Massa Galileo: differenze tra le versioni

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Image:Galileo_Massa7.JPG|Massa con altri sportivi di nuoto
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Image:Galileo_Massa8.JPG|Sulla riva del fiume Aniene
Image:Galileo_Massa8.JPG|Sulla riva del fiume Aniene
Image:Galileo_Massa9.JPG|Un diploma di merito donato a Massa dal Comune di Roma a firma del Sindaco Ernesto Nathan anno 1909
Image:Galileo_Massa9.JPG|Un diploma di merito donato a Massa dal Comune di Roma a firma del Sindaco Ernesto Nathan anno 1911
Image:Galileo_Massa10.jpg|Dalla pagina della Stampa Sportiva Massa è un giudice di gara
Image:Galileo_Massa10.jpg|Dalla pagina della Stampa Sportiva Massa è un giudice di gara
Image:Galileo_Massa11.JPG|Il libretto militare appartenuto a Massa
Image:Galileo_Massa11.JPG|Il libretto militare appartenuto a Massa

Versione delle 16:35, 18 lug 2014

Il volto di Galileo Massa estrapolato dalla foto a sinistra
Da La Stampa Sportiva del 27 agosto 1905 un'immagine di Galileo Massa (identificato dal numero "5") insieme a Enrico Venier (n. 1) erroneamente indicato come "Wenier"
In questa sbiadita foto del 1903 che rappresenta un match di water-polo alla piscina delle acque Albule, l'arbitro era Galileo Massa. Lo si vede sulla destra con l'abito bianco

Socio fondatore.

Dedito soprattutto al nuoto e alla water polo fu iscritto alla Rari Nantes, fondata il 7 settembre 1891. Abbe la tessera n. 2 di socio anche della Rari Nantes di Ostia. Fu, oltre che atleta, organizzatore e giudice di gare natatorie e frequentatore assiduo delle rive del Tevere. Fu anche ottimo sciatore. Nato a Roma, in Via della Polveriera nei pressi del Colosseo, l' 11 settembre 1882, figlio di Antonio, nato a Roma nel 1847, e Maria Cremmini. Deceduto a Nemi (RM) il 29 maggio 1972. Statura m. 1,80, torace cm 86, occhi grigi. Scultore o, più propriamente, fonditore artistico. Purtroppo era aduso a non firmare le opere eseguite e ciò rende complessa una esauriente ricerca in merito alla sua produzione artistica. Era sposato con Anna Tobia dalla quale ebbe due figli Massimiliano ed Ermanno. Quest'ultimo intraprese il mestiere paterno e divenne un noto medaglista e fonditore. Con la famiglia visse in Via F. de Calboli n. 60 al Quartiere Prati. Galileo ebbe il numero d'estrazione 4155/1153 alla leva militare e fu aggregato al 1° Reggimento di Artiglieria di Campagna nella 1^ Batteria.

Risulta essere giunto 3° in un'importante gara criterium di fondo Albero Bello-Porto fluviale del 5 giugno 1904. Prese parte alle prime partite di water polo, valide per il 1° campionato ufficiale, che si giocavano alla piscina delle Acque Albule. Terminata l'attività rimase nell'ambiente sportivo come organizzatore di gare, soprattutto di nuoto. Il 27 luglio 1919 è segnalato come presente e ospite di riguardo alle gare del Campionato del Tevere. Muore nel 1972 ultimo dei nove fondatori a lasciare la vita terrena (1). Probabilmente già da moltissimo tempo non frequentava più gli ambienti sportivi. Oltre alla sua professione di fonditore artistico Galileo aprì un importante ed elegante negozio di antiquariato in Via del Babuino. Fu viaggiatore instancabile e visitò gli angoli più remoti del pianeta.


(1) Al riguardo LazioWiki ha chiesto nel 2014 al giornalista Mario Pennacchia il perché, quando scrisse la sua Storia della Lazio tra il 1968 e 1969, non lo avesse intervistato. Il giornalista ha affermato che non sapeva che Galileo fosse ancora in vita, cosi come non lo sapevano neanche gli altri grandi personaggi del mondo biancoceleste allora viventi (Olindo Bitetti, Sante Ancherani, Giorgio Vaccaro).





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