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[[Image:Chinaglia scudetto.jpg|thumb|left|180px|Giorgio Chinaglia]]
[[Immagine:Inzaghi.jpg|thumb|left|180px|Simone Inzaghi]]
[[Immagine:Simone Inzaghi a.jpg|thumb|right|180px|Simone Inzaghi]]
[[Immagine:Inzaghi_Simone.jpg|thumb|left|180px|L'esultanza dopo una rete nel giorno del secondo scudetto biancoceleste, il 14/05/2000]]


'''[[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]]'''
'''[[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]]'''


Attaccante, nato a Piacenza il [[5 aprile]] [[1976]].
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Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, passa nella rosa di prima squadra nel [[1993]]. Viene ceduto in prestito al Carpi in C1, dove gioca 9 partite senza mai segnare. Ancora in prestito, passa al [[Novara]] in C2 nella stagione [[1995/96]] e gioca 23 gare segnando 4 reti. La stagione successiva milita nel Lumezzane in C2 e segna 6 reti in 23 incontri. Rientrato al [[Piacenza]] nel [[1997]], viene subito dato in prestito al Brescello in C1 dove gioca 21 gare e segna 10 reti. Finalmente, dopo tanta gavetta sui difficili campi della [[serie C]], il [[Piacenza]] decide di promuoverlo titolare, al centro dell'attacco, nella stagione [[1998/99]]. I biancorossi vedono ripagata la fiducia concessa al giocatore che segna 15 reti in 30 partite e consente al [[Piacenza]] di restare in [[Serie A]]. Molte squadre si accorgono delle ottime capacità realizzatrici di Simone, ma è la ricca Lazio del presidente [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] che sconfigge la concorrenza e porta il giocatore a Roma sotto la guida tecnica di [[Eriksson Sven Goran|Sven Goran Eriksson]] nella stagione [[1999/00]].
► [[Galleria immagini su Giorgio Chinaglia]]


Nella Lazio Inzaghi trova la concorrenza di formidabili attaccanti ma, sfruttando il vasto turn-over operato dal tecnico svedese, riesce a giocare 22 gare e segnare 7 reti che aiutano la Lazio a vincere il suo secondo [[scudetto]]. Con la Lazio impegnata sui prestigiosi campi europei per la partecipazione alle varie competizioni dell'UEFA, Inzaghi vive stagioni esaltanti. Diviene il miglior realizzatore della storia biancoceleste in tornei europei segnando 20 reti. Di queste [[Martedì 14 marzo 2000 - Roma, stadio Olimpico - Lazio- Olympique Marseille 5-1|ben 4 le segna in una stessa partita]] di [[Champions League]] contro l'[[Olympique Marsiglia]]. Entra quindi di diritto nella quaterna di giocatori che sono riusciti in tale impresa.
==Biografia Carriera==


Attaccante, nato a Pontecimato Frazione di Carrara il [[24 gennaio]] [[1947]] e deceduto in Florida a Naples il [[1 aprile|1° aprile]] [[2012]] in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colpito il [[30 marzo]] [[2012]] per il quale era stato operato per l'applicazione di quattro stent. Giorgio Chinaglia nasce in una famiglia povera ma dignitosa che dimora in Pontecimato, frazione di Carrara. Il padre Mario emigra nel Galles dove svolge un duro lavoro in fonderia, mentre la mamma Giovanna, casalinga, aiuta la famiglia completata anche dalla sorella Rita.


► [[Inzaghi (II) Simone|Clicca qui per continuare la lettura]]

[[Image:Chinaglia30.jpg|thumb|left|180px|Una figurina di Giorgio Chinaglia]]

===Dalla nascita ad emigrante nel Galles===

Giorgio vive con la nonna Clelia fino all'età di 6 anni quando si riunisce alla famiglia a Cardiff in Galles, dopo un viaggio con un cartello legato al collo che riportava l'indirizzo della famiglia nel caso si fosse perso. In Galles la famiglia Chinaglia non se la passa bene e il padre con il proprio lavoro riesce a stento a sfamare la famiglia che vive in due piccole stanze con un affitto molto caro da pagare. Il piccolo Giorgio frequenta la scuola cattolica "St.Peter's", e poi la "Lady Mary grammar school"; qui fa la conoscenza con l'allenatore della squadra di rugby della "Lady Mary" che gli propone di allenarsi dopo aver avuto buone referenze dal professore di educazione fisica. E' il padre a respingere la proposta affermando che ''un Italiano deve giocare solo al calcio''. Con questo presupposto Giorgio inizia a dare i primi calci al pallone con profitto sicuramente migliore di quello scolastico. Molto presto il ragazzo è inserito sia nella squadra scolastica di calcio che in quella di rugby, malgrado il categorico divieto espresso dal padre.


[[Immagine:chinaglia1964.jpg|thumb|left|180px|Chinaglia impegnato con la maglia dello Swansea]]
[[Image:Chinaglia1.jpg|thumb|right|180px|Con la maglia della Massese]]
[[image:Chinaglia_Massese65.jpg|left|180px|thumb|Chinaglia nella Massese]]
[[image:mattino69.jpg|right|180px|thumb|Dal Mattino di Napoli: L'annuncio della cessione alla Lazio]]

===Dallo Swansea alla Massese===

Intanto la famiglia Chinaglia riesce a traslocare in una casa più comoda e il padre, dopo anni di sacrifici e abbandonata la fabbrica, diviene un apprezzato chef ed apre un ristorante, il "Mario's Bamboo Restaurant", con ottimi profitti economici. Il piccolo Giorgio alterna la scuola al campo di allenamento e la sera dà una mano nel locale facendo il cameriere o lavando i piatti. Ha sempre in mente il calcio e il fisico lo aiuta: segna reti a grappoli e viene notato da un osservatore del Cardiff City che gli propone di entrare nelle giovanili della più importante squadra della città gallese previo un provino da effettuarsi sul campo della società. Ma il giovane Chinaglia rifiuta di fare il provino ed l'opportunità salta. Entra allora in scena la seconda squadra di Cardiff, lo Swansea che lo arruola nelle giovanili e così Giorgio inizia la gavetta di calciatore. Gli inizi non sono facili perchè, pur segnando e giocando bene, Chinaglia non riesce ad entrare in prima squadra. La sorte gli viene in aiuto a causa di una decimazione dei titolari, dovuta ad infortuni e squalifiche, e Giorgio viene convocato esordendo in una gara di Football League Cup contro il Rhotheram quando non ha neanche 16 anni. La sua seconda apparizione si registra solo un anno dopo contro il forte Portsmouth, in una gara in cui il giovane non tocca molti palloni, stretto dalla difesa avversaria formata da giocatori esperti e molto forti.

E' il [[1966]] quando il neo presidente dello Swansea, Glen Davis, non credendo in lui gli concede lo svincolo gratuito che, nel calcio inglese, significa sostanzialmente la bocciatura definitiva di un calciatore. Per Chinaglia è un colpo durissimo. Il padre, nel frattempo, trovandosi in vacanza a Massa, era riuscito a trovare un accordo con la locale squadra della Massese che aveva acconsentito ad ingaggiare il giocatore con la promessa che dopo tre anni, se avesse sfondato, sarebbe stato ceduto ad una squadra di [[Serie A]]. La regola prevedeva infatti che ogni giocatore italiano, tesserato all'estero in precedenza, dovesse giocare 3 [[Campionato|campionati]] di [[Serie C]] prima di poter essere tesserato come professionista. L'arrivo alla squadra toscana non è dei più sereni perchè Giorgio, non abituato alle severe regole comportamentali delle squadre italiane, abbandona il ritiro lasciando basiti compagni e dirigenza. E' il padre a riportarlo in ritiro ricordandogli i suoi doveri e il rispetto delle regole ed il giocatore, convinto, lentamente si adatta alla nuova vita. L'esordio avviene in una calda giornata di settembre proprio contro la Lazio, [[14 settembre 1966 - Massa, - Massese-Lazio 2-2|in una gara amichevole terminata 2-2]], in cui l'attaccante segna una rete per i toscani addirittura con un colpo di tacco. Il primo anno in terza serie è per Chinaglia un'ottima esperienza maturata con 32 presenze, ma solo 5 reti all'attivo. Nel frattempo arriva anche la chiamata alle armi e il giocatore viene aggregato alla compagnia atleti di Roma alla Cecchignola. Una mattina, mentre è in cella di punizione per essere fuggito dopo il contrappello ed aver avuto uno scontro fisico con un tenente, apprende di essere stato ceduto alla neonata [[Internapoli]] per ben 100 milioni di lire.


[[Image:Chinaglia19.jpg|thumb|left|180px|Con la casacca dell'Internapoli]]
[[Image:13giu69.jpg|thumb|right|180px|Il titolo del Corriere dello Sport]]

===L'esperienza all'Internapoli===

Appena appresa la notizia Chinaglia, che sperava di essere ingaggiato da una squadra di nome, va su tutte le furie, ma poi capisce ed accetta il trasferimento allettato anche da un ingaggio superiore e da bonus per ogni punto e rete segnata. Nella nuova squadra incontrerà un altro giocatore di origini inglesi, [[Wilson Giuseppe|Giuseppe Wilson]] con cui legherà subito. Anche a Napoli gli inizi non sono facili, poi Chinaglia riesce a sbloccarsi, chiudendo la stagione [[1967/68]] con 10 reti, meritandosi la convocazione nella Nazionale di serie C, dove colleziona 2 presenze. A questo punto manca una sola stagione per finire il "purgatorio" a cui la Lega costringeva i calciatori tesserati all'estero prima di compiere il grande salto, e quindi Chinaglia si prepara al meglio desideroso di mettersi in vetrina per gli osservatori delle grandi squadre di [[Serie A]]. Fra gli osservatori che lo avevano seguito con più assiduità c'è [[Galli Carlo|Carlo Galli]], Direttore Generale della Lazio, che scrive continue note benevole su questo ragazzo a [[Lorenzo Juan Carlos|Juan Carlos Lorenzo]], allenatore dei biancocelesti. Ad aprile parte da Roma l'offerta di 200 milioni per Chinaglia e [[Wilson Giuseppe|Wilson]] e la società partenopea accetta senza esitazioni. Per il giocatore e il suo compagno si aprono improvvisamente le porte della [[Serie A|massima serie]]. L'[[Internapoli]] intanto si piazza al terzo posto dopo un [[Campionato|campionato]] estenuante e Chinaglia è protagonista con 14 reti che gli valgono altre 2 partite nella Nazionale di serie C.

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► [[Chinaglia Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 07:29, 5 apr 2014

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi
L'esultanza dopo una rete nel giorno del secondo scudetto biancoceleste, il 14/05/2000

Simone Inzaghi

Attaccante, nato a Piacenza il 5 aprile 1976.

Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, passa nella rosa di prima squadra nel 1993. Viene ceduto in prestito al Carpi in C1, dove gioca 9 partite senza mai segnare. Ancora in prestito, passa al Novara in C2 nella stagione 1995/96 e gioca 23 gare segnando 4 reti. La stagione successiva milita nel Lumezzane in C2 e segna 6 reti in 23 incontri. Rientrato al Piacenza nel 1997, viene subito dato in prestito al Brescello in C1 dove gioca 21 gare e segna 10 reti. Finalmente, dopo tanta gavetta sui difficili campi della serie C, il Piacenza decide di promuoverlo titolare, al centro dell'attacco, nella stagione 1998/99. I biancorossi vedono ripagata la fiducia concessa al giocatore che segna 15 reti in 30 partite e consente al Piacenza di restare in Serie A. Molte squadre si accorgono delle ottime capacità realizzatrici di Simone, ma è la ricca Lazio del presidente Sergio Cragnotti che sconfigge la concorrenza e porta il giocatore a Roma sotto la guida tecnica di Sven Goran Eriksson nella stagione 1999/00.

Nella Lazio Inzaghi trova la concorrenza di formidabili attaccanti ma, sfruttando il vasto turn-over operato dal tecnico svedese, riesce a giocare 22 gare e segnare 7 reti che aiutano la Lazio a vincere il suo secondo scudetto. Con la Lazio impegnata sui prestigiosi campi europei per la partecipazione alle varie competizioni dell'UEFA, Inzaghi vive stagioni esaltanti. Diviene il miglior realizzatore della storia biancoceleste in tornei europei segnando 20 reti. Di queste ben 4 le segna in una stessa partita di Coppa dei Campioni - Champions League contro l'Olympique Marsiglia. Entra quindi di diritto nella quaterna di giocatori che sono riusciti in tale impresa.


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