Ferri Alessandro: differenze tra le versioni

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Difensore, nato a Roma il [[25 febbraio]] [[1921]] ed ivi deceduto nel [[2003]]. Cresciuto nella società. E' uno dei ''pulcini'' che il [[25 novembre]] [[1934]] giocò la [[Domenica 25 novembre 1934 - Roma, stadio del P.N.F. – Lazio-Wacker 0-2|partita di ritorno]] contro il Wacker di Vienna . Scattante, tecnico, implacabile marcatore, durissimo, esordì nella Lazio nel derby del [[15 gennaio]] [[1939]] che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta Testaccio (Roma-Lazio 0-2). Nella settimana precedente la partita il ragazzo, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per assistere alla gara e, timoroso, il sabato, si era recato in sede per chiederli direttamente al burbero presidente [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]]. Quest'ultimo, alla richiesta del ragazzo, rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto il giorno dopo sarebbe sceso in campo. A fine partita [[Bernardini Fulvio|Bernardini]], capitano della [[Roma AS|Roma]] ed ex Laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario forse riconoscendo in lui il suo degno successore. E' stato uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Estroverso, simpaticissimo, gioviale e autore di scherzi memorabili nei confronti dei compagni di squadra, era benvoluto da tutti. Durante la guerra giocò un anno nell'Audace Taranto in quanto impegnato come soldato nella città pugliese. Nel [[1948/49]], per divergenze economiche, si trasferì alla [[Roma AS|Roma]] per due stagioni, in cambio di 8 milioni di lire, per poi passare alla [[Reggina]].
Difensore, nato a Roma il [[25 febbraio]] [[1921]] ed ivi deceduto nel [[2003]]
Cresciuto nella società. E' uno dei ''pulcini'' che incantarono il pubblico europeo nella partita contro il fortissimo Wacker di Vienna nel [[1933]]. Scattante, tecnico, implacabile marcatore, durissimo, esordì nella Lazio nel derby del [[15 gennaio]] [[1939]] che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta Testaccio (Roma-Lazio 0-2). Nella settimana precedente la partita il ragazzo, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per assistere alla gara e, timoroso, il sabato, si era recato in sede per chiederli direttamente al burbero presidente [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]]. Quest'ultimo, alla richiesta del ragazzo, rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto il giorno dopo sarebbe sceso in campo. A fine partita [[Bernardini Fulvio|Bernardini]], capitano della [[Roma AS|Roma]] ed ex Laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario forse riconoscendo in lui il suo degno successore. E' stato uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Estroverso, simpaticissimo, gioviale e autore di scherzi memorabili nei confronti dei compagni di squadra, era benvoluto da tutti. Durante la guerra giocò un anno nell'Audace Taranto in quanto impegnato come soldato nella città pugliese. Nel [[1948/49]], per divergenze economiche, si trasferì alla [[Roma AS|Roma]] per due stagioni, in cambio di 8 milioni di lire, per poi passare alla [[Reggina]].
Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste.
Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste.



Versione delle 13:12, 30 mar 2015

Alessandro Ferri

Difensore, nato a Roma il 25 febbraio 1921 ed ivi deceduto nel 2003. Cresciuto nella società. E' uno dei pulcini che il 25 novembre 1934 giocò la partita di ritorno contro il Wacker di Vienna . Scattante, tecnico, implacabile marcatore, durissimo, esordì nella Lazio nel derby del 15 gennaio 1939 che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta Testaccio (Roma-Lazio 0-2). Nella settimana precedente la partita il ragazzo, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per assistere alla gara e, timoroso, il sabato, si era recato in sede per chiederli direttamente al burbero presidente Remo Zenobi. Quest'ultimo, alla richiesta del ragazzo, rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto il giorno dopo sarebbe sceso in campo. A fine partita Bernardini, capitano della Roma ed ex Laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario forse riconoscendo in lui il suo degno successore. E' stato uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Estroverso, simpaticissimo, gioviale e autore di scherzi memorabili nei confronti dei compagni di squadra, era benvoluto da tutti. Durante la guerra giocò un anno nell'Audace Taranto in quanto impegnato come soldato nella città pugliese. Nel 1948/49, per divergenze economiche, si trasferì alla Roma per due stagioni, in cambio di 8 milioni di lire, per poi passare alla Reggina. Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste.

Con la Lazio colleziona 110 presenze e 1 rete in Campionato.





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