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[[Image:Rocchi Tommaso.jpg|thumb|left|150px|Tommaso Rocchi]]
[[1995/96|Stagione]]
[[Image:Rocchi_Napolitano.jpg|thumb|right|150px|Rocchi riceve la Coppa Italia dalle mani del Pres. Napolitano (Foto: Presidenza della Repubblica)]]
[[Image:Rocchi.jpg|thumb|left|150px|Tommaso Rocchi]]
[[Image:Rocchi Juve.jpg|thumb|left|150px|Nella Juventus]]
[[Image:Rocchigol.jpg|thumb|left|150px|L'esultanza di Rocchi dopo una rete]]


Attaccante, nato a Venezia il [[19 settembre]] [[1977]].
{{datalink|10|settembre|1995}} - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[1995/96]] - '''II giornata'''


Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel Venezia-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus FC|Juventus]] perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi. Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della [[Juventus FC|Juve]] vince il [[Campionato]] [[Primavera]] [[1993/94]], nel [[1995/96]] gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra allenata da Marcello Lippi ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "Vecchia Signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori.
'''CAGLIARI:''' [[Fiori Valerio|Fiori]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]], Villa, Firicano, [[Bonomi Mauro|Bonomi]], Pusceddu, Bressan (60' Dario Silva), [[Venturin Giorgio|Venturin]] (85' Sanna), Bisoli, Oliveira, [[Muzzi Roberto|Muzzi]] (72' Allegri). A disp.: Abate, Napoli. All. Trapattoni.


Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia infatti in C2 con la Pro Patria nel [[1996/97]], giocando 26 partite e segnando 6 goal. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma nonostante buone prestazioni in [[Coppa Italia]], non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Qui diventa titolare inamovibile, con 10 goal segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il Como, in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini ed il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 goal in 62 partite totali. Nel [[2000/01]] si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso.
'''LAZIO:''' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]] (79' [[Bergodi Cristiano|Bergodi]]), [[Di Matteo Roberto|Di Matteo]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Chamot Josè Antonio|Chamot]], [[Rambaudi Roberto|Rambaudi]], [[Fuser Diego|Fuser]] (70' [[Marcolin Dario|Marcolin]]), [[Boksic Alen|Boksic]], [[Winter Aron Mohamed|Winter]], [[Signori Giuseppe|Signori]]. A disp.: [[Orsi Fernando|Orsi]], [[Romano Alessandro|Romano]], [[Di Vaio Marco|Di Vaio]]. All. [[Zeman Zdenek|Zeman]].


Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 goal per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel [[Campionato|campionato]] si fa apprezzare dall'allenatore dell'Empoli Silvio Baldini che convince la società toscana ad investire sul promettente attaccante per la stagione [[2001/02]]. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati sono ugualmente sorprendenti: Rocchi segna 11 goal in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in [[Serie A]]. Il [[Campionato|campionato]] [[2002/03]] vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 goal, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa [[Juventus FC|Juventus]], doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio.
'''Arbitro:''' Nicchi (Arezzo) - Guardalinee Garofalo e Fiori.


Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, ormai ventisettenne, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il [[31 agosto]] [[2004]], arriva però la chiamata della Lazio del neo Presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]] il quale, salvata la prima squadra della Capitale e con essa l'origine e la gloria del calcio romano dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex [[Caso Domenico|Mimmo Caso]], al [[Campionato]] [[2004/05]].
'''Marcatori:''' 22' [[Signori Giuseppe|Signori]].


Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di [[Lotito Claudio|Lotito]], imprenditore appena affacciatosi sul mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi dal Presidente che, sommerso di telefonini per definire gli altri otto acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: ''"Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito ?"''
'''Note:''' ammonito [[Favalli Giuseppe|Favalli]].


'''Spettatori:'''


► [[Rocchi Tommaso|Clicca qui per continuare la lettura]]


[[File:10set95Cagliari.jpg|thumb|left|180px|La formazione del Cagliari]]


La Lazio bissa il successo ottenuto contro il Piacenza nella prima giornata sconfiggendo, nella gara odierna, i rossoblù cagliaritani allenati da Giovanni Trapattoni. Per gli isolani si tratta della seconda sconfitta consecutiva che relega la formazione sarda ancora a zero punti in classifica.

I biancocelesti vincono la partita dimostrando più concretezza, più robustezza e maggiore cinismo rispetto alla stagione scorsa. Il Cagliari si presenta in campo con marcature a uomo ([[Bonomi Mauro|Bonomi]] segue dappertutto [[Boksic Alen|Boksic]], Villa patisce oltremodo [[Signori Giuseppe|Signori]]), con il centrocampo con tre uomini di rottura (Bressan, [[Venturin Giorgio|Venturin]] e Bisoli) che però sono incapaci di rifornire adeguatamente gli attaccanti Oliveira e [[Muzzi Roberto|Muzzi]].


► [[Domenica 10 settembre 1995 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 0-1|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:LenziniAldo.jpg|thumb|left|180px|Aldo Lenzini]]

Costruttore, diventa consigliere il [[18 dicembre]] [[1972]].

Presidente dal [[10 settembre]] [[1980]], quando prende il posto del dimissionario fratello [[Lenzini Umberto|Umberto]] travolto, inconsapevolmente, dallo [[Calcioscommesse 1980|scandalo delle scommesse]] che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in [[serie B]] per responsabilità oggettiva.

[[Rutolo Loreto|Loreto Rutolo]] è il vice e l'altro fratello [[Lenzini Angelo|Angelo]] è tra i consiglieri. In [[campionato]] la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella [[Serie B|serie cadetta]]. Il [[1981]] è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del [[23 luglio]] [[1981]] che elegge [[Casoni Gian Chiarion|Gian Chiarion Casoni]] come presidente.


► [[Lenzini Aldo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 22:31, 19 set 2013


Tommaso Rocchi
Rocchi riceve la Coppa Italia dalle mani del Pres. Napolitano (Foto: Presidenza della Repubblica)
Tommaso Rocchi
Nella Juventus
L'esultanza di Rocchi dopo una rete

Attaccante, nato a Venezia il 19 settembre 1977.

Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel Venezia-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla Juventus perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi. Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della Juve vince il Campionato Primavera 1993/94, nel 1995/96 gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra allenata da Marcello Lippi ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "Vecchia Signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori.

Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia infatti in C2 con la Pro Patria nel 1996/97, giocando 26 partite e segnando 6 goal. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma nonostante buone prestazioni in Coppa Italia, non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Qui diventa titolare inamovibile, con 10 goal segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il Como, in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini ed il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 goal in 62 partite totali. Nel 2000/01 si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso.

Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 goal per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel campionato si fa apprezzare dall'allenatore dell'Empoli Silvio Baldini che convince la società toscana ad investire sul promettente attaccante per la stagione 2001/02. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati sono ugualmente sorprendenti: Rocchi segna 11 goal in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in Serie A. Il campionato 2002/03 vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 goal, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa Juventus, doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio.

Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, ormai ventisettenne, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il 31 agosto 2004, arriva però la chiamata della Lazio del neo Presidente Claudio Lotito il quale, salvata la prima squadra della Capitale e con essa l'origine e la gloria del calcio romano dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex Mimmo Caso, al Campionato 2004/05.

Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di Lotito, imprenditore appena affacciatosi sul mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi dal Presidente che, sommerso di telefonini per definire gli altri otto acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: "Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito ?"


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