Cristiani Ardito: differenze tra le versioni
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[[File:ardcris.jpg|thumb|left|200px|Ardito Cristiani]] |
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[[File:cristiani ardito.jpg|thumb|right|200px|Un articolo de "Il Messaggero" del maggio 1943. Viene segnalata un'importante azione di Ardito Cristiani.]] |
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Versione delle 13:25, 16 set 2017


Cestista. Giunge alla Lazio nel 1933 dopo essersi messo in mostra con la squadra della sua scuola, l'Istituto Tecnico Leonardo da Vinci. Milita nella formazione B dei biancocelesti per una stagione passando quindi alla Parioli. Fa parte del quintetto capitanato da Bruno Mussolini e s'impone come uno dei giovani più promettenti della pallacanestro romana. Nel 1935 incorre in una squalifica di sei mesi a seguito di intemperanze nei confronti dei giudici di una partita. L'anno seguente è selezionato per un ritiro collegiale della squadra azzurra a Riva del Garda in previsione dei Giochi Olimpici di Berlino. Continua con ottimi risultati la sua vicenda agonistica entrando sul finire degli anni Trenta nel corpo dell'Aeronautica. Allo scoppio della guerra è pilota trovando nel suo reparto due compagni di squadra della Parioli:Ezio Varisco e Dorando Cionni . Nel 1941 ottiene una medaglia di bronzo dopo un bombardamento nella zona petrolifera di Caifa e l'anno seguente come tenente pilota affianca l'amico Varisco ,maresciallo pilota, in diverse missioni nel Mediterraneo Orientale.