Furmanik Giuseppe: differenze tra le versioni

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Dirigente. Ingegnere. Consigliere della società nel [[1938]] e poi ancora nel [[1942]]. Nel [[1940]] fu eletto presidente del Circolo Canottieri Lazio e il 18 settembre dello stesso anno presidente della Sezione Canottaggio. Socio dell'ACI e presidente della F.A.S.I., fu collaudatore e creatore di prototipi automobilistici. Nel [[1935]] fece progettare la sua abitazione romana a Lungotevere Flaminio dagli architetti De Renzi e Calza Bini. Questo edificio resta tra i più mirabili esempi di architettura razionalista italiana residenziale.
Dirigente. Ingegnere. Consigliere della società nel [[1938]] e poi ancora nel [[1942]]. Nel [[1940]] fu eletto presidente del Circolo Canottieri Lazio e il 18 settembre dello stesso anno presidente della Sezione Canottaggio. Socio dell'ACI e presidente della F.A.S.I., fu collaudatore e creatore di prototipi automobilistici. Nel [[1935]] fece progettare la sua abitazione romana a Lungotevere Flaminio dagli architetti De Renzi e Calza Bini. Questo edificio resta tra i più mirabili esempi di architettura razionalista italiana residenziale.
Nato a Horgen, in Svizzera, il [[13 marzo]] [[1903]]. Dopo la sua ferma di leva in aviazione a Roma, si dedicò allo studio del paracadute. In collaborazione con Prospero Fresi realizzò il paracadute “Salvator”, modello esclusivo dell’Aeronautica Militare Italiana. Amministratore delegato della Società Anonima Innovazioni Aeronautiche di Roma, oltre che dedicarsi all’introduzione del paracadute italiano negli altri paesi prosegue nei suoi studi ed esperienze onde perfezionare sempre più il paracadute di sua costruzione. Furmanik stabilì anche record di velocità su quattro ruote. Ricevette dalle mani di Mussolini svariate onorificenze sportive.
Nato a Horgen, in Svizzera, il [[13 marzo]] [[1903]]. Dopo la sua ferma di leva in aviazione a Roma, si dedicò allo studio del paracadute. In collaborazione con Prospero Fresi realizzò il paracadute “Salvator”, modello esclusivo dell’Aeronautica Militare Italiana. Amministratore delegato della Società Anonima Innovazioni Aeronautiche di Roma, oltre che dedicarsi all’introduzione del paracadute italiano negli altri paesi prosegue nei suoi studi ed esperienze onde perfezionare sempre più il paracadute di sua costruzione. Furmanik stabilì anche record di velocità su quattro ruote. Ricevette dalle mani di Mussolini svariate onorificenze sportive.

Versione delle 12:09, 27 set 2020

Giuseppe Furmanik
Giuseppe Furmanik nel 1939
Giuseppe Furmanik
L'ing. Furmanik (ultimo a destra) vicino ad uno dei suoi prototipi
Palazzina Furmanik posta alle spalle del Circolo Canottieri Lazio di cui il dirigente fu Presidente nel 1940.
Furmanik premiato da Benito Mussolini

Dirigente. Ingegnere. Consigliere della società nel 1938 e poi ancora nel 1942. Nel 1940 fu eletto presidente del Circolo Canottieri Lazio e il 18 settembre dello stesso anno presidente della Sezione Canottaggio. Socio dell'ACI e presidente della F.A.S.I., fu collaudatore e creatore di prototipi automobilistici. Nel 1935 fece progettare la sua abitazione romana a Lungotevere Flaminio dagli architetti De Renzi e Calza Bini. Questo edificio resta tra i più mirabili esempi di architettura razionalista italiana residenziale. Nato a Horgen, in Svizzera, il 13 marzo 1903. Dopo la sua ferma di leva in aviazione a Roma, si dedicò allo studio del paracadute. In collaborazione con Prospero Fresi realizzò il paracadute “Salvator”, modello esclusivo dell’Aeronautica Militare Italiana. Amministratore delegato della Società Anonima Innovazioni Aeronautiche di Roma, oltre che dedicarsi all’introduzione del paracadute italiano negli altri paesi prosegue nei suoi studi ed esperienze onde perfezionare sempre più il paracadute di sua costruzione. Furmanik stabilì anche record di velocità su quattro ruote. Ricevette dalle mani di Mussolini svariate onorificenze sportive.