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Centrocampista, nato a Roma il [[3 novembre]] [[1925]], figlio di uno storico tranviere dell'ATAC del deposito di Porta Maggiore. Inizia nel Torpignattara e poi viene notato dai dirigenti biancocelesti che lo portano alla Lazio insieme a [[Spurio Renato|Spurio]] e inserito nella squadra federale Ragazzi. Il calcio a Roma è condizionato dagli eventi bellici ed Ennio alterna lo sport con lo studio, riuscendo a diplomarsi a pieni voti in computisteria. Al termine della guerra trova lavoro alla Croce Rossa e contemporaneamente gioca nella Lazio. Nel [[1947]] diviene impiegato dell'Italcasse del presidente [[Tessarolo Costantino|Tessarolo]] e passa a giocare in [[serie C]] nel [[Latina]]. Nel [[1952]] chiude la carriera nell'Artiglio in quarta serie. Divenuto alto dirigente dell'Italcasse seguita a giocare per passione nei tornei interbancari. Disputa una stagione da titolare in maglia biancoceleste nel [[1945/46]]. Soprannominato "cagnetta" per il suo roteare le gambe in maniera frenetica durante la corsa.
Centrocampista, nato a Roma il [[3 novembre]] [[1925]], figlio di uno storico tranviere dell'ATAC del deposito di Porta Maggiore. Inizia nel Torpignattara e poi viene notato dai dirigenti biancocelesti che lo portano alla Lazio insieme a [[Spurio Renato|Spurio]] e inserito nella squadra federale Ragazzi. Il calcio a Roma è condizionato dagli eventi bellici ed Ennio alterna lo sport con lo studio, riuscendo a diplomarsi a pieni voti in computisteria. Al termine della guerra trova lavoro alla Croce Rossa e contemporaneamente gioca nella Lazio. Nel [[1947]] diviene impiegato dell'Italcasse del presidente [[Tessarolo Costantino|Tessarolo]] e passa a giocare in [[serie C]] nel [[Latina]]. Nel [[1952]] chiude la carriera nell'Artiglio in quarta serie. Divenuto alto dirigente dell'Italcasse seguita a giocare per passione nei tornei interbancari. Disputa una stagione da titolare in maglia biancoceleste nel [[1945/46]]. Soprannominato "cagnetta" per il suo roteare le gambe in maniera frenetica durante la corsa.
Con la Lazio colleziona 2 presenze in [[Campionato]]. Oggi Modesti vive ad Albano Laziale e spesso partecipa a delle riunioni conviviali di vecchie glorie laziali e romaniste. Attaccante fortissimo non ebbe modo di ottenere il successo che meritava. In una stagione, nel campionato "ragazzi", mise a segno 120 reti e 16 in una sola partita.
Con la Lazio colleziona 2 presenze in [[Campionato]]. Oggi Modesti vive ad Albano Laziale e spesso partecipa a delle riunioni conviviali di vecchie glorie laziali e romaniste. Attaccante fortissimo non ebbe modo di ottenere il successo che meritava. In una stagione, nel campionato "ragazzi", mise a segno 120 reti e 16 in una sola partita.

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Centrocampista, nato a Roma il 3 novembre 1925, figlio di uno storico tranviere dell'ATAC del deposito di Porta Maggiore. Inizia nel Torpignattara e poi viene notato dai dirigenti biancocelesti che lo portano alla Lazio insieme a Spurio e inserito nella squadra federale Ragazzi. Il calcio a Roma è condizionato dagli eventi bellici ed Ennio alterna lo sport con lo studio, riuscendo a diplomarsi a pieni voti in computisteria. Al termine della guerra trova lavoro alla Croce Rossa e contemporaneamente gioca nella Lazio. Nel 1947 diviene impiegato dell'Italcasse del presidente Tessarolo e passa a giocare in serie C nel Latina. Nel 1952 chiude la carriera nell'Artiglio in quarta serie. Divenuto alto dirigente dell'Italcasse seguita a giocare per passione nei tornei interbancari. Disputa una stagione da titolare in maglia biancoceleste nel 1945/46. Soprannominato "cagnetta" per il suo roteare le gambe in maniera frenetica durante la corsa. Con la Lazio colleziona 2 presenze in Campionato. Oggi Modesti vive ad Albano Laziale e spesso partecipa a delle riunioni conviviali di vecchie glorie laziali e romaniste. Attaccante fortissimo non ebbe modo di ottenere il successo che meritava. In una stagione, nel campionato "ragazzi", mise a segno 120 reti e 16 in una sola partita.