecchio campione d'Italia [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]], [[Sanguin Dario|Sanguin]], [[Mastropasqua Giorgio|Mastropasqua]], [[Marigo Dario|Marigo]], [[Viola Fernando|Viola]], [[Bigon Alberto|Bigon]], [[Speggiorin (I) Walter|Speggiorin (I)]], [[Pighin Dario|Pighin]], [[Vagheggi Claudio|Vagheggi]], [[Chiarenza Vincenzo|Chiarenza]]. |
La vittoria dell'Italia ai campionati del mondo di Spagna consente alla Federazione di amnistiare quei giocatori che a causa del cosiddetto "calcio scommesse" erano stati duramente puniti dalla giustizia sportiva. La Lazio ne beneficia con il reintegro di [[Giordano Bruno|Bruno Giordano]], [[Manfredonia Lionello|Lionello Manfredonia]] e [[Cacciatori Massimo|Massimo Cacciatori]]. Inoltre il Presidente [[Casoni Chiarion Gian|Gian Chiarion Casoni]] e il D.S. [[Sbardella Antonio|Antonio Sbardella]], dopo aver confermato l'allenatore [[Clagluna Roberto|Clagluna]] alla guida della squadra, mettono in atto un'autentica rivoluzione nell'ambito della campagna acquisti e cessioni. Vengono acquistati: [[Miele Renato|Miele]], [[Orsi Fernando|Orsi]], [[Saltarelli Marco|Saltarelli]], [[Ambu Claudio|Ambu]], [[Podavini Gabriele|Podavini]], [[Tavola Roberto|Tavola]], [[Perrone Carlo|Perrone]], [[Vella Enrico|Vella]]. Inoltre [[Montesi Maurizio|Montesi]] può tornare in organico dopo essersi ristabilito da un gravissimo incidente. I giocatori ceduti sono: il vecchio campione d'Italia [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]], [[Sanguin Dario|Sanguin]], [[Mastropasqua Giorgio|Mastropasqua]], [[Marigo Dario|Marigo]], [[Viola Fernando|Viola]], [[Bigon Alberto|Bigon]], [[Speggiorin (I) Walter|Speggiorin (I)]], [[Pighin Dario|Pighin]], [[Vagheggi Claudio|Vagheggi]], [[Chiarenza Vincenzo|Chiarenza]]. |
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La squadra, completamente cambiata e pertanto con seri problemi di amalgama, viene subito eliminata dalla Coppa Italia a causa della sconfitta esterna di Avellino, quella interna con il Napoli, un pareggio con l'Atalanta. A nulla servono le vittorie con Perugia e Salernitana. [[Giordano Bruno|Giordano]] sembra aver perduto l'antico smalto, [[Moscatelli Maurizio|Moscatelli]] stenta a riprendersi dall'infortunio patito l'anno precedente e persino la coppia difensiva [[Perrone Carlo]]-[[Manfredonia Lionello|Manfredonia]] mostra carenze nella marcatura. |
La squadra, completamente cambiata e pertanto con seri problemi di amalgama, viene subito eliminata dalla Coppa Italia a causa della sconfitta esterna di Avellino, quella interna con il Napoli, un pareggio con l'Atalanta. A nulla servono le vittorie con Perugia e Salernitana. [[Giordano Bruno|Giordano]] sembra aver perduto l'antico smalto, [[Moscatelli Maurizio|Moscatelli]] stenta a riprendersi dall'infortunio patito l'anno precedente e persino la coppia difensiva [[Perrone Carlo]]-[[Manfredonia Lionello|Manfredonia]] mostra carenze nella marcatura. |
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Il campionato si apre con un desolante pareggio interno con il Campobasso. Poi altri due pareggi con Como e Monza accendono le proteste dei tifosi biancocelesti che arrivano a chiedere l'allontanamento di [[Clagluna Roberto|Roberto Clagluna]]. Quest'ultimo corre ai ripari immettendo in porta [[Orsi Fernando|Orsi]], facendo esordire [[Miele Renato|Miele]] e sostituendo [[Chiarenza Vincenzo|Chiarenza]] con il giovane [[Saltarelli Marco|Saltarelli]]. I cambi si dimostrano produttivi. La Lazio passa a San Benedetto e replica in casa con la Cremonese. Ma è un fuoco di paglia perchè arriva la sconfitta di Bologna a riaccendere gli animi dei tifosi e della critica. [[Clagluna Roberto|Clagluna]] cerca la quadratura della squadra spostando [[Manfredonia Lionello|Manfredonia]]. Gli effetti della decisione sono eccezionali perchè i biancocelesti vincono sette partite di fila contro Perugia, Palermo, Lecce e Varese in casa e Bari, Foggia, Pistoiese in trasferta. La serie si interrompe a Reggio Emilia dove la partita finisce 0-0. Seguono il pareggio interno con il Milan, retrocesso ancora in serie B, quello esterno con l'Atalanta, il 2-0 casalingo con l'Arezzo e i due pareggi con Catania e Cavese con cui si chiude il girone d'andata. La Lazio è prima in classifica e precede il Milan di un punto e, soprattutto, ha ritrovato il suo bomber [[Giordano Bruno|Bruno Giordano]] autore di 10 reti e ha visto il ritorno in campo a Catania del bravo e sfortunato [[Montesi Maurizio|Montesi]]. Il ritorno comincia male con la sconfitta di Campobasso, il pareggio con il Como, la sconfitta di Monza e il pareggio interno con la Sambenedettese. La serie negativa si interrompe a Cremona grazie a un gol del solito [[Giordano Bruno|Giordano]]. Altri due pareggi, con Bologna e Perugia, precedono la vittoria casalinga contro il Bari siglata dal giovane [[Surro Leonardo|Surro]]. A questo punto, inaspettatamente, la Lazio entra in una crisi psicologica e tecnica drammatica che determina una serie di sconfitte e pareggi che sembrano rendere illusorio il ritorno della Lazio nella massima serie. Tre pareggi per 0-0 con Palermo, Lecce e Foggia, la sconfitta casalinga con la Pistoiese e quella di Varese riaccendono la contestazione alla dirigenza e alla conduzione tecnica. L'[[8 maggio]] [[1983]] la Lazio pareggia 3-3 a Reggio Emilia e la sera stessa [[Casoni Chiarion Gian|Casoni Chiarion]] decide di sostituire [[Clagluna Roberto|Clagluna]] con il "gaucho" [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]]. Quella domenica diventa ancora più drammatica per la Lazio in quanto la vittoria della Roma a Genova sancisce la conquista dello scudetto dei giallorossi. La Lazio, con la nuova guida tecnica, è attesa dal Milan. Impietoso il risultato; 5-1 per i rossoneri. Quando tutto sembra perduto una notizia comincia a circolare per Roma. Sembra che il vecchio condottiero [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]], ormai da anni residente negli Stati Uniti, intenda acquistare la Lazio. La notizia desta entusiasmo tra i tifosi, ma anche la squadra sembra recepire riscontri positivi. La domenica successiva la Lazio sconfigge l'Atalanta per poi pareggiare ad Arezzo. Mancano due partite alla fine del torneo. In una difficilissima e combattuta partita disputata in un Olimpico stracolmo la Lazio batte per 2-1 il Catania. Serve non perdere a Cava dei Tirreni |
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Il campionato si apre con un desolante pareggio interno con il Campobasso. Poi altri due pareggi con Como e Monza accendono le proteste dei tifosi biancocelesti che arrivano a chiedere l'allontanamento di [[Clagluna Roberto|Roberto Clagluna]] |
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nell'ultima giornata. La Lazio pareggia per 2-2 e la serie A è finalmente raggiunta. |
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Versione delle 16:46, 2 lug 2013
La vittoria dell'Italia ai campionati del mondo di Spagna consente alla Federazione di amnistiare quei giocatori che a causa del cosiddetto "calcio scommesse" erano stati duramente puniti dalla giustizia sportiva. La Lazio ne beneficia con il reintegro di Bruno Giordano, Lionello Manfredonia e Massimo Cacciatori. Inoltre il Presidente Gian Chiarion Casoni e il D.S. Antonio Sbardella, dopo aver confermato l'allenatore Clagluna alla guida della squadra, mettono in atto un'autentica rivoluzione nell'ambito della campagna acquisti e cessioni. Vengono acquistati: Miele, Orsi, Saltarelli, Ambu, Podavini, Tavola, Perrone, Vella. Inoltre Montesi può tornare in organico dopo essersi ristabilito da un gravissimo incidente. I giocatori ceduti sono: il vecchio campione d'Italia Garlaschelli, Sanguin, Mastropasqua, Marigo, Viola, Bigon, Speggiorin (I), Pighin, Vagheggi, Chiarenza. La squadra, completamente cambiata e pertanto con seri problemi di amalgama, viene subito eliminata dalla Coppa Italia a causa della sconfitta esterna di Avellino, quella interna con il Napoli, un pareggio con l'Atalanta. A nulla servono le vittorie con Perugia e Salernitana. Giordano sembra aver perduto l'antico smalto, Moscatelli stenta a riprendersi dall'infortunio patito l'anno precedente e persino la coppia difensiva Perrone Carlo-Manfredonia mostra carenze nella marcatura. Il campionato si apre con un desolante pareggio interno con il Campobasso. Poi altri due pareggi con Como e Monza accendono le proteste dei tifosi biancocelesti che arrivano a chiedere l'allontanamento di Roberto Clagluna. Quest'ultimo corre ai ripari immettendo in porta Orsi, facendo esordire Miele e sostituendo Chiarenza con il giovane Saltarelli. I cambi si dimostrano produttivi. La Lazio passa a San Benedetto e replica in casa con la Cremonese. Ma è un fuoco di paglia perchè arriva la sconfitta di Bologna a riaccendere gli animi dei tifosi e della critica. Clagluna cerca la quadratura della squadra spostando Manfredonia. Gli effetti della decisione sono eccezionali perchè i biancocelesti vincono sette partite di fila contro Perugia, Palermo, Lecce e Varese in casa e Bari, Foggia, Pistoiese in trasferta. La serie si interrompe a Reggio Emilia dove la partita finisce 0-0. Seguono il pareggio interno con il Milan, retrocesso ancora in serie B, quello esterno con l'Atalanta, il 2-0 casalingo con l'Arezzo e i due pareggi con Catania e Cavese con cui si chiude il girone d'andata. La Lazio è prima in classifica e precede il Milan di un punto e, soprattutto, ha ritrovato il suo bomber Bruno Giordano autore di 10 reti e ha visto il ritorno in campo a Catania del bravo e sfortunato Montesi. Il ritorno comincia male con la sconfitta di Campobasso, il pareggio con il Como, la sconfitta di Monza e il pareggio interno con la Sambenedettese. La serie negativa si interrompe a Cremona grazie a un gol del solito Giordano. Altri due pareggi, con Bologna e Perugia, precedono la vittoria casalinga contro il Bari siglata dal giovane Surro. A questo punto, inaspettatamente, la Lazio entra in una crisi psicologica e tecnica drammatica che determina una serie di sconfitte e pareggi che sembrano rendere illusorio il ritorno della Lazio nella massima serie. Tre pareggi per 0-0 con Palermo, Lecce e Foggia, la sconfitta casalinga con la Pistoiese e quella di Varese riaccendono la contestazione alla dirigenza e alla conduzione tecnica. L'8 maggio 1983 la Lazio pareggia 3-3 a Reggio Emilia e la sera stessa Casoni Chiarion decide di sostituire Clagluna con il "gaucho" Giancarlo Morrone. Quella domenica diventa ancora più drammatica per la Lazio in quanto la vittoria della Roma a Genova sancisce la conquista dello scudetto dei giallorossi. La Lazio, con la nuova guida tecnica, è attesa dal Milan. Impietoso il risultato; 5-1 per i rossoneri. Quando tutto sembra perduto una notizia comincia a circolare per Roma. Sembra che il vecchio condottiero Giorgio Chinaglia, ormai da anni residente negli Stati Uniti, intenda acquistare la Lazio. La notizia desta entusiasmo tra i tifosi, ma anche la squadra sembra recepire riscontri positivi. La domenica successiva la Lazio sconfigge l'Atalanta per poi pareggiare ad Arezzo. Mancano due partite alla fine del torneo. In una difficilissima e combattuta partita disputata in un Olimpico stracolmo la Lazio batte per 2-1 il Catania. Serve non perdere a Cava dei Tirreni nell'ultima giornata. La Lazio pareggia per 2-2 e la serie A è finalmente raggiunta.