Milazzo Domenico: differenze tra le versioni

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[[file:milazzo.jpg|180px|200px|thumb|Uno stralcio dell'elenco di bordo della nave Saturnia]]
[[file:milazzo2.jpg|180px|200px|thumb|La motivazione della medaglia d'argento]]

Nato a Roma nel [[1916]] da Vincenzo e Montemagno Giuseppina. Socio della sezione canottaggio. Tenente degli alpini. Morto durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] in Russia il [[21 dicembre]] [[1942]] a quota 204 in località Iwanowka.
Dopo aver sostenuto col suo plotone un violento bombardamento respingeva un violento attacco nemico mantenendo saldamente la posizione affidatagli e guidando più volte al contrattacco i superstiti del proprio reparto. Ferito mentre provvedeva a rafforzare la posizione sconvolta si rifiutava di essere avviato al posto di medicazione. Fu Colpito una seconda volta a morte.




Nato a Palermo nel [[1921]].Socio della sezione canottaggio. Tenente degli alpini. Morto durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. Di lui ne fa menzione la Lazio in una cerimonia del [[2011]].
Si ha traccia di lui nel 1928 sulla nave SS Saturnia partente da Palermo verso New York.
Il suo nome era inciso sulla lapide posta fuori lo stadio Torino, che fu rimossa durante i lavori di restauro dello stesso. La targa fu portata al Circolo Canottieri Lazio ma durante lavori di ristrutturazione dello stesso, tra gli anni '50 e '60, finì distrutta dalle pale escavatrici.


''(Si ringrazia il Dott. Antonio Buccioni per la collaborazione)''


[[Categoria:Biografie|Milazzo Alberto]]
[[Categoria:Biografie|Milazzo Alberto]]

Versione delle 20:40, 6 mar 2016

La motivazione della medaglia d'argento

Nato a Roma nel 1916 da Vincenzo e Montemagno Giuseppina. Socio della sezione canottaggio. Tenente degli alpini. Morto durante la Seconda Guerra Mondiale in Russia il 21 dicembre 1942 a quota 204 in località Iwanowka. Dopo aver sostenuto col suo plotone un violento bombardamento respingeva un violento attacco nemico mantenendo saldamente la posizione affidatagli e guidando più volte al contrattacco i superstiti del proprio reparto. Ferito mentre provvedeva a rafforzare la posizione sconvolta si rifiutava di essere avviato al posto di medicazione. Fu Colpito una seconda volta a morte.