Gradella Uber: differenze tra le versioni

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File:11feb1943.jpg|11 febbraio 1943 - Bersaglieri-Marina 2-1
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File:9mag48.jpg|9 maggio 1948 - Bari-Lazio 2-1
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File:19set48Formazione2.jpg|19 settembre 1948 - Lazio-Juventus 0-4

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File:19set48.jpg|19 settembre 1948 - Lazio-Juventus 0-4
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file:gradella7.jpg|Alcune parate di Gradella <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella7.jpg|Alcune parate di Gradella <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella8.jpg|Questa foto si riferisce ad un Derby del dopoguerra Roma Lazio vinto dalla Lazio 2 a 0. <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)
file:gradella8.jpg|Questa foto si riferisce ad un Derby del dopoguerra Roma Lazio vinto dalla Lazio 2 a 0. <BR> (Gent.Conc. Uber e Massimo Gradella)

Versione delle 06:43, 14 apr 2014

Uber Gradella
Una pubblicità del negozio di Gradella
Un articolo sul negozio di Gradella
Una splendida parata di Uber Gradella
Gradella nel suo negozio (Gent.conc. Uber e Massimo Gradella
Gradella nel suo negozio (Gent.conc. Uber e Massimo Gradella

Portiere, nato a Mantova il 14 giugno 1921.

Dopo un breve tirocinio in compagini minori, arriva nel 1937/38 nella squadra della sua città, per poi trasferirsi al Verona l'anno seguente dove però è sempre riserva. L'anno successivo gioca 33 partite in Serie B con gli Scaligeri. Nel 1940 arriva a Roma e con la Lazio di Silvio Piola, allenata da Geza Kertesz, gioca 21 partite dimostrandosi sicuro e affidabile. L'anno successivo gioca per 29 volte a difesa della porta biancoceleste. Nel 1942/43 gli eventi bellici lo costringono a trasferirsi a Biella nella squadra locale e poi nel '44 a Novara. Era stato richiesto dal C.T. della Nazionale Pozzo, che ne intravedeva le grandi qualità, insieme a Silvio Piola e Luciano Ramella.

Nel 1945 ritorna a Roma e in quell'anno disputa 19 partite nel campionato romano e poi altre 12 nel 1946. Alla ripresa dei campionati nazionali gioca 34 partite nel 1947/48 e solo 10 nel 1948/49, in quanto vittima di un grave infortunio a Bergamo contro l'Atalanta, quando non esita a lanciarsi in presa, nonostante molti uomini gli stiano per franare sopra un ginocchio. Ristabilitosi dopo molto tempo e pronto a riprendere il posto tra i pali biancocelesti, gli viene comunicato che non rientra nei programmi della Società che nel frattempo ha acquistato Lucidio Sentimenti, e gli viene concessa la lista gratuita. Uber dichiara che se deve andare a giocare con un'altra maglia preferisce abbandonare il calcio. Si stabilisce così in modo fisso a Roma dove apre esercizi commerciali di articoli sportivi che forniscono le principali Federazioni del CONI. Fino all'anno 2005 gestisce direttamente il negozio dietro Piazza Mancini ed è sempre disponibile a parlare della Lazio che fu e di quella che è, con i suoi clienti. Le pareti sono piene di giornali incorniciati che rievocano le sue splendide parate e le sue imprese. Ultimamente ha chiuso il suo esercizio commerciale a causa di alcuni problemi ortopedici alle gambe.

Uber è stato un portiere essenziale e con grande senso del piazzamento. Raramente, e solo all'occorrenza, metteva in mostra le sue doti di acrobazia. Uber Gradella è stato un giocatore corretto e sportivo ed è un uomo di grandissima signorilità e gentilezza, come nella migliore tradizione della vera Lazialità. E' il decano dei giocatori laziali.



Palmares

  • 1 Campionato Romano di guerra 1943/44