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Allenatore, nato a Pisa il [[10 ottobre]] [[1939]], deceduto l'[[11 luglio]] [[2003]] a Camaiore (LU). |
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In gioventù si dedica all'atletica leggera e consegue la laurea in Scienze Politiche. Nel [[1967]] ottiene il patentino di allenatore al Corso di Coverciano e nel [[1970]] entra a far parte del settore giovanile della Lazio facendosi apprezzare per le sue grandi capacità tecniche e psicologiche. Nella stagione [[1977/78]] gli viene assegnato il prestigioso premio ''Il Seminatore d'oro'' (targa d'oro come allenatore che ha conseguito particolari benemerenze nell'istruzione e nella valorizzazione dei giovani). Guida la Lazio in [[Serie B]], subentrando a [[Castagner Ilario|Ilario Castagner]], nel corso del [[campionato]] [[1981/82]] e viene confermato anche l'anno successivo dal presidente [[Casoni Gian Chiarion|Gian Casoni]]. A poche giornate dalla fine della stagione, dopo il [[Domenica 8 maggio 1983 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Reggiana 3-3|pareggio casalingo]] con la [[Reggiana]] per 3-3, viene esonerato per assecondare l'opinione pubblica che teme che la squadra fallisca la promozione in [[serie A]] e viene sostituito da [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]]. |
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A soli 32 anni, il [[27 settembre]] [[1962]], appare per la prima volta in un ruolo dirigenziale come consigliere nel direttorio di [[Brivio Ernesto|Ernesto Brivio]]. E' confermato nel Consiglio successivo sotto la presidenza [[Giovannini Massimo|Giovannini]]-[[Miceli Angelo|Miceli]] e da quel momento Gilardoni è rimasto quasi ininterrottamente al servizio della Lazio fino ai nostri giorni. Il [[10 giugno]] [[1964]] è lui, insieme al dott. [[Ziaco Renato|Ziaco]], che dopo aver cercato di convincere [[Lorenzo Juan Carlos|Juan Carlos Lorenzo]] a rispettare l'impegno preso con la Lazio di seguitare ad allenare la squadra, lo allontana energicamente dal campo di [[Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli|Tor di Quinto]] e con parole sdegnate lo invita a raggiungere il campo di allenamento della [[Roma AS|Roma]], società con la quale il tecnico argentino si era accordato segretamente. Il [[29 ottobre]] [[1964]] è consigliere con [[Lenzini Umberto|Lenzini]] presidente e rimarrà in tale ruolo sotto tutta la gestione del "sor Umberto". Infatti esce dal consiglio il [[10 settembre]] [[1980]], giorno in cui Lenzini rassegna le dimissioni. |
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Versione delle 07:34, 11 lug 2014

Roberto Clagluna
Allenatore, nato a Pisa il 10 ottobre 1939, deceduto l'11 luglio 2003 a Camaiore (LU).
In gioventù si dedica all'atletica leggera e consegue la laurea in Scienze Politiche. Nel 1967 ottiene il patentino di allenatore al Corso di Coverciano e nel 1970 entra a far parte del settore giovanile della Lazio facendosi apprezzare per le sue grandi capacità tecniche e psicologiche. Nella stagione 1977/78 gli viene assegnato il prestigioso premio Il Seminatore d'oro (targa d'oro come allenatore che ha conseguito particolari benemerenze nell'istruzione e nella valorizzazione dei giovani). Guida la Lazio in Serie B, subentrando a Ilario Castagner, nel corso del campionato 1981/82 e viene confermato anche l'anno successivo dal presidente Gian Casoni. A poche giornate dalla fine della stagione, dopo il pareggio casalingo con la Reggiana per 3-3, viene esonerato per assecondare l'opinione pubblica che teme che la squadra fallisca la promozione in serie A e viene sostituito da Giancarlo Morrone.
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