Gradella Uber: differenze tra le versioni

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image:Uber Gradella.jpg|Un primo piano di Gradella
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image:Gradella1.jpg|Una foto di Uber Gradella
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File:23nov41c.jpg|23 novembre 1941 - Lazio-Ambrosiana 2-2
File:22feb42Rigore.jpg|22 febbraio 1942 - Torino-Lazio 2-2 (rigore parato a Menti)
File:27set42.jpg|27 settembre 1942 - Juventus-Lazio 2-3 (Coppa Italia)
File:11feb1943.jpg|11 febbraio 1943 - Bersaglieri-Marina 2-1

file:gradella7.jpg|Alcune parate di Gradella <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella7.jpg|Alcune parate di Gradella <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella8.jpg|Questa foto si riferisce ad un Derby del dopoguerra Roma Lazio vinto dalla Lazio 2 a 0. <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella8.jpg|Questa foto si riferisce ad un Derby del dopoguerra Roma Lazio vinto dalla Lazio 2 a 0. <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)

Versione delle 06:33, 14 apr 2014

Uber Gradella
Una pubblicità del negozio di Gradella
Un articolo sul negozio di Gradella
Una splendida parata di Uber Gradella
Gradella nel suo negozio (Gent.conc. Uber e Massimo Gradella
Gradella nel suo negozio (Gent.conc. Uber e Massimo Gradella

Portiere, nato a Mantova il 14 giugno 1921.

Dopo un breve tirocinio in compagini minori, arriva nel 1937/38 nella squadra della sua città, per poi trasferirsi al Verona l'anno seguente dove però è sempre riserva. L'anno successivo gioca 33 partite in Serie B con gli Scaligeri. Nel 1940 arriva a Roma e con la Lazio di Silvio Piola, allenata da Geza Kertesz, gioca 21 partite dimostrandosi sicuro e affidabile. L'anno successivo gioca per 29 volte a difesa della porta biancoceleste. Nel 1942/43 gli eventi bellici lo costringono a trasferirsi a Biella nella squadra locale e poi nel '44 a Novara. Era stato richiesto dal C.T. della Nazionale Pozzo, che ne intravedeva le grandi qualità, insieme a Silvio Piola e Luciano Ramella.

Nel 1945 ritorna a Roma e in quell'anno disputa 19 partite nel campionato romano e poi altre 12 nel 1946. Alla ripresa dei campionati nazionali gioca 34 partite nel 1947/48 e solo 10 nel 1948/49, in quanto vittima di un grave infortunio a Bergamo contro l'Atalanta, quando non esita a lanciarsi in presa, nonostante molti uomini gli stiano per franare sopra un ginocchio. Ristabilitosi dopo molto tempo e pronto a riprendere il posto tra i pali biancocelesti, gli viene comunicato che non rientra nei programmi della Società che nel frattempo ha acquistato Lucidio Sentimenti, e gli viene concessa la lista gratuita. Uber dichiara che se deve andare a giocare con un'altra maglia preferisce abbandonare il calcio. Si stabilisce così in modo fisso a Roma dove apre esercizi commerciali di articoli sportivi che forniscono le principali Federazioni del CONI. Fino all'anno 2005 gestisce direttamente il negozio dietro Piazza Mancini ed è sempre disponibile a parlare della Lazio che fu e di quella che è, con i suoi clienti. Le pareti sono piene di giornali incorniciati che rievocano le sue splendide parate e le sue imprese. Ultimamente ha chiuso il suo esercizio commerciale a causa di alcuni problemi ortopedici alle gambe.

Uber è stato un portiere essenziale e con grande senso del piazzamento. Raramente, e solo all'occorrenza, metteva in mostra le sue doti di acrobazia. Uber Gradella è stato un giocatore corretto e sportivo ed è un uomo di grandissima signorilità e gentilezza, come nella migliore tradizione della vera Lazialità. E' il decano dei giocatori laziali.



Palmares

  • 1 Campionato Romano di guerra 1943/44