Kustermann Giovanni: differenze tra le versioni

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Giovanni Kustermann giunto primo nella Coppa della Vittoria disputata il 25 dicembre 1918 sul Tevere

Giovanni Kustermann scrive una lettera di protesta a "L'Italia sportiva" nel luglio 1912 per lamentare una mancata assegnazione di una vittoria sul Tevere.

Nuotatore, podista e, giovanissimo, lottatore. Nato a Roma il 5 giugno 1893 in Via della Penna 22, 2° piano. Di Emanuele ed Emma Cugiani. Fu uno dei migliori nuotatori della Lazio delle origini. Nel 1912 giocava nella squadra di Pallanuoto, in cui vi era titolare anche suo fratello Luigi Kustermann. Era anche un valido podista come è dimostrato dall'ottimo piazzamento ottenuto nella gara Tiberis disputata nel 1914. Inviato in zona di guerra nel 1915, passa tre anni al fronte comportandosi con onore. Alla fine del conflitto tornò a Roma dove nel dicembre 1918 vinse la Coppa della Vittoria interalleata sul Tevere. Nel luglio 1919 partecipò ai Giochi Interalleati di Jonville Le Pont. Già dal suo ritorno, però, aveva avvertito i sintomi della malattia che lo condurrà alla morte il 24 novembre 1924 in Arco di Trento. Si era recato nella cittadina alpina per curarsi dalla tisi che aveva contratto in guerra. In Arco, infatti, vi era il miglior sanatorio italiano, il San Pancrazio, per la cura delle malattie polmonari. I funerali di Giovanni si svolsero la domenica del 30 novembre 1924 e videro la partecipazione ufficiale della Lazio e dei suoi atleti. Riposa nella tomba di famiglia al cimitero romano del Verano.

Galleria di immagini
L'atto di nascita di Giovanni Kustermann
Il sanatorio di San Pancrazio, in Arco, dove si spense Giovanni Kustermann
La S.P. Lazio invita i suoi soci a partecipare ai funerali di Giovanni Kustermann
La tomba delle famiglie Kustermann-Silvestrini al Verano di Roma dove riposa Giovanni Kustermann (Foto LazioWiki)
La tomba delle famiglie Kustermann-Silvestrini al Verano di Roma dove riposa Giovanni Kustermann (Foto LazioWiki)
Il necrologio di Giovanni Kustermann pubblicato su "Il Messaggero" il 26 novembre 1924
L'anagrafico cimiteriale che ha permesso l'individuazione della tomba di Giovanni Kustermann

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 [[File:kug.jpg|thumb|right|200px|Giovanni Kustermann]]
 [[File:kustg.jpg|thumb|right|200px|Giovanni Kustermann scrive una lettera di protesta a "L'Italia sportiva" nel luglio 1912 per lamentare una mancata assegnazione di una vittoria sul Tevere.]]
-Nuotatore e podista. Nato a Roma il [[5 giugno]] [[1893]] in Via della Penna 22, 2° piano. Di Emanuele ed Emma Cugiani. Fu uno dei migliori nuotatori della Lazio delle origini. Nel [[1912]] giocava nella squadra di Pallanuoto, in cui vi era titolare anche suo fratello [[Kustermann Luigi|Luigi Kustermann]]. Era anche un valido podista come è dimostrato dall'ottimo piazzamento ottenuto nella gara Tiberis disputata nel [[1914]]. Inviato in zona di guerra nel 1915, passa tre anni al fronte comportandosi con onore. Alla fine del conflitto tornò a Roma dove nel dicembre [[1918]] vinse la Coppa della Vittoria interalleata sul Tevere. Nel luglio 1919 partecipò ai Giochi Interalleati di Jonville Le Pont. Già dal suo ritorno, però, aveva avvertito i sintomi della malattia che lo condurrà alla morte il [[24 novembre]] [[1924]] in Arco di Trento. Si era recato nella cittadina alpina per curarsi dalla tisi che aveva contratto in guerra. In Arco, infatti, vi era il miglior sanatorio italiano, il San Pancrazio,  per la cura delle malattie polmonari. I funerali di Giovanni si svolsero la domenica del [[30 novembre]] [[1924]] e videro la partecipazione ufficiale della Lazio e dei suoi atleti. Riposa nella tomba di famiglia al cimitero romano del Verano.
+Nuotatore, podista e, giovanissimo, lottatore. Nato a Roma il [[5 giugno]] [[1893]] in Via della Penna 22, 2° piano. Di Emanuele ed Emma Cugiani. Fu uno dei migliori nuotatori della Lazio delle origini. Nel [[1912]] giocava nella squadra di Pallanuoto, in cui vi era titolare anche suo fratello [[Kustermann Luigi|Luigi Kustermann]]. Era anche un valido podista come è dimostrato dall'ottimo piazzamento ottenuto nella gara Tiberis disputata nel [[1914]]. Inviato in zona di guerra nel 1915, passa tre anni al fronte comportandosi con onore. Alla fine del conflitto tornò a Roma dove nel dicembre [[1918]] vinse la Coppa della Vittoria interalleata sul Tevere. Nel luglio 1919 partecipò ai Giochi Interalleati di Jonville Le Pont. Già dal suo ritorno, però, aveva avvertito i sintomi della malattia che lo condurrà alla morte il [[24 novembre]] [[1924]] in Arco di Trento. Si era recato nella cittadina alpina per curarsi dalla tisi che aveva contratto in guerra. In Arco, infatti, vi era il miglior sanatorio italiano, il San Pancrazio,  per la cura delle malattie polmonari. I funerali di Giovanni si svolsero la domenica del [[30 novembre]] [[1924]] e videro la partecipazione ufficiale della Lazio e dei suoi atleti. Riposa nella tomba di famiglia al cimitero romano del Verano.
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