D'Annunzio e lo scudetto degli azzurri: differenze tra le versioni

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C'è una connessione tra lo [[scudetto]] dannunziano di Fiume e la decisione dello [[scudetto]] [[F.I.G.C.|FIGC]] nel [[1924]]? Questo non lo sappiamo. Non lo sapevamo venticinque anni fa e non lo sappiamo oggi. Stiamo svolgendo ricerche supplementari – assieme all'amico Menga – per appurarlo. In previsione c'è un bel docufilm con la storia completa dello [[scudetto]] dal [[1924]] ad oggi. Che è piuttosto articolata e non facile da dipanare. Riguardo alla genesi, purtroppo mancano le carte della [[F.I.G.C.|FIGC]] degli anni [[1920|Venti]] e [[1930|Trenta]], quasi tutte sparite per via della malnata guerra che facemmo alleati con i nazisti. Gli archivi della Federcalcio nel [[1944]] furono trasferiti da Roma (il vecchio Stadio) a Venezia e poi a Milano. E di lì in un buco nero di proporzioni cosmiche. Meglio bruciare tutto: un falò da qualche parte venne di sicuro organizzato.
C'è una connessione tra lo [[scudetto]] dannunziano di Fiume e la decisione dello [[scudetto]] [[F.I.G.C.|FIGC]] nel [[1924]]? Questo non lo sappiamo. Non lo sapevamo venticinque anni fa e non lo sappiamo oggi. Stiamo svolgendo ricerche supplementari – assieme all'amico Menga – per appurarlo. In previsione c'è un bel docufilm con la storia completa dello [[scudetto]] dal [[1924]] ad oggi. Che è piuttosto articolata e non facile da dipanare. Riguardo alla genesi, purtroppo mancano le carte della [[F.I.G.C.|FIGC]] degli anni [[1920|Venti]] e [[1930|Trenta]], quasi tutte sparite per via della malnata guerra che facemmo alleati con i nazisti. Gli archivi della Federcalcio nel [[1944]] furono trasferiti da Roma (il vecchio Stadio) a Venezia e poi a Milano. E di lì in un buco nero di proporzioni cosmiche. Meglio bruciare tutto: un falò da qualche parte venne di sicuro organizzato.


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<p style="text-align:center;"> Lo Sport Illustrato del 21 febbraio 1920. Foto di Luigi Repetto </p>
<p style="text-align:center;"> Lo Sport Illustrato del [[21 febbraio]] [[1920]]. Foto di Luigi Repetto </p>
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<p style="text-align:center;"> Il Campo di Cantrida la domenica dell'[[8 febbraio]] [[1920]], il giorno in cui lo [[Scudetto]] nacque </p>
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<p style="text-align:center;"> Ancora il Vate pescarese fa giocare i suoi "scudettati": è la domenica del [[9 maggio]] [[1920]] </p>
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Ma la ''Storia dello [[scudetto]]'' è bella lo stesso. Il [[Genoa]] lo portò con onore nel torneo [[1924/25|1924-25]], in ''foggia svizzera'' però, con gli "incavati al capo", più svelto e l'apice basso appuntito. La prima volta in [[campionato]] cadde il [[5 ottobre]], per un [[Genoa]]-[[Cremonese]] 4-0 al Campo Marassi. Siccome i grifoni avevano la sezione rossa della maglia spostata a sinistra (oggi è il contrario), lo [[scudetto]] planò sul granata. Nel torneo [[1925/26|1925-26]] lo tenne il [[Bologna]], guadagnato un pizzico anche con l'uso delle pistole, inserendoci al centro lo scudo sabaudo (senza la coroncina) in omaggio alla bandiera. La [[Juventus]] la stagione dopo, [[1926/27|1926-27]], accentuò la foggia svizzera (in lunghezza: quasi uno scudo femminile ovale), così che il "distintivo d'onore" divenne ancora più visibile sulle sue maglie. La casacca delle zebre, quegli anni, aveva tre striscioni neri sul davanti, e la consegna fu di cucire lo stemma sulla striscia a sinistra all'altezza del cuore. Si vede chiaramente nelle foto: tutti i giocatori con il simbolo allo stesso posto, mentre invece, prima, vagava abbastanza, rimanendo comunque dalla parte mancina, e qualche volta in zona centrale.

Nel [[1927/28|1927-28]] il [[Torino|Torino FC]] partì col medesimo scudo della [[Juve]], svizzero e un poco allungato, nel famoso torneo funestato dalla revoca del titolo appena vinto per un imbroglietto. Ma i granata rivinsero imperterriti e nel [[1928/29|1928-29]] si adornarono di un vistosisissimo [[scudetto]] contornato da un bordo bianco; piuttosto brutto in quanto a estetica. Nel [[1929/30|1929-30]] il [[Bologna]] di Leandro Arpinati – presidentissimo della Federcalcio – si inventò uno [[scudetto]] che era quasi un riassunto dei temi della politica: lo scudo tricolore col segno sabaudo e due potenti fasci a sorreggere l'impalcatura. Visto da lungi assomiglia a un bollo tondo, a un logo vero e proprio. La nera squadra della Dominante di Genova ([[Sampierdarenese]] e [[Andrea Doria|Doria]] unite in nome della razionalizzazione fascista), un paio d'anni prima aveva creato una chimera simile. L'ultima a cimentarsi nello sport "aggiustiamoci lo [[scudetto]]" fu l'Ambrosiana-[[Inter]] di [[Meazza Giuseppe|Giuseppe Meazza]], nel [[1930/31|1930-31]]. Una maglietta coloratissima, a strisce nerazzurre col colletto bianconero a scacchi, e lo [[scudetto]] bianco-rosso-verde leggermente più piccolo di quello arpinatiano: un unico fascio dorato e splendente di fili intrecciati con la seta. Una meraviglia: vorremmo averla in collezione, quella casacca del magrissimo "balilla".

Ma, dal torneo [[1931/32|1931-32]], ''all change''! Arrivano gli ingordi juventini dei cinque [[Campionato|campionati]] vinti consecutivi. Combi-Rosetta-Caligaris eccetera: la super difesa. Il loro simbolo è di nuovo lo stemma dei Savoia, inclusa la coroncina sopra ma col fascio accanto, che quasi sormonta l'oro vecchio. (C'era venuta in mente una metafora più spinta...). Uno stemmino più piccolo nella fattura, epperò carino, d'impatto, lo stesso della nazionale azzurra. E tale rimarrà, intoccabile, fino al dopoguerra. Due Mondiali e una Olimpiade. Grazie Vittorio.

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<p style="text-align:center;"> Il [[Genoa|Genoa Football Club]] nella stagione [[1924/25|1924-25]], con lo [[scudetto]] in foggia svizzera </p>
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<p style="text-align:center;"> Un'altra immagine di quel [[Genoa]], in una partita con la Rivarolese <br> Nella foto successiva, i "rossoblu" entrano in campo </p>
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[[Immagine:Scudetto D'Annunzio24.jpg|center|300px]]
[[Immagine:Scudetto D'Annunzio25.jpg|center|400px]]
<p style="text-align:center;"> Il [[Bologna]] [[1925/26|1925-26]] fu il primo a inserire lo stemma sabaudo per riarmonizzare lo [[scudetto]] con la bandiera. <br> La Nazionale degli "azzurri", intanto, esponeva l'emblema rossocrociato. <br> Gli atleti sovente avevano una maglia bianca con la bandiera tricolore </p>
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[[Immagine:Scudetto D'Annunzio26.jpg|center|400px]]
[[Immagine:Scudetto D'Annunzio27.jpg|center|400px]]
<p style="text-align:center;"> Carlin Bergoglio, l'inventore della zoologia calcistica, sul [[Guerin Sportivo]] del [[1926]] comincia <br> a
dare una certa evidenza al "distintivo d'onore" </p>
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[[Immagine:Scudetto D'Annunzio28.jpg|center|300px]]
<p style="text-align:center;"> La [[Juventus]] nel [[1926/27|1926-27]] accentuò la vistosità dello [[scudetto]] </p>
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[[Immagine:Scudetto D'Annunzio29.jpg|center|350px]]
<p style="text-align:center;"> Il [[Torino]] del trio d'attacco Baloncieri-Libonatti-Rossetti lo tenne due stagioni, <br> ma uno gli
venne revocato per un imbroglio con la [[Juve]] </p>
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Versione delle 21:36, 30 set 2019